Eurispes Toscana sta conducendo una valutazione del portale per conto della Fondazione Sistema Toscana. In particolare, la ricerca indaga gli aspetti della rappresentatività e dell’impatto economico del portale rispetto al tessuto economico e sociale della Toscana con la spedizione di un questionario ad un panel selezionato di testimoni privilegiati.
Attualmente Google.it seleziona quasi 45 milioni di pagine dedicate alla Toscana. Al 5° posto della classifica figura InToscana, sedicente portale ufficiale della Regione Toscana per il turismo, le tradizioni e gli eventi.
Peccato però che meglio indicizzati figurino ancora, dopo mesi di sforzi e investimenti, il sito istituzionale della Regione Toscana, che parla degli stessi argomenti e Turismo in Toscana, altro sito ufficiale della Regione dedicato ai medesimi argomenti, oltre alla pagina Toscana di Wikipedia, che sopravanza numerose pagine istituzionali grazie al lavoro gratuito e all'intelligenza dei suoi volontari.
All'epoca del web semantico siti istituzionali come intoscana dovrebbero saper progettare nuove modalità relazionali e non realizzare duplicazioni di contenuti già esistenti in rete, con redazioni di impronta veterogiornalistica.
Un sito internet è una fonte di apprendimento e di socializzazione delle conoscenze.
Perciò le Reti civiche e i siti istituzionali come quelli della Regione (qualcuno sa dirci quanti sono attualmente?!) dovrebbero essere riprogettati e aggregati come motori di ricerca verticali di una comunità che mette in comune risorse per generare una mutazione antropologica della cittadinanza. Solo così siti come intoscana potrebbero diventare la colonna portante dell'empowerment della partecipazione, magari d'élite, ma strutturalmente democratica.