Le famiglie povere in Toscana sono circa il 10% in una regione in cui si vive bene, c'è un benessere diffuso ed un livello di disuguaglianza sociale contenuto. Ma aumentano alcune spese indispensabili per le famiglie normali come per esempio le spese per i figli che frequentano la scuola che negli ultimi tre/quattro anni, sono cresciute in maniera esageramene alta (+4,7 dicembre 2004 - + 2,1 dicembre 2005 - + 3,6 a dicembre 2006, hanno ripreso a crescere la spesa alimentare, la benzina, le rate dei mutui, l'assicurazione, con i tanti atti speculativi nei confronti dei cittadini.
In Toscana e particolarmente a Firenze, l'aumento medio annuo, da diversi anni, è inferiore alla media nazionale, in alcuni supermercati abbiamo i prezzi più bassi d'Italia, ma comunque resta una città cara, particolarmente nelle città turistiche come nei centri a Firenze, Pisa, Siena.
Anche i servizi di interesse pubblico hanno aumenti esageramene alti: Per l'acqua, una famiglia di pensionati che consuma 100 mq di acqua in un anno, (Ato 3 Medio Valdarno) nel 2007 ha speso 128,5 euro, ben 19,5 euro in più rispetto al 2005 e ben 48 euro dal 2002 con un aumento del 267% in appena 5 anni.
Purtroppo, anche dal 1 gennaio 2008, sarà inevitabile un nuovo e consistente aumento che creerà ulteriori disagi a tante famiglie. L'aumento delle tariffe luce e gas, oltre all'aumento gia in vigore dal 1 ottobre, dal primo gennaio hanno, purtroppo, subito un ulteriore aumento del 3,8% per l'elettricità e del 3,4% per il metano.
"Non tutte le famiglie hanno difficoltà ad arrivare alla quarta settimana -afferma Romeo Romei, Presidente di Federconsumatori Toscana- In Toscana cosi come nel resto del paese, una parte notevole di famiglie vive agiatamente, non ha problemi economici, e negli ultimi setto/otto anni, ha accresciuto notevolmente la sua ricchezza.
Tra queste famiglie, non troviamo certamente le famiglie dei pensionati o dei lavoratori dipendenti che, nelle stesso periodo, hanno subito un drammatico calo del loro potere d'acquisto, con grandi difficoltà economiche e con serie difficoltà, questi si, ad arrivare a fine mese. Credo sia urgente e prioritario aumentare i salari e effettuare una redistribuzione del reddito a favore dei lavoratori e dei pensionati cosi come chiedono giustamente le organizzazioni sindacali. È ovvio che alcuni prezzi non possono che aumentare, mi sembra saggia la decisione del Governo di autorizzare le Ferrovie dello stato ad aumentare solo le tariffe sui biglietti nei treni ad alta velocità, non è giusto che la collettività paghi una parte del biglietto ferroviario per chi comodamente, in 95 minuti si trasferisce da Firenze a Roma con tutte le comodità offerte.
Lo stesso ragionamento vale per l'Alitalia e molti altri servizi. Altrettanto saggia la decisione di concedere la possibilità dal 2008 di detrarre gli importi fino a 250 euro spesi per gli abbonamenti al trasporto pubblico (fino al 19 per cento dell'Irpef). A nostro parere occorre stroncare la speculazione si prezzi. Apprezziamo l'impegno del Governo, in particolare del Ministro Bersani. I suoi provvedimenti, richiesti insistentemente dalle associazioni dei consumatori, incontrano serie difficoltà ad essere applicati, ma sicuramente hanno portato già dei consistenti benefici e molto di più potranno incidere a favore dei consumatori se correttamente applicati.
A mio parere una delle principali armi contro chi specula sui prezzi dei prodotti alimentari è una raffica di controlli reali su tutto il territorio e un sensibile inasprimento delle sanzioni. Anche la Federconsumatori Toscana si è attrezzata per collaborare con il Ministero dello Sviluppo economico, programmando una serie di rilevazione dei prezzi giornalmente e segnalare le eventuali anomalie a Mister Prezzi, figura di recente istituzione a contrasto delle speculazioni effettuate da furbi e furbetti.
Ogni iniziativa istituzionale, politica e sociale che si opponga alla speculazione e contribuisca ad aumentare la trasparenza ed il funzionamento del mercato, non solo è auspicata, ma avrà sempre il nostro pieno sostegno. Naturalmente la Federconsumatori seguiterà a non delegare a nessuno il ruolo di attento osservatorio dei prezzi, magari in polemica anche aspra con altri interlocutori, ma sempre dalla parte delle migliaia di cittadini che ogni giorno si rivolgono ai nostri 55 sportelli che ogni giorno sono aperti sul territorio Toscano con centinaia di volontari, consulenti legali, esperti che sono l'anima di una associazione, diventata protagonista e punto di riferimento per consumatori e utenti".