Firenze, 9.11.'07- Ha avuto luogo mercoledì il penultimo degli incontri informativi che il Comune di Firenze ha promosso presenti tecnici della Direzione Urbanistica, allo scopo di favorire la conoscenza del nuovo Piano Strutturale e per consentire ai Consigli di Quartiere, ai cittadini e alle associazioni di formulare più agevolmente le eventuali osservazioni che dovranno essere presentate entro il 26 novembre prossimo. Durante l'ultimo incontro, in un clima di caldissima polemica al Quartiere 5 (il più esposto agli impatti delle grandi infrastrutture definite “capisaldi strategici” nella nuova edizione del Piano), il portavoce dell'associazione Idra ha letto alcuni stralci della deposizione dell’arch.
Gianni Biagi, in qualità di teste, al processo penale sui danni TAV in Mugello che si celebra nell’aula bunker di Santa Verdiana presso il Tribunale di Firenze e nel quale Idra si è costituita parte civile. “Quanto possiamo considerarci garantiti come cittadini da un assessore al Piano strutturale –ha aggiunto il portavoce di Idra- che ha nel curriculum la stesura e la firma, in qualità di dirigente regionale responsabile delle infrastrutture, della delibera di approvazione in conferenza di servizi di un progetto documentatamente distruttivo come l’Alta Velocità ferroviaria in Mugello? E’ stata forse una scelta saggia, infatti, quella di licenziare un progetto criticato dagli stessi uffici tecnici della Regione Toscana (Servizio Difesa del Suolo e Genio Civile), che ha fatto poi perdere alle falde dell’Appennino oltre 150 milioni di metri cubi di acqua di montagna, ha prosciugato in maniera irreversibile decine di torrenti, pozzi e sorgenti, mentre i tempi di esecuzione sono più che raddoppiati, i costi di costruzione (oggi tutti a carico dell’erario) sono quintuplicati rispetto alla cifra annunciata da TAV nel ‘91 e il conto dei danni all’ambiente quantificato dai periti della Procura della Repubblica ammonta fino a oltre un miliardo di euro?”.
Al termine del proprio intervento, allorché i cinque minuti a disposizione erano irrimediabilmente scaduti, Girolamo Dell’Olio ha chiesto al presidente della Commissione urbanistica di Palazzo Vecchio Anton Giulio Barbaro e alla presidente del Consiglio di Quartiere 5 Stefania Collesei di riferirne al sindaco Leonardo Domenici.
La sostanza è che non c'è certezza sulla qualità dei risultati dei percorsi di partecipazione democratica avviati dalla Giunta comunale fiorentina. Ma una cosa è certa: questa esperienza ha offerto la possibilità ai tanti cittadini attivi nei comitati di crescere e maturare una maggiore consapevolezza politica.
Meno pronti al confronto e capaci di gestire il conflitto sembrano sempre più i politici stessi, che pur eletti dalla cittadinanza offrono spesso segnali di insofferenza rispetto agli stimoli lanciati dai fiorentini.
Discorso diverso per un vecchio leone di Palazzo Vecchio che ieri sera si è lanciato in un "solo contro tutti". Si è tenuto infatti ieri sera alle Piagge l'incontro tra l'assessore Cioni e alcuni portavoce di comunità di migranti. E' stato un momento di dibattito che ha visto la partecipazione di persone dalle opinioni molto diverse, ma sono anche scaturite proposte: riaprire il discorso sulle residenze per modificare l'ordinanza comunale e formare un tavolo cittadino con amministratori e associazioni che lavorano sul territorio sui vari fronti della cittadinanza.
Di fronte a proposte molto concrete, Cioni ha dichiarato la sua disponibilità a impegnarsi.