Firenze– In occasione delle celebrazioni Consiglio regionale della Toscana è convocato in seduta solenne. L’appuntamento è per domani 25 gennaio alle ore 11.30 a Pisa, nell’Aula magna dell’Università di Pisa nel palazzo de La Sapienza, in via Curtatone e Montanara 15. Ad aprire la seduta solenne sarà il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini. A seguire sono previsti gli interventi del sindaco del Comune di Pisa Paolo Fontanelli, del presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, del vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Starnini, di Anna Bravo dell’Università di Torino, di Bruno Di Porto della Comunità ebraica di Pisa, di Laura Geloni, vicepresidente Aned (Associazione nazionale ex deportati) di Pisa, e del vicepresidente della Giunta regionale Federico Gelli.
Un cd musicale per ricordare il centenario della nascita di Giorgio Nissim: l’opera sarà presentata domenica prossima, 27 gennaio, nell’ambito delle celebrazioni per il Giorno della memoria 2008.
L’appuntamento è alla stazione Leopolda, in piazza Guerrazzi a Pisa. Nell’occasione si terrà anche il concerto di Piero Nissim con il gruppo klezmer “Musica libera” di Davide Casali. Cento anni fa, il 23 marzo 1908, nasceva infatti Nissim, un ebreo pisano che da semplice ragioniere si trasformò in eroe silenzioso, impegnato a salvare la vita di altri uomini e di altri ebrei dalle persecuzioni nazifasciste: poco più che trentenne, si improvvisò animatore di una rete clandestina di solidarietà e assistenza che tra il 1943 e il ‘44 riuscì a salvare tra Pisa, Lucca e Livorno almeno 800 ebrei che diversamente sarebbero stati deportati e uccisi nelle camere a gas.
Dopo il conferimento a Nissim del Gonfalone d’Argento nel 2003 da parte del Consiglio regionale della Toscana, che ha riscoperto la figura di quest’uomo dopo un’oblìo di sessanta anni, dopo la pubblicazione delle sue “Memorie” nel 2005 e dopo la consegna della medaglia d’oro al merito civile alla memoria, da parte del Presidente Ciampi, nell’aprile del 2006, per ricordarlo è stato realizzato un nuovo progetto culturale e musicale, dal titolo “Giorgio e Gino, Canti di memoria e di speranza” ancora una volta sotto l’egida del Consiglio Regionale della Toscana.
A realizzarlo è stato il figlio di Nissim, Piero. Il disco, che si avvale anche della collaborazione dei musicisti Davide Casali e Samuele Orlando del gruppo “Musica Libera” di Trieste, raccoglie alcuni canti nazionali e internazionali della Resistenza, alcuni brani scritti dai campi di concentramento e di sterminio, fra i quali il testo che Primo Levi pone in apertura del suo “Se questo è un uomo”, e infine dei canti di speranza che parlano di una terra promessa e di un futuro di pace.
Chiude il cd una recente poesia di Magdi Allam, “Il mio inno alla vita”, musicata da Piero Nissim, mentre al centro spicca il brano che dà il titolo all’opera, dedicata a Giorgio Nissim e a Gino Bartali, perchè, come spiega lo stesso autore, “le loro storie hanno tanto in comune e non a caso sono venute alla luce dopo decenni, nello stesso periodo e in forma similare. Entrambi erano uomini attivi, disponibili, generosi quanto modesti, riservati, silenziosi. Due figure che ho voluto idealmente affiancare mentre pedalano insieme sulle strade del Cielo”.
In attesa di presentare il ricco programma di attività per il nuovo anno - che i Chille dedicano innanzi tutto a Cesare Pavese in occasione del centenario della nascita dello scrittore piemontese (spettacoli, convegni, incontri ma anche due importantissimi esposizioni di cui una internazionale di mail-art) - gennaio 2008 vede al via il progetto sulla Giornata della Memoria, che la compagnia diretta da Claudio Ascoli sta realizzando in collaborazione con la Regione Toscana - Assessorato alle Politiche Formative e il Comune di Firenze.
Il lavoro di Drammatizzazione – che si realizza con un percorso di peer education rivolto agli studenti della Scuole Medie Superiori della città - parte dal famoso fumetto (premio Pulitzer) di Art Spiegelman, intitolato MAUS. Pubblicato negli anni settanta, Maus è un fumetto sulla memoria, un viaggio doloroso nella storia della famiglia del disegnatore ebreo Art Spiegelman, che parte dal racconto autobiografico di suo padre Vladek. In esso la persecuzione degli ebrei e l’Olocausto diventano, attraverso una evidente deformazione, l’assurda e tragica lotta dei gatti/nazisti contro i topi/ebrei; il fumetto mostra come gli esseri umani possano spingersi a costringere con la forza altri uomini a vivere come animali in trappola.
