Firenze – Con l’obiettivo di sviluppare l’interscambio di Biotecnologie e IT e di aprire alle imprese dell’Arno Valley un mercato straordinariamente vasto e in crescita tumultuosa, un’importante delegazione di rappresentanti istituzionali e imprenditori indiani visita oggi e domani Firenze nel quadro di Namaste India, il maggiore degli eventi organizzati in Italia dalla Indo Italian Chamber of Commerce and Industry (IICCI).
La delegazione rappresenta in particolare governo e operatori del Maharastra e del Karnataka, due degli stati tecnologicamente più avanzati del subcontinente.
Il primo, come noto, ha per capitale Bombay (oggi Mumbai), l’altro Bangalore, moderna metropoli al centro di un distretto già famoso per l’elettronica, adesso anche per le biotecnologie. Guidano la delegazione Sergio Sgambato, segretario generale della IICCI di Bombay, e uno specialista di tecnologie innovative, il rettore della International Business School di Bangalore Chikkanna Manohar.
La missione in Toscana è organizzata in collaborazione con PromoFirenze (struttura della Camera di Commercio per sviluppare l’internazionalizzazione delle PMI), ed è una delle tre che nel corso della settimana visiterà complessivamente 9 città di 7 diverse regioni, selezionate in base ai settori di eccellenza.
Settori su cui New Dehli sta investendo ingenti capitali in uno sforzo epocale di modernizzazione del paese.
Il programma prevede una serie di visite a parchi tecnologici e imprese, incontri personalizzati tra operatori e un seminario, a Promofirenze (Palazzo Borsa Merci, via Por Santa Maria) al quale partecipano, tra gli altri, il presidente della Camera di Commercio Luca Mantellassi, con il presidente di Promofirenze Vasco Galgani il direttore di Firenze Tecnologia Giovanni Nebiolo e il professor Claudio Luchinat del Centro di Risonanza Magnetica (CERM).
La Toscana è stata scelta come interlocutore in virtù di un settore Biotech ormai maturo composto da 23 imprese che detengono il 10% della quota nazionale, con forti legami con le aziende farmaceutiche nazionali (Abogen Pharma e Menarini), con parchi scientifici (a Siena, Toscana Life Sciences, orientato alla formazione accademica, a Firenze, TLS Science Park con oltre 350 ricercatori e un moderno bioincubatore che può ospitare fino a 8 aziende), atenei (Università di Firenze), istituti clinici e investitori istituzionali (Fondazione del Monte dei Paschi di Siena).
Quanto alla Information Technology, la Toscana ha una rete di circa 600 aziende assai attive nel campo della sicurezza, della robotica e della telefonia. Di queste, circa la metà si trovano nel distretto della Valle dell’Arno che, oltre a un’alta concentrazione di aziende, si avvale anche della presenza di 4 istituti universitari e due filiali del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR).
L’interscambio 2006 Toscana / India si è intanto attestato a € 284 milioni per l’import e a € 183 milioni per l’export (100 e 52 le rispettive cifre di Firenze).
L’aumento sul 2005 è pari al 36% per la regione e al 52% per il capoluogo il cui business con il subcontinente si concentra per lo più sull’export di macchine e apparecchi elettronici ed ottici (+159% del settore rispetto2005), mentre calano (-60%) le esportazioni dei classici prodotti del made in Florence (cuoio e pelle). L’import, invece, riguarda soprattutto metalli, macchine e prodotti chimici. Del tutto marginali i rapporti nei settori delle biotecnologie e dell’Ict, che la missione indiana si propone appunto di sviluppare.
Namaste India è la quarta edizione di una manifestazione che quest’anno si presenta in formula rivoluzionata.
Da stanziale (prima a Roma, poi a Milano) è appunto diventata itinerante, con varie delegazione specializzate, ognuna delle quali opererà nei settori di competenza. Dopo Firenze, la missione visiterà l’Emilia per Agroalimentare e Ambiente, Torino per l’Auto e il Design industriale, il Veneto per l’Ingegneria meccanica e le Infrastrutture, Napoli per l’Abbigliamento e la Gioielleria, Udine per l’Arredamento, la Lombardia praticamente per tutto.