Vernio – E’ stato un bilancio molto positivo quello della nuova stanza della smielatura presso il Frantoio Consortile di Sofignano a Vaiano (Prato) malgrado una stagione non troppo favorevole per quanto riguarda la produzione di miele. La stanza, realizzata dalla Comunità Montana Val di Bisenzio e inaugurata nel giugno 2006, quest’anno è stata utilizzata da 14 apicoltori tra cui 4 aziende agricole della zona che producono miele ormai da molti anni (l’aziende agricole il Mulinaccio, Tonelli, Casanova ed Antonelli) per un totale di ventisei smielature e le adesioni a soci della stanza sono passate da cinque a sedici.
Sono stati smielati in totale 4190 chili di miele di cui 1795 di acacia, 3000 di castagno, 860 di millefiori e 330 chili tra ciliegio, tiglio ed edera.
Non è stata incontrata nessuna difficoltà nell'utilizzo delle moderne attrezzature che sono state regolate una sola volta in quanto tutti gli apicoltori dispongono di telaini standard, di conseguenza quelli con misure diverse sono stati lavorati a mano senza nessun problema.
Anche le centrifughe e l' invasettatrice non hanno dato problemi.
Le pulizie dei macchinari sono state effettuate all'interno con acqua calda e senza nessun tipo di detergente da parte degli operatori stessi. “ Le cose cominciano a girare e i nostri apicoltori sono rimasti molto soddisfatti della nuova stanza di smielatura – commenta Andrea Terreni Presidente della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) di Prato – e l'utilizzo è stato decisamente superiore ai dati del primo anno.
I numeri sono ancora piccoli, ma credo sia significativo comunque che diverse delle aziende che usufruiscono dei servizi della sala stanno crescendo nei numeri delle produzioni (4 tonnellate di miele non sono pochissime) e nelle prospettive dell'attività apistica. Per il futuro, visto che gli utilizzatori aumenteranno, ci sono da apportare alcune lievi modifiche riguardano la disposizione dei maturatori e l'eventuale montaggio di supporti fissi che permettano la disposizione di un maggior numero di contenitori.
Ci tengo a dire – aggiunge Terreni - che con l’aumento dei fruitori del laboratorio di smielatura, è aumentato anche il rapporto tra gli stessi apicoltori che hanno instaurato rapporti commerciali tra di loro, mentre il frantoio stesso ha acquistato del miele da poter commercializzare all’interno della struttura permettendo la diffusione dei prodotti tipici della vallata”.