Firenze, 29 Dicembre 2007- Sono stati nominati i portavoce, ruolo ricoperto dai due ambientalisti che hanno dato il via al Comitato, Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana e Sergio Gatteschi, presidente di Amici della Terra Toscana, ma anche dalla ventunenne Cecilia Pezza, segretaria della Sinistra Giovanile di Firenze, che ha deciso di impegnarsi personalmente nell'importante campagna per il no al referendum. Il Comitato si è anche dotato di una sede, che dalla seconda settimana di gennaio sarà aperta mattina a sera.
Il luogo scelto dai favorevoli alla tramvia è situato a San Lorenzo, in piazza del mercato centrale, in pieno centro dunque, per facilitare anche l'incontro con i cittadini che desiderano essere informati. Si tratta di un locale adiacente alla Trattoria Zàzà, concesso in uso al Comitato dal proprietario del ristorante, aderente a Confesercenti, soggetto da subito in prima fila, accanto ai promotori, affinché al referendum vincano le ragioni del “no”.
In collaborazione con i Circoli Arci, poi, il Comitato organizzerà cene, tombole e serate di ballo per autofinanziare oltre un mese di intensa attività. “Se passasse la linea del “no” e le linee 2 e 3 venissero bloccate - spiega Sergio Gatteschi - si avrebbe la paralisi per Firenze e i bus continuerebbero a passare in Piazza del Duomo con la frequenza attuale, in attesa che qualche soluzione altrenativa fosse discussa e magari attuata tra altri 20 anni”. “Chi si scaglia contro la tramvia – continua Cecilia Pezza - volge a questa infrastruttura, tra le altre, anche l'accusa di essere troppo onerosa in termini economici per la città, dimenticando evidentemente sia le penali che l'amministrazione si troverebbe a dover pagare nel caso le linee 2 e 3 non potessero essere avviate, sia che lo Stato stesso si è impegnato a finanziare una quota pari al 60% del complesso della rete.
Firmatari dell'Intesa del 2003 con la Regione Toscana in cui si ribadisce il sostegno statale sono stati gli allora esponenti del Governo di centrodestra: Berlusconi, Lunardi, Matteoli e La Loggia. Sorge quindi la domanda: se il Governo Berlusconi ha deciso di finanziare la tramvia, perché i partiti di centrodestra a Firenze la contestano?” “Non solo: recentemente Paolo Bonaiuti si è scagliato contro la tramvia, ma era lui sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nei governi guidati da Silvio Berlusconi e suo attuale portavoce.
La mano destra non sa cosa fa la mano sinistra? – incalza Piero Baronti - Lo scontro sulla tramvia è un chiaro esempio di quanto fossero faziose le accuse che sono arrivate copiosamente dai livelli nazionali del centrodestra nei confronti degli ambientalisti, ma anche dei verdi e di buona parte della sinistra, quando ragioni di tutela ambientale li hanno spinti a opporsi tutti insieme nei confronti di alcune opere, un esempio per tutti il Ponte sullo Stretto di Messina – conclude Baronti - Adesso che tutti questi soggetti, data la crisi della mobilità fiorentina, si battono responsabilmente affinché il sistema tramviario del capoluogo toscano sia ultimato, sono proprio le frange locali del centrodestra a voler bloccare, sulla base di una millantata tutela paesaggistico-ambientale, una delle più grandi opere infrastrutturali di cui la città ha bisogno di dotarsi”.
Ma Forza Italia rimanda al mittente le accuse di ipocrisia contenute nelle dichiarazioni del Comitato a favore della tramvia fiorentina: "Gli ipocriti, semmai, sono loro - dichiara il Coordinatore Fiorentino Alessio Bonciani - se sono così orgogliosi della tramvia perché non se ne assumono tutto il merito? La battaglia contro la tramvia non è una battaglia del centro destra, ma una battaglia della gente, lo dimostra proprio il fatto che i Comitati contro la tramvia, di cui la città si è riempita in questi mesi, si sono formati spontaneamente e senza nessun cappello politico.
