Firenze, 13 giugno 2007- “E’ un imperativo preservare la specificità e l’avanguardia dell’Iti-Ipia Leonardo da Vinci: una scuola che ha formato in passato (e continua a formare oggi) molti dei nostri artigiani e dei loro collaboratori, rispondendo proficuamente alle esigenze economiche e culturali delle imprese proprio grazie al forte legame che ha con il territorio e le istituzioni locali. Comune, Provincia e Regione devono intervenire sul trasferimento allo Stato in modo che l’identità territoriale dell’istituto ed il patrimonio di pratiche, conoscenze e competenze accumulato in 107 annui non venga disperso”.
Queste le dichiarazioni rilasciate da Antonio Catanese, presidente di Confartigianato Imprese Firenze ed ex-allievo del Da Vinci, dopo aver sottoscritto, a nome proprio e dell’associazione di categoria, il manifesto-appello redatto dagli ex-allievi per tutelare il futuro dello storico istituto comunale (data di nascita 1900) in procinto di passare allo Stato per gli oneri economici che Palazzo Vecchio non sembra più disposto a sostenere.
“E sensato che il Comune non possa continuare ad essere il solo soggetto pubblico a farsi carico della scuola, ma un passaggio tout court alla gestione statale potrebbe non essere indolore per l’efficacia degli insegnamenti ed il funzionamento stesso dell’istituto, proprio in virtù di quelle specificità che costituiscono il suo valore aggiunto (collegamento continuo e costruttivo con il territorio, stabilità del corpo insegnante e del personale non docente, percorsi didattici comuni tra istituto tecnico e professionale) che lo Stato potrebbe aver difficoltà a gestire.
Le specializzazioni in orologeria e fotografia, per esempio, potrebbero scomparire, a danno del tessuto imprenditoriale locale che, tra le sole imprese artigiane, conta in tutta la provincia 397 oreficerie e 175 laboratori fotografici” prosegue Catanese.
Una buona soluzione per Confartigianato è quella della costituzione di un nuovo polo di istruzione tecnico professionale suggerita dall’associazione degli ex-allievi ed in linea con le indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione per l’attuazione dell’autonomia scolastica.