Firenze - "Un rapporto migliore tra cittadino ed istituzioni passa attraverso una comunicazione a due vie. Il cittadino, senza muoversi da casa, deve non solo accedere alle informazioni, ma poter fare domande e ricevere risposte". Cosi Marino Livolsi, presidente del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) della Toscana, ha sintetizzato il senso del protocollo d’intesa siglato con la sezione toscana dell’Associazione nazionale dei Comuni italiana (Anci). Il protocollo, illustrato oggi alla stampa, prevede, fra l’altro, una rilevazione sulla qualità del segnale delle televisioni pubblica ed una verifica sull’utilizzo del digitale terrestre ed internet da parte delle amministrazioni locali per le attività di informazione e l’erogazione di servizi.
"I nostri dati già ci segnalano problemi di ricezione del segnale Rai in sette province, ma sospettiamo che siano molti di più - ha precisato Vincenzo Caciulli, membro del Comitato - La rilevazione che farà Anci ci permetterà di avere un quadro più completo e di aprire un confronto con la televisione pubblica". La collaborazione si svilupperà soprattutto sul fronte delle nuove tecnologie, con una verifica sull’uso della banda larga, sia da parte dei cittadini che delle istituzioni. "In Toscana ci sono molte reti - ha aggiunto Caciulli - Il problema è la loro interconnessione".
Il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, ha sottolineato il primato nazionale del Corecom toscano nel portare avanti alcune sperimentazioni ed il ruolo sempre più rilevante che ha nelle controversie con i gestori dei servizi di telefonia. "A tutelare i diritti fondamentali dei cittadini - ha ricordato - non c’è soltanto il Difensore civico". In questa prospettiva i Comuni toscani potranno dare un contributo importante. Adesso fanno ricorso al Comitato soprattutto i cittadini di Firenze.
L’obbiettivo è quello di garantire punti di accesso su tutto il territorio, utilizzando gli Uffici relazioni con il pubblico degli enti locali ed una specifica procedura telematica. "Vogliamo promuovere l’innovazione nella pubblica amministrazione e sviluppare nuove forme di partecipazione - ha concluso il presidente di Anci toscana, Paolo Fontanelli, sindaco di Pisa - al servizio dei cittadini, dei comuni, ma anche degli operatori". Il protocollo prevede, infatti, anche il monitoraggio sulle spese degli enti locali per la comunicazione istituzionale.
La legge Gasparri prevede che almeno il 15% di tali spese sia destinato alle radiotelevisioni locali.
Partiranno venerdì 9 novembre al circolo Arci di Pomino nel territorio di Rufina le riunioni sul progetto Banda Larga - la rete ad alta velocità per il collegamento ad Internet che si estenderà in tutto il territorio della Valdisieve.
Per far conoscere queste novità i Comuni di Pontassieve, Pelago e Rufina hanno organizzato tre incontri aperti a tutta la cittadinanza. Dopo l’incontro a Rufina, la seconda riunione si terrà lunedì 12 novembre a Pelago in sala del Consiglio alle ore 21,00, mentre a PONTASSIEVE nella SALA CONSILIARE il giorno 15 NOVEMBRE alle ORE 17,00.
Il progetto è determinante perchè va a soddisfare richieste in zone a volte carenti di rete e dove il mercato privato non ha interesse ad intervenire. Il progetto promosso dalla Provincia di Firenze - non soltanto nel nostro territorio - ha come obiettivo quello di offrire e garantire un servizio anche per quelle aree a minor densità abitativa o che si trovano in territorio montani, lontani dai grandi centri. “Per il Comune di Rufina – spiega Stefano Passiatore Vice Sindaco di Rufina – abbiamo deciso di fare la prima riunione proprio a Pomino, la frazione più “montana” del nostro territorio per dare un segnale circa gli obiettivi che questo progetto si pone, ovvero: mettere nella stessa condizione di accesso alla rete gli abitanti della città così come l'abitante della più piccola frazione.
A Rufina inoltre entro poche settimane sarà attivo il Parco WI-FI di Villa Poggio Reale. Chiunque potrà navigare gratuitamente con i propri dispositivi (portatili o palmari) stando comodamente seduto su una panchina del parco. “La rete rappresenta un’innovazione tecnologica strategica per lo sviluppo dei territori – sottolineano gli amministratori della Valdisieve – e anche un punto qualificante per la promozione del territorio stesso”.
Tutti i comuni che partecipano al progetto saranno coperti entro 12 mesi con una tecnologia radio che consentirà a singoli, aziende e uffici pubblici di avere un collegamento Internet Adsl ad alta velocità e altri servizi avanzati di Telecomunicazione.
Concessionario della rete sarà la società ‘Infracom’ (per nove anni a partire dallo 2006). La Provincia avrà la proprietà delle infrastrutture di rete al termine della concessione, come anche delle opere civili, mentre le Comunità montane ciascuna per la parte ricadente sul proprio territorio, avranno il diritto di godimento delle opere realizzate.
Integrazioni tecniche
Caratteristica del progetto è l’impiego di un mix tecnologico di cavo in fibra ottica e di sistemi wireless che si connettono al backbone Infracom, garantendo affidabilità e robustezza.
Ogni tecnologia risulta complementare alle altre, al fine di realizzare una piattaforma unica, fondata su portanti in fibra ottica, ponti radio - per raggiungere le zone più lontane dalle infrastrutture di telecomunicazioni già esistenti - e tecnologie Hiperlan e WiFi per l’accesso radio verso l’utenza finale.