I Chille pensano che il “linguaggio fumetto” possa facilitare una partecipazione attenta e consapevole dei giovani. Obiettivo di questo ambizioso progetto, che prevede nell’anno 2008 la messinscena finale di uno spettacolo di teatro-fumetto-disegno-danza... è di aumentare la consapevolezza dell’importanza della memoria dell’Olocausto oggi, anche al fine di evitare – sotto differenti forme – la rinascita di manifestazioni di antisemitismo e di razzismo; tutto ciò in un complesso, ma irrinunciabile, percorso comunicativo da giovane a giovane, percorso che più in generale dovrebbe favorire anche l’adozione di comportamenti e stili di vita adeguati.
La serata prevede - oltre all' incontro-performance degli studenti, tra i quali segnaliamo gli allievi del Liceo Artistico L.B. Alberti Francesca Pozzi, Alice Bonifazi, Viola Zini, Filippo Giuffrida - anche la proiezione di parti del film video SHOAH di Claude Lanzmann. Nell'occasione sarà disponibile il libro di Costanza Lanzara Teatro, comunque. L'universo creativo dei Chille de la balanza da Napoli al "mondo" di San Salvi , pubblicato recentemente da Morgana Edizioni. Il saggio di Lanzara, presentato già a Firenze e a Siena, è in questo momento in un lungo tour di presentazione in molte città italiane: prossima tappa a Napoli giovedì 31 gennaio, Libreria Guida...proprio in quella via Port'Alba dove nacquero i Chille nel 1973.
Appuntamento quindi a San Salvi, domenica 27 gennaio alle ore 21... per non dimenticare. Ingresso libero.
Il volume il “Pieve 1944. Il paese cancellato” è la tappa conclusiva di un progetto iniziato nel 2004 con la mostra fotografica “Pieve 1944, tracce della memoria di Pieve e dei suoi abitanti” e proseguito nel 2005 con una seconda mostra “Il paese cancellato. Pieve la memoria, il risveglio”. Pieve Santo Stefano ha rischiato di essere cancellata per sempre a causa della ferocia della guerra e dell'uomo.
Il volume “Pieve 1944. Il Paese cancellato” nasce per raccogliere le tracce della memoria di Pieve e per non dimenticare. La sua realizzazione ha coinvolto tutto il paese. L’Archivio Diaristico Nazionale, l’Associazione Culturale Antiche Prigioni, e il Centro Studi Storici e Ricerche Archeologiche, sotto il patrocinio del Comune hanno raccolto le testimonianze degli uomini e delle donne di Pieve che ricordavano il paese prima della distruzione, il rientro dopo l’evacuazione e la sua successiva ricostruzione e le hanno unite alle straordinarie immagini dell’Archivio Fotografico Livi creando così un opera unica che restituisce a Pieve Santo Stefano la dignità del recupero della sua memoria.
Domenica 27 Gennaio, in occasione del Giorno della Memoria 2008, presso il Teatro Comunale “G. Papini” di Pieve Santo Stefano, “Pieve 1944. Il Paese cancellato” verrà presentato al pubblico.
Un unico sentiero escursionistico per valorizzare la memoria storica del territorio. I Comuni di Pontassieve, Pelago e Rufina insieme alla Comunità Montana Montagna Fiorentina hanno approvato un accordo per realizzare il sentiero della memoria, un percorso che attraversa i luoghi dove, nel 1944, sono avvenuti gli eccidi della Pievecchia (Pontassieve), di Berceto (Rufina) e di Podernuovo/Lagacciolo (Pelago).
Lo scopo di questa progetto, oltre che mantenere viva la memoria degli eccidi avvenuti durante l'ultima guerra mondiale, è anche quello di valorizzare i beni paesaggistici e storico-artistici del territorio e arricchire l’offerta di percorsi per il trekking. Le Amministrazioni per l’importanza storica e per il significato che per tutta la comunità rivestono questi luoghi hanno già provveduto a lavori di restauro per restituire identità alla memoria di queste località che sono state lo scenario di tragici eventi.
Con questo nuovo sentiero, così, si uniranno fisicamente i tr e luoghi per creare un itinerario importante sia dal punto di vista storico che ambientale.