Firenze - L’Università di Firenze laurea honoris causa in Studi letterari e culturali internazionali David Grossman. Il titolo accademico sarà conferito allo scrittore e romanziere israeliano nel corso di una cerimonia presso l’Aula Magna dell’ateneo (piazza San Marco, 4 - Firenze), che si svolgerà alle ore 11 domenica 27 gennaio - in occasione del Giorno della Memoria - alla presenza del rettore Augusto Marinelli e della preside della facoltà di Lettere e filosofia Franca Pecchioli. Dopo la laudatio, che sarà pronunciata da Ida Zatelli, ordinario di Lingua e Letteratura ebraica, è prevista la lectio doctoralis di Grossman.
Lunedì 28 gennaio, il rettore insieme al Senato accademico deporrà una corona d’alloro sulla lapide dedicata agli universitari fiorentini discriminati dalle leggi razziali (ore 9, atrio del rettorato, piazza San Marco, 4).
David Grossman è nato nel 1954 a Gerusalemme dove vive tuttora.
E’ laureato in Filosofia e Teatro all’Università Ebraica di Gerusalemme e ha cominciato la sua attività giovanissimo alla Radio israeliana come autore e conduttore di programmi culturali e come corrispondente impegnato in servizi di carattere sociale e politico. Dalla fine degli anni Ottanta si è dedicato completamente alla scrittura. E’ assurto a grande fama con il romanzo Vedi alla voce: amore, un lavoro incentrato sulla Shoà, tema cui l'autore ha dedicato un'attenzione accorata. “E’ uno dei più profondi interpreti della tragedia del popolo ebraico.
L'arte e la letteratura sono oggi i 'luoghi' in cui meglio si può affrontare la Shoà e sperimentarne le sensazioni a mano a mano che i testimoni scompaiono e mentre la ricerca storica e documentaristica rimane in ambito specialistico e non è in grado di raggiungere tutte le persone” spiega Ida Zatelli, ordinario di Lingua e Letteratura ebraica nell’Università di Firenze, Vice-presidente dell’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo, che ha proposto il riconoscimento accademico allo scrittore, accolto all’unanimità dalla Facoltà di Lettere, nel quadro di un nuovo impulso all’insegnamento dell’ebraico moderno e contemporaneo che ha rinnovato la tradizione fiorentina di studi biblici e sull’ebraico antico.
“Grossman è un testimone lucido ed equilibrato della realtà di Israele e delle sue lacerazioni. E’ oggi una delle voci più elevate a sostegno della pace nel Vicino Oriente”.
Grossmann è stato insignito di numerose onorificenze tra cui ricordiamo il Premio del Primo Ministro d’Israele per la letteratura ebraica e la nomina a Chevalier de l’Ordre des Artes et des Lettres ricevuta dal Governo Francese. L’Italia in modo particolare, paese dove riscuote un ampio successo, gli ha conferito numerosi premi e riconoscimenti tra cui menzioniamo la Medaglia del Senato e il Premio Roma per la Pace e l’Azione Umanitaria.
Il Consiglio provinciale celebra il “Giorno della Memoria”, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti con una seduta straordinaria lunedì prossimo, 28 gennaio, dalle ore 15.30.
Nella Sala Quattro Stagioni di Palazzo Medici Riccardi è stato invitato a parlare Josef Levi, Rabbino Capo della Comunità di Firenze. Al termine, alle ore 17.30, nella Sala Luca Giordano verrà allestito, in collaborazione con l’Associazione culturale “Altromodo”, lo spettacolo teatrale “Passato prossimo – Futuro anteriore …la cultura dello sterminio” di e con Lorenzo Degl’Innocenti, che affronta i fatti storici e culturali che portarono alla creazione del manifesto della razza e di quelle leggi che vergognosamente privarono migliaia di uomini e donne di qualsiasi diritto.
“Un’iniziativa importante, aperta a tutti i cittadini – commenta il Presidente del Consiglio Massimo Mattei – per ricordare simbolicamente la data in cui furono abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz”.
L'Assessorato alla Pubblica Istruzione e l’Accademia Musicale di Firenze hanno organizzato, per venerdì 25 gennaio – ore 10 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio un evento al quale assisteranno circa 800 ragazzi provenienti dalle scuole primarie della città.
