Firenze, 15 giugno 2006- “Eurispes Toscana ha selezionato nove casi di successo che per storia, mission di impresa, capacità di innovazione di processo e di prodotto, qualità dei processi organizzativi, spiccano nel panorama economico del nostro territorio. Abbiamo monitorato le principali aree produttive e le più significative esperienze imprenditoriali della Toscana per individuare queste realtà che rappresentano la metafora di un’economia che funziona nonostante le difficoltà del ciclo economico, i ritardi organizzativi e culturali, le pastoie della burocrazia: tutti fattori che comprimono le occasioni di sviluppo”.
Lo ha detto Stefania Ippoliti, presidente di Eurispes Toscana presentando oggi presso la sede fiorentina il Rapporto "Nostra Eccellenza", elaborato da Eurispes a livello nazionale con il contributo di Postel, che vede la Toscana al terzo posto nella classifica delle imprese di successo dopo Lazio e Campania.
“Queste nove imprese ha continuato Stefania Ippoliti indicano che esiste una strada utile e che è compito ineludibile del sistema economico percorrere per superare l’attuale stato di crisi, confermato appena ieri dall’analisi economica prodotta da Irpet e Unioncamere Toscana.
Si tratta, come le storie imprenditoriali che presentiamo oggi dimostrano, di dare priorità assoluta alla crescita incoraggiando l’eccellenza per una cultura della qualità. E’ strategico sostenere le imprese che funzionano, e di cui il Rapporto Eurispes offre uno scorcio, perché queste eccellenze possono generare ulteriore valore aggiunto, innovazioni di processo e di prodotto, programmare investimenti nel medio-lungo periodo attraverso una corretta strategia finanziaria, contrastare le resistenze culturali presenti nella stessa area imprenditoriale, generare elevati tassi di incremento del reddito e dell’occupazione”.
Per Filippo Chiocchini, segretario generale di Eurispes Toscana e responsabile della ricerca: “La cultura della qualità e dell’eccellenza è una delle condizioni per partecipare con strumenti appropriati alla grande sfida imposta dal mercato globalizzato.
Ad essa però è necessario aggiungere coraggio imprenditoriale, capacità di innovare, una formazione manageriale all’altezza. I cento esempi raccolti dall’Eurispes in tutti i settori di attività, di cui nove toscani, sono qui a dimostrarlo e a testimoniare che la qualità e l’eccellenza, dovunque presenti, hanno il diritto di essere conosciute ed apprezzate. In particolare, ha aggiunto Chiocchini, la realtà Toscana è presente nel Rapporto “Nostra Eccellenza” con imprese leader nei rispettivi settori merceologici; dalla Azimut-Benetti che produce yacht alla Cassa di Risparmio di San Miniato, una delle più antiche Casse di Risparmio d’Italia; dalla high-tech company Digitart alla Fanfani Bandinelli azienda che produce impianti elettronici finalizzati alla sicurezza.
Sono molto interessanti anche le vicende aziendali del Gruppo Alimentare in Toscana, conosciuto con il marchio Salumificio Bechelli, o della Giunti Labs leader mondiale nella formazione a distanza; come leader nel suo settore è la Vemar Helmets che produce caschi in fibre composite per tutti i mercati mondiali per arrivare infine alla Italeco, una delle 15 aziende nel mondo produttrice di rasoi da barba ‘radi e getta’ e al Gruppo Locman, una delle più importanti realtà industriali dell’orologeria italiana”.
Stefania Ippoliti ha terminato il suo intervento con un passaggio sull’export toscano.
“Per Eurispes Toscana l’analisi delle imprese di successo conferma un dato in controtendenza rispetto ai numeri negativi delle esportazioni toscane. La competitività sui mercati esteri risulta infatti essere un punto di forza delle aziende ‘eccellenti’. La produzione di Azimut, ad esempio, è assorbita all’85% dall’esportazione; Italeco addirittura vende soltanto all’estero i suoi rasoi. La Locman conta circa 1200 punti vendita all’estero contro i 400 italiani, mentre la Vemar Helmets è il 4° produttore europeo di caschi ed il primo produttore europeo di caschi in fibra.
Si tratta di risultati importanti, dovuti essenzialmente alla capacità di innovazione di processo e di prodotto e alla grande intelligenza imprenditoriale dimostrata nell’investire risorse nel settore dell'internazionalizzazione attraverso prodotti industriali e artigianali di qualità”.
I profili delle aziende
Azimut-Benetti Spa - Porta all’Italia la leadership nella nautica
Nasce nel 1969 occupandosi della costruzione e progettazione di imbarcazioni di lusso.
