Bolgheri (Li), 9 settembre 2007- 57 tra alberghi, campeggi e agriturismi. Oltre 5mila posti letto. La Toscana è ai vertici della classifica dell’offerta di un turismo sostenibile. Per riconoscere queste strutture basterà trovare l’adesivo “ecolabel” sulle porte di quelle strutture ricettive e turistiche che adottano misure per ridurre l'impatto delle proprie attività sull'ambiente e per promuovere il territorio in cui si trovano. E’ il marchio che segna una scelta verso un turismo di qualità portato avanti da Legambiente Turismo a partire dal 1997 e che oggi può vantare numeri di crescita impressionanti.
A Bolgheri, in occasione della prima edizione di “In Country”, ne ha parlato proprio il presidente di Legambiente Turismo, Luigi Rambelli, evidenziando la forte crescita registrata negli ultimi anni. «Dopo 10 anni di attività progettuale – ha sottolineato Rambelli nel corso del suo intervento a Bolgheri – possiamo dire tranquillamente di aver visto crescere in maniera sensibile la richiesta del marchio da parte di molte strutture ricettive». Vari gli elementi e le regole che una struttura ricettiva deve dimostrare di adottare per ottenere il marchio ecolabel.
Dalla riduzione dei consumi critici ad azioni dirette a sensibilizzare i propri ospiti sull'obiettivo comune di migliorare la qualità della vacanza salvaguardando la qualità dell'ambiente. «Legambiente Turismo – ha evidenziato Luigi Rambelli – ha redatto una sorta di decalogo per ogni tipo di attività turistica, da quella balneare a quella nelle città d’arte, questo perché varia il tipo di approccio ricettivo a seconda del tipo di turista a cui si va incontro».
Moltissime e in crescita le strutture ricettive e turistiche (Alberghi, campeggi, agriturismi, B&B, Case di vacanza, Ostelli, Residence, Stabilimenti balneari e altre attività turistiche ) aderenti ai progetti locali ai quali, oltre Legambiente Turismo, partecipano enti, associazioni di categoria e altri organismi di rappresentanza territoriale.
Dall’ultimo recente censimento risultano essere 12 le Regioni italiane coinvolte (Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana, Veneto, Umbria, Liguria) con un totale di 325 strutture ricettive e turistiche aderenti, 63.0.000 posti letto, oltre 5 milioni di presenze nel 2006.
Legambiente Turismo partecipa inoltre all’associazione VISIT, della quale detiene la presidenza. Si tratta di un network europeo basato su Common Basic Standard, che promuove le iniziative volontarie di sostenibilità nel turismo e riunisce le principali e più qualificate “ecolabel” d’Europa con circa 2000 strutture ricettive di Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Groenlandia, Islanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Svezia, Svizzera.
L’Associazione VISIT è censita dall’UE, dall’Organizzazione Mondiale del Turismo e da HOTREC (la Federazione Europea degli Hotel Ristoranti e caffè). Legambiente Turismo coordina il Gruppo Turismo della EEB la Federazione Europea delle associazioni ambientaliste.