Saranno presenti il Sindaco di Firenze Leonardo Domenici, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Daniela Lastri, il Presidente dell’Accademia Musicale di Firenze Fabio Caselli, il Rabbino Capo e la Presidente della Comunità Ebraica di Firenze rispettivamente Joseph Levi e Daniela Misul, il Coordinatore dell’Associazione “Amalipè Romano” Demir Mustafà.
Sarà inoltre presente Carla Cohn, testimone dei campi di Terezin, Auschwitz, Mauthausen. La manifestazione vedrà l’esecuzione dal vivo, con i bambini solisti e dei cori di voci bianche di Firenze e Scandicci diretti da Lucia De Caro (da alcuni mesi anche Direttore dell’Accademia Musicale di Firenze), di alcune scene tratte dall’operina “Brundibar” scritta da H. Krasa, musicista ceco morto ad Auschwitz nel 1944. Saranno inoltre lette, ad opera di Riccardo Biffoli, alcune poesie scritte dai ragazzi deportati nel ghetto di Terezin, luogo definito ghetto modello dalla propaganda nazista e luogo ove fu rappresentata oltre 50 volte Brundibar sempre con un cast di bambini diverso dal precedente poiché dopo la rappresentazione gli stessi venivano sistematicamente uccisi ad Auschwitz.
Durante lo spettacolo saranno inoltre proiettate immagini tratte dai disegni dei bambini di Terezin.
La manifestazione rappresenta l’evento conclusivo del progetto legato al tema dell’Olocausto che ha visto l’Accademia Musicale di Firenze ricevere importanti onorificenze da parte delle massime Autorità dello Stato Italiano (Presidente della Repubblica e Presidenti del Senato e della Camera).
A tutte le scuole presenti sarà consegnato un CD dell’opera Brundibar realizzato nel 2007 dall’Accademia Musicale di Firenze e dai Comuni di Firenze e Scandicci (EMA Records distribuzione nazionale).
Si tratta in assoluto della prima incisione nazionale di Brundibar interamente cantata da bambini in lingua italiana. Il CD fa parte tra l’altro della documentazione di alcuni musei e centri nazionali dedicati all’Olocausto.
L'appuntamento che, fin dalla sua istituzione per legge dello Stato Italiano, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino dedica ogni anno, in collaborazione con la Comunità Ebraica, al Giorno della Memoria sarà incentrato domenica 27 gennaio su quei compositori ebrei, prevalentemente italiani, che a causa delle leggi razziali e della guerra hanno avuto le loro vite sconvolte, subendo esclusioni, persecuzioni, esilio, morte.
Al Teatro Goldoni di Firenze, grazie all'ideazione musicale di YEHEZKEL YERUSHALMI e alla regia di MARINA BIANCHI, gli Strumentisti del Maggio Musicale Fiorentino eseguiranno pagine di MARIO CASTELNUOVO TEDESCO, VITTORIO RIETI, ALDO FINZI, LEONE SINIGAGLIA e SAMUEL BARBER, con il canto di Eugenia Amisano, mentre Fabrizio Matteini reciterà brani tratti da scritti di PRIMO LEVI, STEFAN ZWEIG, HARVEY SACHS, ELEONORA CARAPELLA, CASTELNUOVO TEDESCO e da cronache dell'epoca.
"Quest'anno abbiamo deciso di dedicare il concerto al ricordo della morte, ma anche delle sofferenze che sono state prodotte da una Guerra terribile che ha travolto intere generazioni, proprio come una bomba atomica che, oltre a causare la distruzione totale, contamina l'aria impedendo di vivere a chi verrà dopo" dice Yerushalmi, primo violino dell'Orchestra del Maggio Fiorentino.
"Come musicisti italiani, abbiamo pensato di riflettere su questo tema dal nostro personale punto di vista: vogliamo ricordare un gruppo di compositori italiani che erano molto noti sotto il regime fascista, ammirati dallo stesso Benito Mussolini, ma che improvvisamente sono stati cacciati dalla società solo perché ebrei.
Due di questi Autori sono morti a causa della Guerra, gli altri sono sopravvissuti fuggendo dall'Italia e non tornando più. Ammirati in altri Paesi ma dimenticati dalla loro Patria.
In questa serata eseguiremo alcuni loro lavori per orchestra da camera, archi, strumenti a fiato e chitarra.
E' nostro dovere suonare la loro musica, ed essere presenti per non dimenticare". Il concerto di domenica 27 gennaio avrà inizio alle ore 21.00, ed è come sempre ad ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti.