Firenze, 05 Novembre 2007- Nessuna sospensione per l'avvio dei lavori per il centro unitario dei rottamatori al Ferrale. Il Tribunale amministrativo della Toscana ha infatti bocciato la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso presentato da alcuni cittadini della zona contro la realizzazione dell'impianto destinato a sostituire i vari rottamatori localizzati in varie zone della città. Il ricorso chiedeva l'annullamento, previa sospensione dell'esecuzione, dell'atto dirigenziale della Provincia di Firenze del 4 giugno 2007 n.
1901 avente per oggetto l'approvazione del progetto relativo al centro integrato di raccolta e riciclaggio autoveicoli a fine vita, ubicato in località Ferrale (tra il nuovo svincolo autostradale di Scandicci e il carcere di Sollicciano) e di tutti gli atti connessi (dal verbale della conferenza dei servizi alla deliberazione del consiglio comunale). Una richiesta che in Tar non ha accolto perché, come si legge nella sentenza, "il ricorso palesa rilevanti profili di inammissibilità, atteso che, per consolidata giurisprudenza, la mera situazione di residente non è sufficiente a legittimare la proposizione dell'azione di annullamento di atti di pianificazione urbanistica, ove non si provi in che modo e in che misura il provvedimento impugnato incida negativamente sulla sfera giuridica di interesse del ricorrente".
Per questi motivi il Tar ha ritenuto che "non sussistano i presupposti per l'accoglimento della domanda in esame". (mf)