Dopo tre anni dall’entrata in vigore della legge si concede all’utente solo poco più di un mese per ottemperare a tale obbligo. La legge che ha istituito tale obbligo è la legge 30 dicembre 2004 n.311, ma solo oggi gran parte delle aziende richiedono agli utenti tali dati.
L’interpretazione della legge data dall’Agenzia dell’Entrate è confermata con una lettera arrivata oggi in risposta alla protesta del 17 gennaio di Federconsumatori Toscana. La Federconsumatori Toscana aveva sollevato il problema con una lettera a tutti i Parlamentari della Toscana, ai Sindaci, al Presidente del Consiglio, Al Ministro dell’Economia, ma l’unica risposta ricevuta è quella dell’Agenzia che non tiene assolutamente conto delle proposte da noi formulate e non valuta le conseguenze che produrrà l’interpretazione data.
Le conseguenze saranno drammatiche, gli inquilini dovranno ottenere i dati dal proprietario, ognuno di noi dovrà ritrovare i dati del proprio appartamento, cimentarsi nella compilazione della autocertificazione, riuscire a consegnarla senza fare ore di fila davanti ai pochi sportelli esistenti per ogni azienda.
"Capiamo l’esigenza di accertarsi, prima di attivare un contratto di un servizio, che l’abitazione non sia abusiva -ribatte Romeo Romei, Presidente Federconsumatori Toscana- Pretendere che 1.400 mila famiglie toscane, in poche settimane, siano in grado di fornire a tre/quattro gestori, uno stampato con l’indicazione di una serie di dati autocertificati, è, a parere nostro, una follia, una assurdità che fare incavolare, ancora una volta, milioni di famiglie, che non capiscono la logica di una burocrazia inefficiente e spesso inutile".