Firenze, 14 novembre 2007- “Non è una campagna di manifesti shock, il vero shock sarebbe quello di vedere via Calzaiuoli invasa dai rifiuti”. Così ha risposto il Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, ai giornalisti presenti alla conferenza stampa di presentazione della campagna di comunicazione avviata dalla Provincia di Firenze sul tema dei rifiuti.
“Il nostro è un linguaggio che qualcuno può anche considerare provocatorio, ma in realtà è un richiamo al buon senso – ha commentato il Presidente della Provincia – In questo modo parliamo a tutti, anche alle famiglie che sanno benissimo che ad un certo punto i rifiuti vanno smaltiti.
Si tratta di una campagna di comunicazione che pone un problema reale, non stiamo parlando di cose astratte. La Provincia comunica quello che fa. E sul tema dei rifiuti la Provincia ha fatto quello che doveva fare. Nel 2004, quando sono stato eletto, avevo due alternative: o continuavo a discutere all’infinito del problema, oppure sceglievo una soluzione. Alla fine abbiamo deciso di decidere”.
La campagna di affissione dei manifesti allestita da Florence Multimedia viene condotta su un doppio binario: da una parte pone il problema e dall’altra mostra la soluzione.
Ad esempio: dal 15 al 30 novembre 2007 sarà affisso il manifesto che reca questa scritta: “Problema: se ogni famiglia produce 5,7 kg di rifiuti al giorno e solo il 50% è riciclabile, tra quanto tempo saremo nella cacca?”. Poi dal 1 al 15 dicembre 2007 verrà affisso il manifesto: “Termovalorizzatore: meno rifiuti, più energia. Dedicato ai nostri figli”. “Tanto per fare un esempio – ha spiegato su questo argomento l’Assessore provinciale all’Ambiente Luigi Nigi – il termovalorizzatore di Sesto Fiorentino produrrà 87 milioni di Kw/h pari all’energia sufficiente per quattromila famiglie”.
Dal 15 gennaio al 30 gennaio 2008 verrà mostrato il manifesto con una frase che gioca sul doppio significato del termine rifiuti: “Ogni giorno dobbiamo smaltire 1.541 tonnellate di immondizia.
Ne parliamo o ti rifiuti?”. Infine dal 15 al 29 febbraio 2008 si potrà leggere sui muri della città un manifesto con la scritta “Termovalorizzatore e 24mila alberi in 20 ettari. Abbiamo deciso di decidere”. “Si tratta di un chiaro riferimento agli alberi che verranno piantati nel parco della Piana”, ha detto il Presidente della Provincia commentando tutte le iniziative in materia ambientale prese dalla Provincia. “Non c’è solo la decisione sul termovalorizzatore: vi sono i 422.900 Euro stanziati per i 25 progetti proposti da enti e associazioni che intendono avviare o hanno già avviato iniziative di prevenzione volte a ridurre la produzione dei rifiuti.
Poi ci sono i diecimila bambini coinvolti in ‘Riciclabilandia’, l’iniziativa della Provincia di educazione ambientale per le scuole primarie e l’ultimo anno delle scuole materne”.
Nella seconda parte della conferenza stampa sono state molte le domande poste dai giornalisti sul tema del termovalorizzatore, a cominciare dall’argomento referendum. “I nostri referendum – ha detto Renzi – si chiamano elezioni. Ed è dal ‘95 che le nostre amministrazioni stanno vincendo questi ‘referendum’.
La prima fu proprio Anna Maria Bigozzi, compianto sindaco di Rufina”.
Il punto sullo stato di attuazione del piano smaltimento rifiuti è stato fatto dall’Assessore all’ambiente Luigi Nigi: “Dopo l’approvazione del piano provinciale sui rifiuti nello scorso anno, da alcuni mesi l’ATO 6 ha approvato il piano industriale, per procedere nell’iter. Contemporaneamente sono partiti i lavori per la discarica Il Pago di Firenzuola”.
“Per quanto riguarda i termovalorizzatori nel territorio provinciali è giunta alla VIA (valutazione impatto ambientale) una valutazione che è stata superata dal termovalorizzatore di Selva Piana-Rufina.
Entro la fine di questo anno l’impianto sarà definitivamente approvato con l’AIA (autorizzazione integrata ambientale). Questo consentirà di ridefinire e riconfermare l’accordo con la Provincia di Arezzo per quanto riguarda l’utilizzo della loro discarica di Terranova Bracciolini al servizio di una parte dei nostri comuni. La discarica di Le Borra a Figline Valdarno sarà quindi modulata nella sua realizzazione sulla tempistica dell’impianto di Rufina”.