La sede principale della società è il cantiere navale Azimut, a Viareggio. Nella graduatoria mondiale dei paesi produttori di yacht gli Stati Uniti occupano il primo posto, a seguire l'Europa, dove l'Italia primeggia. E se l'esame si circoscrive al segmento di mercato relativo ai mega-yacht il nostro Paese possiede un primato assoluto. Azimut-Benetti spicca tra le aziende del settore per la crescita impetuosa degli ultimi anni e per l'eccellenza e la leadership raggiunta nel campo, tale da ottenere un riconoscimento e un successo internazionale.
Ricopre tutti i diversi segmenti del mercato producendo imbarcazioni che vanno dai 30 ai 220 piedi. Il trend dell’azienda è in ascesa: negli ultimi sette anni il fatturato delle vendite è aumentato in media del 26%, il giro d’affari si avvicina ai 500 milioni di euro, con indici in crescita sia nell’export che nel mercato interno. L’organizzazione della rete delle vendite è mondiale ed è forte di 70 concessionarie dislocate soprattutto negli Stati Uniti e in Europa. Questi paesi sono le principali destinazioni dei prodotti esportati e costituiscono rilevantissime quote di mercato; infatti la produzione è assorbita all’85% dall’esportazione.
L’azienda conta 1.600 dipendenti e attiva un indotto di 3.000 persone.
Locman - Dall'Elba orologi di lusso per tutto il mondo
Fondata nel 1986 da Marco Mantovani, fa il grande salto di qualità nel 1997 in seguito alla decisione di abbandonare la produzione di orologi per conto terzi e decidendo di lanciare sul mercato modelli originali. Rappresenta oggi una delle più importanti realtà industriali dell'orologeria italiana. L'obiettivo di Locman è sempre stato quello di occupare una nicchia di mercato con prodotti nuovi e di tendenza senza scontrarsi con marchi leader dal successo ormai consolidato.
Locman è presente in tutti i mercati più importanti dell'orologeria mondiale. La distribuzione è altamente qualificata e selettiva, affidata solo ai migliori negozi del lusso nel mondo. La rete Locman conta ad oggi circa 400 punti vendita in Italia e 1.200 all'estero. Da Marina di Campo (Isola d'Elba), sede dell'azienda, a Tokyo, Hong Kong, Jakarta, Istanbul. Particolare attenzione ha la location di Firenze: la scelta del capoluogo toscano e di essere nel cuore della città, è una conferma dell'identità e delle origini dell'azienda.
Il Gruppo Locman ha raggiunto la stabilità finanziaria con tassi di crescita intorno al 5% l’anno; nel 2005 ha registrato un fatturato pari a circa 17 milioni di euro. La Locman Group ha al suo attivo 100 dipendenti con un indotto di circa 1.000 addetti.
Italeco Srl - Il "radi e getta" made in Italy
Fondata a Prato nel 1997, è attualmente l'unica azienda italiana produttrice di rasoi da barba "radi e getta" e una delle 15 del mondo. Nonostante un glorioso passato di produzione di lame nude da rasatura, nel 1997 in Italia non esisteva più un solo produttore di lamette da barba, ed in tutto il mondo le aziende produttrici di rasoi "radi e getta" erano appena dodici, cinque delle quali market leader incontrastate, insufficienti però a sopperire alla domanda planetaria di questo prodotto.
Italeco Srl entra così in un mercato oligopolistico dominato dai grandi gruppi (Gillette, Bic, Wilkinson, ecc…) e lavora unicamente per la grande distribuzione americana, producendo senza marchio proprio. Per fare un esempio esaustivo, solo sul mercato italiano ogni anno il 69% della popolazione maschile adulta pratica la wet-shaving, sviluppando un consumo complessivo di 700 milioni di rasoi radi e getta.
A questo si è aggiunto da qualche anno il mercato della wet-shaving da parte delle donne, che ha portato i volumi di consumo dei rasoi a loro dedicati a toccare la soglia di 150 milioni di unità per anno.
L’attuale capacità produttiva è di circa 60/65 milioni di rasoi all’anno, ma sono in previsione investimenti per incrementare la produzione di un ulteriore 15%. Il bilancio di esercizio nell’anno 2005 ha rilevato un fatturato di 1,6 milioni di euro, segnando un aumento rispetto al bilancio precedente di circa il 20%. Il fatturato previsto per il 2006 sarà di circa 2,1 milioni di euro, in virtù di un nuovo contratto di fornitura perfezionato alla fine del 2005. La Italeco esporta il 100% della sua produzione.
Il numero degli addetti diretti è di 12 persone, con l’aggiunta di altri 18 forniti da cooperative di servizio per il reparto di confezionamento. A questi si devono aggiungere 30 persone occupate da contratti in out-sourcing nell’indotto diretto.
