FIRENZE – La Toscana prosegue il suo cammino nell’internazionalizzazione. Il 5 e il 6 dicembre, 8 imprese statunitensi, di cui 3 venture capital, e 1 Istituto Politecnico, interessati alla Toscana come meta di investimenti nel campo del Life Sciences, giungeranno nella Regione per due giorni di incontri organizzati da Toscana Promozione/Invest in Tuscany e dall’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE), previsti nell’ambito della Convenzione tra l’Istituto e la Regione Toscana volta a valorizzare il sistema produttivo toscano all’estero.
Della delegazione americana fanno parte i rappresentanti del Worcester Polytechnic Insitute, della Burrill & Co., della Pequot Capital Management, della Associate BioVentures Investors, della Nestlè, della AmeriSci Boston, della Genentech, della Osteo Corporate Inc e della XDx.
Un appuntamento importante, che conferma come il Life Sciences sia uno dei settori dell’economia toscana che offre maggiori possibilità per quanto riguarda l’attrazione di investimenti esteri.
Non è un caso, d’altronde, se la Toscana è già stata scelta da importanti investitori tra i quali: Novartis, Lilly e Boehringer. “Per poter crescere ed essere in grado di affrontare la concorrenza globale – ha commentato Roberto Pucci, direttore di Toscana Promozione, durante la conferenza stampa di presentazione –, la nostra economia non può fare assolutamente a meno del contributo positivo che deriva dagli investimenti diretti esteri. Per questo da oltre due anni, attraverso Invest in Tuscany, stiamo lavorando per fare della Toscana una terra impegno”.
“Quello statunitense è un mercato strategico per gli interventi promozionali dell’Istituto a favore del settore delle biotecnologie – ha sottolineato Andreina Guerrieri, Direttore dell’Ufficio per la Toscana dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero, ICE – verso il quale è diretto un intenso programma di iniziative svolte sia a livello nazionale che regionale. Il settore delle biotecnologie gioca un ruolo fondamentale nell’attrazione degli investimenti esteri, ed il “Biotech” italiano trova nell’attività dei 9 Desk “Invest in Italy” dell’ICE, due dei quali a New York e a Los Angeles, l’indispensabile punto di riferimento per la sua crescita internazionale.”
“Il settore delle scienze della vita – afferma l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi - gioca un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico della Regione Toscana e le sue dinamiche di crescita e specializzazione possono essere positivamente influenzate dalla azione pubblica.
In particolare la Regione Toscana intende sostenere la creazione di un distretto regionale di scienze della vita, per attrarre nuovi investimenti produttivi e di ricerca, favorire l’integrazione e le collaborazioni tra le imprese e la rete delle eccellenze, valorizzare il “sistema di raccordo” già presente sul territorio (parchi scientifici-tecnologici, incubatori di impresa, ecc.).
Nel periodo 2007-2013 vogliamo finalizzare importanti risorse dei fondi comunitari e del fondo sanitario stesso per co-finanziare progetti di ricerca preclinica e clinica ed infrastrutture (facilities, laboratori) dedicate allo sviluppo del settore biofarmaceutico.
Abbiamo inoltre siglato in questi mesi importanti accordi con le strutture produttive già presenti in Toscana per la promozione della ricerca di qualità e per il buon funzionamento dei comitati per la sperimentazione clinica.”
"Abbiamo stanziato più risorse per l'attrazione di investimenti in Toscana – dice l’assessore regionale alle attività produttive Ambrogio Brenna - Oggi ammontano a 15 milioni di euro i fondi destinati alla realizzazione dei protocolli localizzativi nella nostra Regione.Attraverso procedure che prevedono semplificazioni e incentivi miglioriamo così l'attrattività della nostra regione.
Ne è testimonianza l'interesse che le imprese del settore Life Sciences manifestano nei confronti del territorio toscano, dove le competenze scientifiche rappresentate dai poli universitari toscani, dalla comunità scientifica e della ricerca dell'innovazione, gli incentivi allo sviluppo, la qualità dell'occupazione e l'accoglienza sono un tutt'uno che porta ad un prolungamento virtuoso della filiera dell'eccellenza rappresentata dal comparto del Life Sciences già operante in Toscana."