La Corte Costituzionale, il 23 novembre, ha ribadito con una propria sentenza “che legiferare in materia di subappalto non è competenza regionale”, bocciando così il ricorso presentato da cinque Regioni, tra le quali figura la Regione Toscana. La legge regionale entrata in vigore il 17 settembre scorso risulta impugnata dalla Corte Costituzionale in merito alla legittimità dell’atto e all’ambito di competenza legislativa su tale materia. Nonostante la sentenza la legge regionale resta in vigore, con il forte rischio, come già denunciato da ANCE ed ANCI sugli organi di informazione, che gli appalti pubblici in Toscana possano subire forti rallentamenti, fino ad arrivare a bloccarsi a causa di possibili ricorsi al Tar da parte di aziende escluse dai bandi di gara o da parte di aziende subappaltate.
Il contenuto della sentenza della Corte Costituzionale crea inoltre il presupposto evidente per una bocciatura della legge regionale n.38/2007, per lo meno in tutte le norme relative al subappalto, in quanto l’atto tratta materia di competenza dello Stato.
«La Giunta Martini è stata sconfessata dalla Consulta di Stato sulla Legge Appalti, esattamente come aveva previsto Alleanza Nazionale. Ora la Regione sospenda il provvedimento per evitare ulteriori danni al comparto edilizio toscano».
E’ quanto chiede tramite interrogazione il Consigliere regionale di An Andrea Agresti».