Siena, 13 luglio 2007- Realizzazione di un accordo di programma tra Provincia di Siena, Provincia di Firenze, Regione Toscana per la nascita di una filiera della camperistica tra i territori di Siena e Firenze. Attivazione di una fase di concertazione e confronto con le organizzazioni sindacali, economiche e di categoria. Individuazione di settori di intervento come le infrastrutture, la logistica, la ricerca e la formazione. Definizione con il Ministero per lo Sviluppo Economico di strumenti di finanziamento e leggi specifiche finalizzate alla crescita del comparto.
Sono queste alcune delle linee guida inserite nel protocollo d’intesa sulla filiera della Camperistica e sottoscritto questa mattina da Provincia di Siena, Provincia di Firenze, Regione Toscana, gli otto Comuni della Val d’Elsa e Val di Pesa su cui insistono gli insediamenti produttivi, le associazioni imprenditoriali e sindacali. La firma del protocollo consoliderà la rinascita di un’ampia zona manifatturiera, storica, tra i due territori con un nuovo modello di sviluppo economico sostenibile.
Secondo quanto emerge da una ricerca Il sistema produttivo locale della camperistica tra Siena e Firenze commissionata dalla Provincia di Siena a Eurobic Toscana Sud per la Provincia di Siena, infatti, l’80% della produzione italiana, un terzo di quella esportata all’estero, insiste proprio in Val d’Elsa e in Val di Pesa per un valore di circa 600 milioni di euro di produzione l’anno ed un’occupazione ponderata che impegna circa 1.700 addetti di cui circa il 70% direttamente dai produttori finali che arrivano a 3.000 con l’indotto.
Un valore della produzione ed un’occupazione dunque sostenute in massima parte dai produttori finali insediati nell’area. Circa il 13% della sub-fornitura dei produttori finali è locale ed arriva ad oltre il 40% a livello toscano. «Quello del camper è un settore strategico – ha detto il Presidente della Provincia di Siena Fabio Ceccherini – e che ha bisogno di azioni integrate che diano risposte in termini di infrastrutture, ricerca e innovazione, formazione e servizi per i lavoratori.
Il protocollo sottoscritto costituisce un primo impegno in questa direzione. Naturalmente il lavoro fin qui svolto per il consolidamento del distretto del camper ha bisogno di risorse adeguate. La Provincia di Siena ha già provveduto, a questo proposito, a stanziare un fondo di 500mila euro. L’auspicio è che ognuno, compreso il Governo nazionale, faccia la propria parte». «Si tratta di un accordo innovativo, utile per favorire una crescita sostenibile del comparto e quindi del benessere diffuso sul territorio.
– ha detto Ambrogio Brenna, assessore all'innovazione e alle attività produttive della Regione Toscana - Lo slogan spesso abusato del 'fare sistema' si traduce oggi in una firma di inequivocabile importanza perché finalizzata ad accordare i suoni tra gli attori protagonisti del sistema intorno ad un progetto capace di unire la ricerca tecnologica all'attenzione per i lavoratori; l'innovazione all'esperienza manifatturiera espressa dalla filiera; il rafforzamento delle infrastrutture ad una logistica utile allo sviluppo complessivo del sistema.
Nei prossimi mesi, rispettando la concertazione tra le parti interessate, la Regione Toscana stipulerà un contratto di programma tra amministrazioni pubbliche e imprese del settore che individuerà le azioni di attuazione del progetto nel suo complesso». «Il fatto che l’80% della produzione nazionale sia concentrato in un un’unica area - ha detto il vicepresidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci – rende ‘naturale’ la costituzione di un polo della camperistica al confine fra Firenze e Siena, rispetto al quale il protocollo firmato oggi non è solo una presa d’atto ma un importante strumento di stimolo della crescita e dell’innovazione.
Un tessuto produttivo unico, un indotto significativo, l’operatività sul territorio di strutture di ricerca e di ben tre grandi Università, fanno del ‘distretto del camper’ una bella realtà in cui sono presenti tutte le condizioni per un ulteriore e forte sviluppo, di cui le due Province possono essere coordinatrici e promotrici». Partendo da queste considerazioni il protocollo ritiene in fatto di grande viabilità di intervenire sull’esistente, portando a termine l’impegno per la realizzazione della S.R.
429, sia richiamando l’urgenza di interventi sulla Siena – Firenze ed escludendo di fatto nuove grandi opere. Ritenuta strategica la realizzazione dello snodo ferroviario dedicato ed attrezzato in località Zambra che deve costituire una risorsa sia in termini economici per le aziende che di sostenibilità ambientale per il territorio. Copertura con rete a banda larga con l’intervento già avviato di mettere in rete sia le imprese più grandi che quelle dell’indotto in modo tale da facilitare il percorso operativo di filiera.
E ancora, attivazione di servizi creditizi, collaborazione con le Università toscane per incentivare ricerca e innovazione del settore, attenzione alla formazione intesa come integrazione tra i piani didattici delle scuole e i fabbisogni professionali delle aziende. Attenzione alle tematiche ambientali in un’ottica di sviluppo sostenibile. Creazione, infine di un comitato di gestione tecnico politico che esegua un monitoraggio sull’attuazione dei punti del protocollo d’intesa.