Firenze, 11 Settembre 2007- Si intitola "Tutela dell'incolumità pubblica nelle strade cittadine e agli incroci semaforici" la nuova firmata oggi dal sindaco Leonardo Domenici, in sostituzione della precedente sulla stessa materia del 25 agosto scorso. In essa si persegue 'l'alterazione di dotazioni del veicolo come il sollevamento del tergicristallo'.
Già ieri il sindaco Leonardo Domenici aveva annunciato: "Stiamo riflettendo sulle osservazioni contenute nell'atto di Nannucci e stiamo mettendo a punto una nuova ordinanza - spiega Domenici - Il nostro obiettivo è quello di tenere conto delle considerazioni del procuratore, mantenendo la finalità di tutela della incolumità dei cittadini, senza attenuare l'efficacia applicativa del provvedimento".
“Continua a mancare un ragionamento più ampio su ciò che succede nella città di Firenze e sulle insicurezze di tutti”. Francesca Chiavacci, presidente di Arci Firenze, commenta così la una nuova ordinanza contro i lavavetri emanata questo pomeriggio dall’Amministrazione Comunale. “La strada delle ordinanze – aggiunge Francesca Chiavacci - è una strada sbagliata, che pur riscontrando il consenso di sette cittadini su dieci non coglie le ragioni di un malessere talmente profondo da rendere sempre più urgente un confronto aperto sia sulle marginalità e sull’immigrazione sia sulla percezione di sicurezza dei cittadini”.
“Per questi motivi – conclude Chiavacci – abbiamo pensato di approfondire alcune questioni sui cambiamenti di Firenze con tre riconosciute personalità come il Sen. Massimo Livi Bacci, il presidente della Fondazione Michelucci Alessandro Margara, e la docente universitaria Patrizia Meringolo”. L’incontro, dal titolo ‘Se a governare è la Paura’ si terrà giovedì 13 settembre alle ore 21, presso la sede dell’Arci in piazza dei Ciompi 11 a Firenze.
“Come volevasi dimostrare -commenta il Sen.
Paolo Amato- non facevano sul serio. Leonardo Domenici con la nuova Ordinanza emessa, ha di fatto cancellato con un colpo di spugna qualsisi riferimento esplicito ai lavavetri. Come spesso accade alle iniziative di Palazzo Vecchio anche questa è finita nel ridicolo. Resta il fatto che Domenici, per giustificare la precedente Ordinanza parlò di un racket dei lavavetri, racket di cui il Procuratore capo di Firenze Ubaldo Nannunci nega l’esistenza. Voglio allora sapere dal sindaco Domenici se il racket esiste o no, su che cosa si basavano le sue informazioni e perché non le ha tempestivamente denunciate alla magistratura.
Qualora il procuratore Nannucci avesse invece ragione, il sindaco Domenici dovrebbe chiedere scusa alla città ed hai fiorentini per le tante balle che racconta a giustificazione della sua incapacità amministrativa.”
Il sindaco Leonardo Domenici a seguito dell'Ordinanza dell'Assessore Graziano Cioni ha inondato i mezzi di informazione anche sulla presenza di un presunto racket, oggi non menzionato nella nuova ordinanza che è emanata proprio da lui. E' quanto dichiara il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi.
Questo dimostra - continua Bianchi - che le intenzioni della Giunta Domenici erano e sono mera propaganda. Su temi importanti come l'illegalità e la sicurezza è normale, a parte gli slogan, che la sinistra non riesca a portare avanti veri provvedimenti in quanto non veramente sentiti. Inoltre, spero che la nuova ordinanza, non sia interpretata da chi l'attuerà, contro chi non centra nulla con l'illegalità come gli strilloni dei quotidiani gratuiti (free press) e quelli a pagamento. Infatti nel testo dell'ordinanza si parla molto del divieto alle persone di avvicinarsi agli automobilisti....
E' ormai necessaria una legge che vieti in maniera stabile e determinata la vera 'illegalità. Oltretutto anche questa nuova ordinanza - conclude Bianchi - per legge ha una scdenza, il 30 ottobre p.v. quindi auspico una normativa nazionale".