Telecom: attendere prego... per sei mesi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2007 14:20
Telecom: attendere prego... per sei mesi

FIRENZE – Da sei mesi ‘in attesa’ con il servizio clienti di Telecom Italia per “attivare una linea telefonica a cui è già stato assegnato il relativo numero”. Questa l’incredibile vicenda che stanno vivendo un centinaio di famiglie residenti nel nuovo complesso fiorentino dell’ex area Sime. Un agglomerato di circa 400 appartamenti tra via Toscanini e via Castelnuovo Tedesco. Investito del problema da un residente ormai stanco di stare appeso al 187, il Difensore civico della Toscana, Giorgio Morales, ha aperto un fascicolo e chieste spiegazioni “puntuali ed esaustive”.
Dalla documentazione acquisita, il caso Sime presenta “notevoli somiglianze” con quanto sta accadendo ad altri trenta fiorentini residenti in via del Pesciolino e per i quali Morales ha aperto una pratica appena qualche settimana fa.
“In questo specifico caso – si legge in una nota del Difensore regionale – Telecom ha fornito spiegazioni un po’ macchinose”.

Pare infatti che il nuovo complesso, all’interno del quale si contano anche circa 100 appartamenti Erp (Edilizia residenziale pubblica ndr), nonostante la recentissima costruzione, sia sprovvisto di impianto telefonico collegabile ad una centralina. “In una lettera inviata ad un condomino – informa Morales – Telecom afferma che ‘sono necessari permessi pubblici per procedere alla sua realizzazione’. Immagino quindi che il gestore debba chiedere al Comune la necessaria autorizzazione per interventi che possono influire sulla viabilità della zona o per interruzioni, ancorché temporanee, di altri servizi se necessario”.
“Se da un lato l’affermazione di Telecom può trovare un certo fondamento, i residenti lamentano un black out di informazioni circa i tempi di concessione dei permessi pubblici.

Alla richiesta di conoscere la data in cui sono state inoltrate le necessarie domande – continua il Difensore – il servizio clienti continua a rimpallare gli utenti da un operatore all’altro”.
Morales si chiede inoltre “come mai, trattandosi di un complesso di recente costruzione, non si è provveduto nel corso dei lavori ai collegamenti necessari per l’attivazione delle linee telefoniche?”.

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