Una buona logistica, vale a dire moderne ed efficienti organizzazioni dei magazzini e della distribuzione, consente alle imprese del settore della moda di abbattere del 15% i costi. Una quota molto importante che può renderle davvero competitive nei confronti dei concorrenti stranieri che producono sì a basso prezzo ma poi devono affrontare costi elevati di trasporto. E se si somma una ben diversa qualità i conti tornano a favore del Made in Italy.
Di questo si è parlato oggi in Palazzo Medici Riccardi a Firenze nel corso di un convegno promosso dal gruppo di specialisti della logistica “Incas Group” in collaborazione con la Provincia e l’Università di Firenze.
Hanno partecipato industriali di tutta Italia e manager delle grandi griffe, da Gucci a Zegna, da Prada a Ferragamo, da Max Mara a Furla, da Valentino a Cavalli.
Si è parlato di tendenze, mode, condizionamenti ed opportunità nella logistica per il fashion. E le opportunità, ha detto aprendo i lavori l’assessore provinciale alla Moda Elisabetta Cianfanelli, “sono molte, perché la situazione si sta ribaltando a favore delle aziende italiane: si impone la qualità e la logistica diviene strategica nella misura in cui contribuisce ad un forte abbassamento dei costi.
Produrre all’estero e poi trasportare i prodotti in Italia non è più competitivo. In questo senso una buona logistica è per le imprese italiane un elemento di competitività durevole nel tempo”.
Ulteriore importante aspetto sollevato da Cianfanelli è il moltiplicarsi delle nuove collezioni: “le aziende arrivano fino a sei uscite l’anno, la gestione della distribuzione diventa sempre più importante”.
“Un sistema di magazzino e distribuzione efficiente e certificato permette infine – ha rilevato l’assessore – di tracciare la fase terminale della filiera, in modo determinante per la lotta alla contraffazione”.
Sono stati anche presentati di casi significativi, come quello della Ermenegildo Zegna, che ha recentemente razionalizzato tutta la sua rete di magazzini e centri distributivi.
L’esperienza è stata presentata dal System Manager del Gruppo Zegna, Roberto Ravasco, che ha spiegato come la standardizzazione dei processi sia un valore aggiunto di business.
Per un buon magazzino l’azienda di moda ha bisogno soprattutto di una curata analisi delle sue esigenze e delle soluzioni, in un contesto dinamico. In questo senso, come è emerso dall’intervento del professor Rinaldo Rinaldi dell’Ateneo fiorentino, le capacità delle strutture di ricerca sono un valore aggiunto che le aziende italiane possono spendere.
Se è essenziale il connubio prodotto-servizi – ha detto l’Amministratore delegato di Incas Group Ermanno Rondi - l’infrastruttura è la logistica, che rappresenta l’assist strategico per le imprese.