Giunti Labs - Da Firenze il capofila italiano dell'eLearning
Giunti Labs viene fondata (con il nome di Interactive Labs) nel 1994 da Giunti Editore e da Fabrizio Cardinali, con sede amministrativa e legale a Firenze. Giunti Labs è leader italiano nella progettazione e produzione di contenuti multimediali interattivi per l'eLearning con oltre 300 titoli ad oggi realizzati su varie piattaforme e standard di mercato per conto di alcune delle più importanti imprese (Banca Intesa, UniCredit, Abi formazione, Sfera-Enel, G.D, Enea, FastWeb, Poste Italiane, Banca di Roma, Roche, GE Nuovo Pignone, L'Oreal, ecc.).
Dal 1994 al 2000 oltre un milione di Cd rom prodotti da Interactive Labs vengono distribuiti in tutto il mondo, sotto il brand "Giunti Multimedia". Tra il 2001 e il 2003 Giunti Ricerca acquisisce 10 importanti progetti da svolgere nell'ambito del Quarto e Quinto Programma Quadro Comunitario, con un budget cofinanziato di oltre 3 milioni di euro. Nel 2003, dopo due anni di sviluppo, viene rilasciato learn eXact 1.0, il primo Learning Content Management System Europeo (LCMS) concepito per ottimizzare la produzione, la gestione e l'erogazione di contenuti digitali per la formazione aziendale e accademica (soprattutto all'interno di vasti consorzi federati).
L’azienda (65 dipendenti) con 5.332.398 euro di valore della produzione nel 2004, ha aumentato il proprio fatturato del 31% rispetto all’anno precedente. La quota del fatturato estero rispetto al totale è pari a circa il 35%.
Digitart - Leader nella domotica con 18 dipendenti
Una high-tech company con sede a Cascina che opera a livello internazionale. La storia di Digitart inizia con la progettazione di sistemi home cinema e cresce nel settore della realizzazione di sistemi integrati in contesti residenziali, nautici e professionali.
Il mercato di riferimento è ora quello dello yachting e l’attività è concentrata per l’80% nel settore nautico e per il 20% in quello residenziale/professionale. Obiettivo dell’azienda è quello di riequilibrare il peso tra i due settori entro due/tre anni. L'azienda ha costruito la propria esperienza professionale sul segmento degli yacht dai 40 ai 60 metri, dove tradizionalmente la sofisticazione delle soluzioni e il carattere "taylor made" del prodotto rendono unico ogni progetto. Implementa sistemi di sicurezza, di controllo e telecontrollo, d'illuminazione e d'intrattenimento audiovisivo multimediale.
Digitart ha lavorato finora in una nicchia di mercato di grande lusso. Il passo successivo è affrontare la fascia di mercato immediatamente inferiore. L’azienda nel 2005 ha fatturato 1.385.000 euro. Attualmente in Digitart sono impiegati 18 dipendenti.
Vemar Helmets - La fibra di vetro, dalle cisterne ai caschi
Fondata a Grosseto nel 1975, nasce come azienda che produce cisterne in fibra di vetro per conservare vino, olio ed acqua, sia per uso professionale che domestico. Nell'ottica di diversificazione, e nell'ambito della ricerca di nuovi prodotti da sviluppare, nel 1987 fu creata la Divisione Caschi, risultato di oltre 10 anni di esperienza nel settore della lavorazione della fibra di vetro e dei materiali compositi.
La Vemar Helmets ha maturato l'esperienza nell'ambito delle fibre composite, sviluppando un prodotto sempre migliore dal punto di vista del rapporto fra peso e sicurezza. Tutto ciò ha permesso all'azienda di diventare col tempo la maggiore produttrice europea di caschi compositi e di sfidare con successo i produttori giapponesi e coreani. Il fatturato aziendale è passato dai 5 milioni di euro del 1997 ai circa 14 milioni dell’ultimo esercizio. La Vemar Helmets genera un indotto lavorativo per oltre 150 persone.
Il mercato di riferimento dell’azienda è sostanzialmente quello europeo, all’interno del quale essa detiene una quota pari a circa il 4,2%, equivalente ad un volume di vendite pari a 175.000 prodotti annui. Questi dati fanno di Vemar il 4° produttore europeo di caschi ed il primo produttore europeo di fibra. Gli obiettivi di mercato che l’azienda si è data per i prossimi cinque anni sono quelli di raggiungere una share market pari al 6% sul mercato europeo e l’1,5% sul mercato nord-americano per un volume totale di prodotti venduti pari a circa 360.000.
Cassa di Risparmio di San Miniato - La banca “per il popolo”
Fondata nel 1830, è una delle più antiche Casse di Risparmio d'Italia.
Lo statuto originario le imponeva di essere "banca per il popolo" presente anche in piccole e sperdute località. La Cassa di Risparmio di San Miniato ha dedicato i suoi 171 anni di storia alla soddisfazione dei bisogni e dei desideri dei cittadini e delle imprese della regione. L'Istituto rimane profondamente inserito nel contesto sociale ed economico del territorio in cui opera. Con la forza delle proprie radici la Banca è proiettata in modo dinamico ad offrire soluzioni al passo con i tempi e con le necessità di una clientela sempre più esigente.
