Firenze– Con la discussione di tre interrogazioni e due mozioni, è iniziato in Consiglio regionale il dibattito sui rifiuti da smaltire della Campania e sulle politiche regionali in materia. Di fronte alla grave situazione dei rifiuti in Campania, la Toscana, come quasi tutte le altre regioni italiane, ha dato la sua disponibilità per uscire rapidamente da questa vera e propria emergenza nazionale. Approvato lo schema di accordo tra Regione Toscana e Commissario di Governo per l’emergenza rifiuti in Campania.
Espressa la disponibilità a ricevere e trattare complessivamente 4.000 tonnellate.
"Abbiamo accettato di ricevere 4.000 tonnellate di rifiuti -spiega Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana- poco più di quello che produciamo in un solo giorno nella nostra regione. È una risposta doverosa, che contribuisce a mettere fine a questa emergenza. I rifiuti, in arrivo nei prossimi giorni, saranno suddivisi fra le discariche di Peccioli, Rosignano Marittimo e Terranuova Bracciolini, che si sono rese disponibili.
C’è stata una coincidenza tra le vicende della Campania e il lavoro che in Toscana stiamo facendo sul tema dello smaltimento. Proprio lunedì la Giunta ha affrontato questo argomento con l’obiettivo di fotografare la situazione e prendere le necessarie iniziative. Risultato: proseguendo a questo ritmo, la Toscana sarà autonoma fino al dicembre 2011, quando le nostre discariche si esauriranno. Abbiamo 4 anni di tempo per realizzare gli interventi e gli impianti necessari non solo per evitare le emergenze, ma anche per organizzare una gestione dei rifiuti adeguata agli standard europei.
Entro quel termine, sarà dunque necessario riuscire a diminuire la produzione di rifiuti del 15%, ridurre del 20% i conferimenti nelle discariche e raddoppiare la quota di raccolta differenziata. Obiettivi molto impegnativi ma anche realistici e possibili, visto che abbiamo il tempo e le risorse necessarie per portarli a termine. In pratica si tratta di realizzare, entro fine 2011, tutte le azioni previste dai Piani provinciali di gestione: 24 interventi di ampliamento, potenziamento, adeguamento degli impianti esistenti e 19 nuovi impianti da realizzare, fra cui il nuovo termovalorizzatore della piana fiorentina.
Il mio sogno è quello di arrivare a una Toscana senza discariche o quasi, per poi tendere ai rifiuti zero; ma per arrivare a questo traguardo è necessario agire subito. Per ridurre la produzione dei rifiuti del 15% ho scritto al Governo, chiedendo l’apertura di un tavolo comune, perché per ottenere questo risultato servono leggi ed iniziative nazionali. Per raddoppiare la raccolta differenziata, passando dall’attuale 33,4% al 65%, dobbiamo attivare tutte le iniziative necessarie, ed avviare in gran parte della regione la raccolta porta a porta, destinando a questo obiettivo le risorse derivanti dall’ecotassa, circa 20 milioni ogni anno.
Dobbiamo infine ridurre del 20% il conferimento dei rifiuti in discarica e realizzare tutti gli impianti (di compostaggio, di selezione e trattamento, ed un termovalorizzatore) indicati dai piani provinciali. Grazie alla realizzazione di tutte le azioni previste, la Toscana sarà in condizione di gestire lo smaltimento dei propri rifiuti con standard europei. Ma ripeto, per realizzare questo obiettivo, ognuno deve fare, da subito, la propria parte".
“La situazione è chiara, così come sono chiare le responsabilità.
Non vogliamo ripetere cose già dette. Il punto vero – ha esordito Maurizio Bianconi (capogruppo di An) - è capire se l’atto di solidarietà della Toscana nei confronti della Campania si interfaccia o meno con le nostre potenzialità”. “Apprendiamo che si tratta di 4.000 tonnellate di rifiuti. E’ chiaro però – ha aggiunto – che la Toscana non dovrà accettare i rifiuti, se non ci sarà certezza sul fatto che questa sarà l’ultima volta. La solidarietà non può essere un atto che si ripete ogni volta che ce n’è bisogno, salvo naturalmente il caso delle calamità naturali”.
Bianconi infine ha chiesto di sapere se ci sarà da parte della Regione Campania il pagamento di un corrispettivo.