“Continua anche il lavoro per l’impianto di Sesto – ha aggiunto Nigi – I comuni dell’ATO 6 stanno definendo le procedure per l’assegnazione di progettazione e realizzazione dell’impianto di Case Passerini il più possibile conformemente al protocollo firmato nel 2005.
Tra circa un anno contiamo di essere in condizione, con l’individuazione del soggetto costruttore, di poter iniziare la piantumazione dei primi dei 24 mila alberi all’interno dei 20 ettari del futuro Parco della Piana”. “La discarica di Testi Greve è un po’ più indietro – ha concluso l’Assessore all’Ambiente – perché dobbiamo risolvere alcuni problemi urbanistici. Non si prevedono comunque ritardi rispetto al piano approvato. Tutti gli altri impianti e tutti gli altri progetti connessi a raccolta differenziata, compostaggio e differenziazione saranno messi in essere o in attività entro la fine del 2008”.
"Il Presidente della Provincia di Firenze, anzi il Presenzialista, ha utilizzato soldi pubblici per diffondere una pubblicità falsa ed ingannevole alla cittadinanza -afferma il Presidentedella Sezione regionale Toscanadel WWF, Guido Scoccianti- In essa si afferma che se ogni famiglia produce 5,7 kg di rifiuti al giorno e solo il 50% è riciclabile tra quanto tempo saremo nella cacca?.
Il problema è facilmente risolvibile: Cambiamo i politici che ci governano e che non hanno saputo gestire il problema dei rifiuti!. Siamo davanti a dati palesemente manipolati ad uso politico, per ingannare i cittadini. I dati dell’ATO 6 (Provincia escluso il territorio Empolese), dati certificati 2005, danno 544.000 tonnellate/anno con una RD del 33,28% (quindi SOTTO quanto chiede la Legge, il 35%), con una media pro-capite di 1,86 kg/giorno per abitante. Ma il comunicato del Presidente-Presenzialista non dice che un cittadino medio produce solo 700 grammi/giorno ed il restante è TUTTO rifiuto assimilato che ritroviamo da aziende, artigiani, ecc.
E non scrive che la Regione Toscana stabilisce la quota del 55% di Raccolta differenziata, e che in tante realtà ITALIANE, ben organizzate e rispettose della tutele ambientale, si raggiungono quote oltre il 50%, in alcuni casi anche superando il 70%! Ed il Presenzialista NON scrive che la Toscana è la PRIMA regione come produzione di rifiuti in Italia, a conferma che il nostro sistema gestionale, come attualmente è organizzato, è sicuramente sbagliato e può e deve essere migliorato! Si vuole solo cavalcare l’emergenza.
Si vuole entrare in modo scorretto e ingannevole nel Referendum di Campi Bisenzio sull’inceneritore, influenzando con dati falsi i cittadini che sono chiamati a pronunciarsi su un quesito fondamentale per la salute e l’ambiente di tutti".
“Finalmente gli amministratori del centro sinistra si sono resi conto di aver messo tutti i fiorentini nella cacca, riconoscendo così di fatto la propria incapacità nel gestire la questione rifiuti” Questo il commento dei Consiglieri Provinciali di Alleanza Nazionale, Nicola Nascosti e Guido Sensi in relazione al manifesto sull’emergenza rifiuti prodotto dalla Provincia.
“Sono 50 anni che il centro sinistra amministra Regione, Provincia e Comuni e quel manifesto è un riconoscimento che essi stessi fanno al lavoro non fatto in tutti questi anni. Un panico mediatico di dubbio gusto – spiegano Nascosti e Sensi – e soprattutto arrivato in ritardo. Alle denunce di An sul rischio di un’emergenza rifiuti stile Napoli, l’amministrazione provinciale ha infatti sempre risposto con sufficienza, assicurando una ferma e salda capacità nel gestire il problema rifiuti”.
“Siamo nella cacca, dice Renzi? E’ vero – concludono i Consiglieri – e le colpe sono tutte delle amministrazioni di centro sinistra succedutesi negli anni. L’utilizzo di questa campagna che usa strumenti provocatori e forti, ci pare quindi inefficace dal punto di vista sostanziale, e utile soltanto come tentativo volto ad alleggerire l’amministrazione di responsabilità proprie e diventate più grandi del previsto, scaricandole sui cittadini”.