di Ornella De Zordo, consigliera comunale di Unaltracittà/Unaltromondo
L'indagine della Corte dei Conti sulla Giunta Domenici e l'utilizzo disinvolto del project financing mette in chiaro i rischi 'ambientali' connessi alla realizzazione delle linee 2 e 3 della tranvia. Un'opera che verrà realizzata grazie al project financing, un metodo di costruire opere pubbliche che per stessa ammissione di Domenici il Comune non controlla. Ribadiamo in questa sede che riteniamo sbagliata e grave la decisione dell'amministrazione di non aver voluto sottoporre i progetti a Valutazione di Impatto ambientale, procedura che avrebbe consentito una migliore progettazione, un confronto con soluzioni alternative, lo svilupparsi di una reale informazione e partecipazione dei cittadini.
Rimaniamo così tristemente fanalino di coda in ambito europeo relativamente al rispetto delle più moderne discipline in campo ambientale e di coinvolgimento della popolazione, ma evidentemente la modernità che interessa è solo quella degli appalti milionari senza controllo. Nell'impossibilità di bloccare i contratti già sottoscritti, azione che comporterebbe costi insostenibili per la città, Unaltracittà/Unaltromondo chiede pertanto, in difesa dell'interesse collettivo e non di quello dei privati, che:
- venga da subito individuato un pool responsabile del controllo puntuale sia della progettazione che della spesa, al di là delle responsabilità istituzionali;
- venga effettuata una rendicontazione puntuale e temporalmente scandita sull'avanzamento dei lavori e sui loro costi al Consiglio Comunale;
- non si aprano cantieri prima che le conferenze dei servizi e altri meccanismi di coordinamento tra soggetti interessati abbiano espresso pareri definitivi.