“La solidarietà va bene – ha ripetuto Giuseppe Del Carlo (Udc) – ma occorre che la Toscana esiga da parte del Governo nazionale tutte le garanzie perché si tratti dell’ultimo caso”. Per Del Carlo inoltre, anche a livello toscano, “i problemi vanno risolti alla radice, e chi di dovere deve assumersi le sue responsabilità: in passato si è dato troppo spazio ad alcune minoranze che hanno finito per influenzare le istituzioni”.
In particolare, ha concluso, “se gli Enti locali non fanno la loro parte, la legge regionale che abbiamo approvato di recente prevede anche i poteri sostitutivi della Regione: vogliamo sapere dalla Giunta se c’è o meno la volontà di andare fino in fondo”.
Maurizio Dinelli (capogruppo Fi) ha iniziato il suo intervento esprimendo solidarietà al presidente del Consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo Mastella, per il modo in cui è venuta a conoscenza degli arresti domiciliari.
“Si è persa la misura della correttezza nei rapporti umani e nei diritti”, ha detto. Nel merito del dibattito, per Dinelli “l’unico elemento apprezzabile nella posizione della Giunta toscana è che la quantità dei rifiuti che vengono accettati è limitata”, “anche se – ha aggiunto – il mio personale parere è che non se ne doveva prendere nemmeno un grammo”. “Non ci facciamo illusioni sulla possibilità che vengano approvate le mozioni del centro-destra – ha dichiarato infine –.
Ma una cosa la chiediamo con decisione: che non si accetti nessun aumento della quantità di rifiuti rispetto alle decisioni iniziali”.
“Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai cittadini campani, colpiti dall’emergenza – ha affermato Andrea Agresti (An) –. Ma insieme esprimiamo la più ferma condanna per l’organo di governo della Regione Campania. Ci sono precise responsabilità che vanno stigmatizzate”. Agresti inoltre ha ricordato come siano già successi in passato episodi analoghi, e come la Toscana abbia già accettato migliaia di tonnellate di rifiuti, sempre dalla Campania.
“Sarebbe facile fare demagogia – ha detto Marco Carraresi (Udc) –.
La pessima figura che hanno fatto gli amministratori campani, e che ha fatto tutto il Paese a livello mondiale, è evidente; e tutto ciò è successo senza che nessuno sentisse la minima necessità di ammettere le proprie responsabilità e dimettersi”. Sull’atteggiamento della Toscana, per Carraresi, “era meglio non prendere nemmeno queste 4.000 tonnellate, che in realtà rappresentano solo lo 0,004% della nostra produzione di rifiuti”. “Chiediamo alla Regione Toscana di uscire da ogni possibile ambiguità, anche sulle politiche regionali dei prossimi anni – ha concluso –.
L’ex assessore Artusa dichiarava a fine 2006 che le nostre discariche si esauriranno nel 2009, ora ci viene detto invece nel 2011: qual è la verità?”.
Per il capogruppo dei Verdi, Mario Lupi, “in materia di rifiuti è sbagliato attaccare sempre i Verdi per la loro coerenza e per i contenuti che esprimono”. Rimangono infatti di primaria importanza le politiche per la riduzione della produzione di rifiuti, le strategie per aumentare la raccolta differenziata, lo sviluppo di tecnologie alternative alla termovalorizzazione.
“In Toscana i tempi ci sono per invertire la rotta ma servono risposte rapide per promuovere altre politiche ed evitare di entrare in un circolo vizioso”, ha concluso Lupi.
“La situazione campana è devastante per i cittadini, ed è devastante per la dignità delle politica – ha affermato Erasmo d’Angelis (Pd) –. Di fronte ad una crisi così drammatica abbiamo il dovere di fare qualcosa”. “Non dobbiamo dimenticare – ha aggiunto - che se la Campania felix si è trasformata nella ‘landa dei veleni’ ci sono state responsabilità anche da parte del mondo industriale toscano, che per anni ha smaltito proprio lì illegalmente i propri rifiuti speciali”.