Per farne uno solo che fosse a favore invece, la sinistra è stata costretta a chiamare a raccolta tutti i suoi adepti nelle varie associazioni ed ambienti satelliti al Partito Democratico. E poi perché un comitato che dovrebbe sostenere le ragioni del sì ad una consultazione refendaria non fa dichiarazioni su quelle, ammesso che di ragioni per essere favorevoli ce ne siano, invece di continuare a "buttarla in politica" attaccando i partiti del centro destra ed il Governo Berlusconi? Comunque, solo per precisare, l’accordo tra il Governo Berlusconi e le amministrazioni locali fu fatto nel quadro di un piano generale sui trasporti e non sulla sola tramvia fiorentina, tanto ché su questa, il Ministro Lunardi, manifestò a più riprese perplessità e dubbi.
I nostri timori su un gioco scorretto della Giunta Domenici e di tutte le sue emanazioni, questo comitato compreso, continuano ad avverarsi giorno dopo giorno. Il confronto referendario continua ad essere pesantemente condizionato dalla coloritura politica invece di svolgersi - come dovrebbe essere - sulla base di informazioni sull'opera che permettano ai fiorentini di riflettere e decidere serenamente".
“La sinistra è piena di ipocrisia, deve capire ma forse non è in grado di ascoltare che non siamo contro la tramvia o contro la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico locale, siamo contro un modo stupido, ottuso e da incompetenti con cui si sta realizzando la tramvia.
Solo degli ipocriti non si rendono conto che è una bestemmia storico artistica spostare la Colonna di san Zanobi, fare un cantiere sopra scavi romani che ne comporterà l’immediato arresto, aver coperto di cemento una villa romana, perso per sempre il porto mediceo, distruggere il verde pubblico e i parchi della rimembranza, ed è soprattutto una stupidità tecnica non aver fatto una analisi dei flussi non considerare varianti di percorso, talvolta interrato, per ottimizzarlo e renderlo meno invasivo per la città e i cittadini”.
Così Guglielmo Picchi, deputato del Popolo della Libertà/Forza italia di Firenze risponde alle accuse di ipocrisia rivolte al centrodestra da alcuni esponenti del comitato per il NO alla Tramvia. “Dov’erano Legambiente, gli Amici della Terra e la sinistra giovanile quando chiedevamo ed ancora chiediamo l’immediata pedonalizzazione di Piazza Duomo? Soprattutto ci chiediamo quali atti e fatti hanno prodotto questi signori quando noi combattevamo l’inquinamento acustico che produrrà la tramvia non essendo previsti sistemi di abbattimento delle vibrazioni se non nell’ultimo tratto presso Porta al Prato.
Non credo che queste associazioni abbiamo mai visto il progetto della tramvia, non lo abbiano capito e parlino solo con spirito ideologico e settario. Noi vogliamo un trasporto pubblico locale, anche la tramvia, ma realizzata in tempi brevi su percorsi intelligenti e condivisi dalla cittadinanza che salgìvaguardi il verde pubblico la viabilità le attività commerciali e soprattutto la vivibilità”. Come può la sinistra accettare che i cittadini non possano manifestare liberamente il loro NO alla Tramvia in Piazza della repubblica che il sindaco ha invece riservato solo a sé? Sotto il fascismo si chiamava censura politica, credo che anche sotto Stalin non ci fossero metodi migliori.
Chiamare poi in causa Berlusconi vuol dire che i sostenitori della Tramvia sono proprio alla frutta”. Da sempre ci siamo opposti in consiglio comunale e nelle altre sede istituzionali alla tramvia stupida”. “In fondo è’ vero – conclude Picchi - la tramvia stupida è della sinistra, di Domenici e di Prodi, la tramvia intelligente ovvero il progetto riveduto e corretto e in sintonia con i fiorentini è quella che noi del centrodestra vogliamo”.