di Tiziano Carradori
Firenze «Salve, sono Steven Spielberg»: seduto sul suo divano, il regista di Schindler’s List e di tanti altri capolavori, con tono confidenziale si rivolge ai ragazzi toscani, ai quali indirizza un breve messaggio in occasione della Giornata della Memoria, l’iniziativa istituita per legge per ricordare le atrocità del nazifascismo e la Shoa, nell’anniversario della liberazione dei prigionieri del campo di sterminio di Auschwitz da parte dei soldati dell’Armata rossa, avvenuta proprio il 27 gennaio 1945.
«La storia – così esordisce Steven Spielberg - ci ha insegnato molte dure lezioni e spesso quelle più dolorose sono le più facili da dimenticare, ma anche le più importanti da ricordare. E’ per questo motivo che non dobbiamo mai dimenticarci dell’olocausto e delle sue vittime».
Il regista statunitense ricorda poi di aver costituito nel 1994, proprio a questo scopo, la Shoah Foundation per dare ai sopravvissuti dell’Olocausto e ad altri testimoni la possibilità di condividere con il mondo intero le storie delle loro vite.
Per questo ha visitato 56 Paesi e intervistato decine di migliaia di persone, di cui più di 400 in Italia.
«Chiunque ne abbia il desiderio – questo l’invito finale che Spielberg rivolge ai ragazzi toscani – può guardare queste testimonianze e sono grato alla Toscana Film Commission di aver onorato le vite dei sopravvissuti mettendo le loro storie a disposizione del pubblico.
Questa Giornata internazionale della Memoria rappresenta una nuova opportunità per tutti noi, per la nostra civiltà. Indica che forse vogliamo finalmente confrontarci con il passato e dimostra che siamo determinati a superare l’intolleranza. Vi ringrazio di cuore».
Il messaggio sarà proiettato, lunedì 28 gennaio, al Mandela Forum di Firenze dove, a partire dalle 9.30, arriveranno più di 6.000 studenti toscani per una giornata dedicata a “Sterminio e stermini. E’ successo, può succedere di nuovo”, forse il più importante degli oltre 200 appuntamenti che in tutta la regione hanno celebrato dall’inizio dell’anno e celebreranno fino all’aprile prossimo, la memoria delle persecuzioni e gli stermini subiti dal popolo ebraico, dai deportati di ogni nazionalità nei campi nazisti, ma anche i tanti genocidi perpetrati in molti Paesi nel corso del Novecento.