Riguardo alle politiche della Toscana, per D’Angelis “adesso abbiamo 4 anni di tempo per adottare tutte le misure necessarie, impegnandoci innanzi tutto per la riduzione dei rifiuti, per il raddoppio delle percentuali di raccolta differenziata, per l’apertura di un mercato del riciclo e dei riuso, e per la realizzazione dell’impiantistica necessaria per trasformare in energia i rifiuti residuali, superando veti, ritardi ed empasse”.
Molto duro l’intervento di Luciano Ghelli (Pdci), che dichiarando di condividere in pieno la decisione della Giunta toscana di accettare 4.000 tonnellate di rifiuti campani, ha aggiunto: “Un amministratore pubblico, di quale delitto si deve macchiare per essere costretto alle dimissioni? Dopo questo passo, l’asticella si alza: trovo inconcepibile che il presidente della Regione Campania e il sindaco di Napoli non si siano dimessi, e che nessuno nel centro-sinistra, a partire dal mio partito, l’abbia chiesto”.
“Di fronte a questi fatti sono allibito – ha aggiunto il consigliere –. Con questo modo di fare politica, non ho nulla a che spartire”.
Pieraldo Ciucchi, capogruppo dello Sdi, ha richiamato innanzitutto l’attenzione sulle modalità degli arresti della presidente del Consiglio campano, modalità che – ha detto – “fuoriescono sempre di più dai canoni ispiratori dello Stato di diritto”. Ciucchi ha poi definito “gravissima” l’emergenza rifiuti campana, che mostra una “classe dirigente allo sbando, che in questi anni non ha saputo rispondere alle esigenze cui deve far fronte un governo regionale”.
Chiedere le dimissioni di Bassolino, però, per Ciucchi vorrebbe dire “farne un capro espiatorio, perché il problema coinvolge l’intera classe dirigente”. Sulle politiche toscane, Ciucchi ha sottolineato che “il ciclo dei rifiuto va chiuso, anche con i termovalorizzatori”, perché “le discariche si esauriranno tra pochissimi anni, e abbiamo il dovere civico, oltre che politico, di dare risposte adeguate alle necessità di oggi”. – Alessandro Antichi (FI), dopo aver espresso solidarietà alla signora Mastella, ha rivolto un invito al capogruppo del Pdci, Luciano Ghelli: “Ha l’occasione di essere coerente con le cose che ha detto.
C’è una mozione del centrodestra che chiede le dimissioni della Giunta della Campania e della Giunta comunale di Napoli. Aspetto Ghelli al momento del voto”. Nel merito dell’emergenza rifiuti in Campania, Antichi ha detto di non voler aggiungere commenti a quanto già espresso da altri esponenti del suo gruppo ma di voler rivolgere alcune domande al presidente della Giunta, Martini, e all’assessore Bramerini, dai quali “vorrei risposte chiare”. “È vero – ha chiesto Antichi – che le discariche toscane si esauriranno nel 2009, come diceva l’ex assessore Artusa? O invece è vero che si esauriranno, come dice l’assessore Bramerini, nel 2011? Ed è vero, come dicono la consigliera Sgherri e l’assessore Baronti, che si parla di emergenza in Toscana solo per spingere le decisioni in direzione dei termovalorizzatori?”.
Parlando in generale della situazione di emergenza in Campania, la capogruppo del Prc, Monica Sgherri, ha affermato che “il centrodestra non è esente da responsabilità”.
La Sgherri, che ha invocato la solidarietà di tutti per aiutare la Campania ad uscire dalla crisi in cui si trova, ha detto che “la Toscana non deve cavalcare la vicenda campana per indicare solo gli inceneritori” come unica soluzione possibile allo smaltimento dei rifiuti. Ricordando che i tempi di esaurimento delle discariche sono limitati, la capogruppo del Prc ha affermato che “il primo punto da affermare e realizzare è quello di diminuire la produzione dei rifiuti. Se seguiremo questa strada siamo pronti a misurarci per evitare situazioni di emergenza in Toscana”.
La consigliera Bruna Giovannini (Sd), riguardo all’accoglimento in Toscana di una parte dei rifiuti provenienti dalla Campania, ha affermato che “il principio di solidarietà tra Regioni non va messo in discussione.
Per questo voteremo no alle mozioni presentate dal centrodestra. È invece importante, come ha chiesto Antichi, conoscere i numeri della situazione della nostra regione”.