Firenze, 12 febbraio 2007- «Rinvio ad avvenuta esecutività del nuovo Piano Strutturale dell'approvazione di nuove costruzioni e di proposte di varianti urbanistiche di un certo rilievo, a partire dalla stessa delibera sulla realizzazione di un Centro di autodemolizione veicoli a fine vita in località il Ferrale». Questa la richiesta avanzata, in un ordine del giorno, da Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, e da Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista. «Mentre il Piano Strutturale, adottato dal CC il 20/4/2004, deve essere nuovamente adottato dal CC e poi approvato in forma definitiva - si legge nel documento - assistiamo a nuove e ulteriori proposte di delibera da parte della Giunta, con connesse varianti urbanistiche, come quella del Ferrale e, a breve, la delibera dell'area di San Salvi».
Le due capogruppo spiegano che «la realizzazione del centro autodemolizine del Ferrale deve essere sospesa per procedere alla individuazione di una nuova soluzione perchè non è possibile realizzare un impianto ad elevato impatto ambientale nelle aree di naturale espansione del fiume Arno e del fiume Greve, sottraendo spazio e terreno al naturale deflusso delle acque, con un arbitrario consumo del suolo in quanto circa 7 ettari di terreni, che attualmente sono destinati all'attività agricola produttiva».