Rapporto Eurispes su nove ‘eccellenze’ toscane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 luglio 2007 09:05
Rapporto Eurispes su nove ‘eccellenze’ toscane

Ci sono nove realtà toscane tra i cento casi di successo selezionati dall’Eurispes per il Secondo Rapporto “Nostra Eccellenza”, il cui focus regionale è stato presentato ieri a Firenze dall’Eurispes Toscana.
“Dopo un attento monitoraggio delle principali aree produttive abbiamo segnalato ad Eurispes le più significative esperienze imprenditoriali della nostra regione - ha spiegato la presidente dell’Eurispes Toscana Stefania Ippoliti, e oggi dalla selezione effettuata emergono nove casi di successo, nove storie che nella loro diversità possiamo definire ‘esemplari’: esempio di come si può diventare protagonisti nel panorama economico regionale e nazionale, malgrado le molte difficoltà congiunturali e strutturali.” Eurispes, il più grande istituto di ricerca privato in Italia, giunto al 25esimo anno di attività, ha appena pubblicato la seconda edizione del Rapporto “Nostra Eccellenza”, elaborato con il contributo di British American Tobacco Italia.

Il Rapporto vede la Toscana al terzo posto tra le regioni più rappresentate, con due istituzioni e sette aziende: Uncem Toscana e Fondazione Sistema Toscana per gli enti, per le imprese Alfa Elettronica, il consorzio Artim, l’azienda alimentare Copaim, le pelletterie Deipel e Fratelli Peroni, la società dell’energia Gea e l’azienda di prodotti ortodontici Leone.
“Il buon ‘piazzamento’ della Toscana ci conforta – ha continuato Stefania Ippoliti, e rafforza la nostra convinzione: per uscire dalla situazione che vede oggi per la nostra regione una crescita modesta, inferiore al trend nazionale (PIL +1,7% contro 1,9%), è necessario puntare sulla qualità.

La strategia vincente è quella che passa per la costruzione di una cultura imprenditoriale coraggiosa e innovativa, accompagnata dal supporto delle istituzioni, che devono incoraggiare le imprese che funzionano, di cui il rapporto offre uno scorcio. Solo così queste eccellenze possono trasformarsi in vere e proprie leve di sviluppo e occupazione per il territorio, generatrici di investimenti e benessere diffuso”.
Per Filippo Chiocchini, segretario generale dell’Eurispes Toscana e responsabile della ricerca: “Anche quest’anno abbiamo lavorato sul territorio con i nostri osservatori.

La selezione effettuata da Eurispes non dev’essere considerata alla stregua di un premio, una medaglietta da appuntare sul petto dei vincitori. Ci interessa piuttosto identificare delle metafore che possano dimostrare a tutti che è possibile operare ai massimi livelli di qualità. Ci interessa dimostrare che crescere ed emergere è possibile là dove ci sono impegno, passione, competenza, qualità del prodotto, attenzione al mercato e all’export. Sono questi gli indicatori che abbiamo privilegiato, qualitativi più che quantitativi.”
Soffermandosi sulle eccellenze toscane Chiocchini ha aggiunto: “I profili contenuti nel Rapporto ci parlano di realtà disparate sia sotto il profilo della dimensione che sotto il profilo dei settori di attività.

Si va dalle costruzioni all’energia, dagli alimentari alla pelle, dall’ortodonzia all’elettronica, con importanti tratti comuni: l’innovazione tecnologica di Alfa, Gea e Leone, l’organizzazione e la ricerca di sinergie in Artim come in Copaim, l’inventiva nel rispetto della tradizione di Deipel e Peroni. Con la presenza di due istituzioni, Uncem Toscana e Fondazione Sistema Toscana, per cui la parola innovazione si coniuga alla ricerca di risultati tangibili ed utili alla comunità, all’investimento sulla comunicazione come creatrice di sviluppo.

E’ il caso di citare il grande successo del portale intoscana.it e del Festival della creatività per la Fondazione e l’innovativo progetto dei telecentri nelle aree montane per Uncem”.
Per quanto riguarda le Aziende, la nostra analisi di quest’anno conferma un fatto importante - ha concluso Chiocchini, l’eccellenza passa anche attraverso una presenza competitiva sui mercati esteri. Fratelli Peroni esporta l’80% della produzione, Deipel, che lavora in esclusiva per Gucci, contribuisce in pari misura, Copaim è leader nell’export di gastronomia fresca, Leone vende all’estero quasi metà del proprio fatturato.

L’aumento del PIL regionale è trainato soprattutto dalle esportazioni. Si tratta dunque di risultati importanti, ottenuti grazie alla capacità di innovazione di processo e di prodotto e ad investimenti che puntano sulla qualità e sul valore aggiunto dato dal Made in Tuscany.”

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