Il Consiglio provinciale ha approvato con 19 sì della maggioranza, un no di Sensi (AN) e 5 astensioni di PRC, Lensi (FI) e Bassetti (Udc) la realizzazione del “Parco degli Animali” in via Bassa/viuzzo del Pantanino a Firenze. “Il progetto è già noto ed è stato soppesato adeguatamente nella Commissione provinciale competente. Faccio solo una raccomandazione al Comune di Firenze – ha detto l’assessore all’ambiente Luigi Nigi – da tempo vi è un forno crematorio per animali fino a 100 chilogrammi: per cani, gatti e anche per le pecore.
Molti cittadini desiderano cremare il proprio cane o gatto, invece di seppellirlo. Raccomando, quindi, al Comune, di valutare la realizzazione di un forno crematorio per animali che muoiono, fino a cento chili, nell’area del parco naturale. Targetti (PRC) ha spiegato il voto di astensione, in quanto: “C’è l’esigenza di spostare il canile, con i servizi annessi e connessi, un po’ più lontano dai centri abitati. D’altro canto ci sono alcuni problemi che non sono stati, secondo noi, sufficientemente risolti, ma che auspichiamo non creino difficoltà, relativi all’assetto idrogeologico di quell’area.
Inoltre, questa variante pone la solita questione che è stata riproposta diverse altre volte: modificare una variante non modificabile in quanto la Provincia prevedeva, per quest’area, di potere fare parchi o zone protette”. Contrario Sensi (AN): “La mia opposizione nasce dal fatto che il Comune di Firenze, quando fa la propria programmazione, cambia continuamente. Questa dove è previsto il Parco degli animali è un’area di compensazione tra l’autostrada e le abitazioni della zona. Chi torna di casa lì, sa che quella è una zona agricola, ci sono quelle case e basta.
Ma ora, in quella zona, sorgerà il cimitero delle macchine e questo Parco degli animali. Il Comune di Firenze si decida e faccia un’operazione di trasparenza per dirci che tipo di zona è”. Romei (DS) ha ricordato che: “In Palazzo Vecchio la delibera è stata approvata all’unanimità in quanto, tutte le questioni sul problema del rischio idraulico sono state rispettate. Qui si parla di un parco per gli animali, quindi di un servizio per questa città e c’è stato un percorso, per quanto mi risulta, molto partecipato e che ha coinvolto anche le associazioni ambientaliste ed animaliste.
Il progetto va incontro ad una richiesta, ad un bisogno, ad una necessità che è presente nella nostra realtà urbana e che, da tempo, va realizzata”. Nascosti (AN) ha spiegato che: “Visto che, al di là della situazione e dell’intervento urbanistico dell’area scelta, la zona di Firenze è mancante di un canile comunale e questa richiesta viene da tutti le associazioni che si occupano di animali, ritengo opportuno il provvedimento, indipendentemente dalla collocazione e della pianificazione urbanistica”.
Lensi (FI), infine, ha spiegato la sua astensione: “Non discutiamo solo della bontà del provvedimento ma anche alle questioni urbanistiche legate più propriamente al nostro piano territoriale di coordinamento. Nonostante la compensazione, questa zona rimane a rischio. E’ un’area sensibile a rischio idraulico. Quindi, mi trovo d’accordo nell’introdurre nel Comune di Firenze un Parco degli animali, mi rimane il dubbio che ogni volta che discutiamo delibere di natura urbanistica, le varianti dei Comuni vanno ad incidere sul nostro Piano di Coordinamenti provinciale”.