La Cassa di Risparmio di San Miniato è una delle prime banche italiane, ed una delle poche che hanno sede in Toscana, ad aver ottenuto la certificazione di qualità per tutte le otto iniziative promosse dal progetto “PattiChiari”, il progetto lanciato nel 2003 dall’Associazione Bancaria Italiana per rendere più trasparente il rapporto tra banche e clienti. L’obiettivo è quello di offrire al cittadino, anche non esperto, strumenti che favoriscano la comprensione dei prodotti bancari. La Banca sta promuovendo anche una serie di attività sociali ed etiche: proprio nel 2005 è stata istituita con sede a Gerusalemme la S.
Miniato Foundation, una società che eroga finanziamenti senza interessi e senza richiedere garanzie, a piccoli artigiani palestinesi residenti a Gerusalemme e a Betlemme. Il bilancio 2005, che è stato redatto secondo i nuovi princìpi contabili internazionali IAS, fa registrare un utile netto di 11,696 milioni di euro con un incremento del 67,6% rispetto all’utile del 2004. Nel complesso il Gruppo Carismi, di cui la Cassa di Risparmio di San Miniato fa parte, dispone complessivamente di 93 sportelli e impiega 777 dipendenti.
La Cassa di Risparmio di San Miniato ha inoltre una Fondazione che svolge attività orientate al sostegno di iniziative culturali e sociali nonché alla conservazione del patrimonio storico-artistico.
Fanfani-Bandinelli Srl - Cento anni di successo dall'elettricità all'elettronica
Un'azienda a conduzione familiare che nel corso della sua lunga storia ha saputo raccogliere le sfide dell'apertura dei mercati e dello sviluppo delle nuove tecnologie. La storia comincia nel 1906 a Firenze con Cesare Bandinelli, uno dei pionieri nel cimentarsi "nell'arte dell'elettricista".
Nel 1957 Giuliano Bandinelli fonda insieme alla moglie Giovanna una ditta individuale artigiana, che ha un immediato successo di mercato inserendosi nella scia del boom economico degli anni Sessanta. Nel 1966 Firenze è sconvolta dall'alluvione ed anche la sede aziendale è completamente sommersa subendo danni gravissimi. Nonostante questa disavventura, nell'arco di pochissimi giorni l'azienda è nuovamente attiva e pronta ad operare, fornendo soluzioni nel campo dell’elettricità alla ricostruzione delle più importanti opere artistiche cittadine.
Oggi l'azienda punta sulla differenziazione produttiva, in particolare sugli impianti elettronici finalizzati alla sicurezza, sui sistemi di monitoraggio automatico del traffico. Ha recentemente installato sistemi tecnologici all'interno del traforo del Monte Bianco. L’azienda ha 34 dipendenti e nel 2004 ha fatturato 4.465.000 euro. La società, nel corso degli ultimi anni, ha eseguito commesse all’estero per circa l’8% del proprio fatturato.
Gruppo Alimentare in Toscana - Il salumificio che fa concorrenza alle multinazionali
Gruppo Alimentare in Toscana Spa è stato costituito nel gennaio 2006, sintesi di un progetto industriale di tre aziende operanti nel settore: il salumificio Bechelli Spa, l'Amiatasalumi Srl e l'A.P.S.
Srl. E' la storia di aziende che producono salumi tipici toscani e salumi provenienti da altre realtà regionali per soddisfare le richieste del mercato nazionale e di quello estero. Gli investimenti dell’azienda si sono concentrati negli ultimi anni nel disporre di linee produttive totalmente automatizzate. Grazie ad un moderno magazzino frigorifero intensivo, tutti i prodotti vengono smistati con la velocità e la precisione tipica dei sistemi ad alta automazione. Per garantire e salvaguardare i valori della tradizione il Gruppo ha sviluppato, primo in Europa, un software su piattaforma informatica di tipo “ERP”, che prevede il controllo completo di ogni processo aziendale, compresi quelli produttivi.
Per ogni produzione vi è una definizione rigorosissima di “ricetta”, un controllo ferreo sul rispetto della stessa, nonché la registrazione di tutte le materie prime utilizzate. Un’azienda cresciuta al passo con le moderne esigenze e che ha centrato l’obiettivo, confrontandosi con successo dalla Toscana, con le grandi multinazionali del settore. Lo stabilimento è ubicato a Reggello (FI). Nel giro di pochi anni Bechelli è diventato il più importante produttore di salumi della regione, raggiungendo con i suoi prodotti tutto il territorio nazionale ed in misura sempre crescente anche l'estero.
Lo confermano i dati Databank, che testimoniano come il salumificio Bechelli già nel 1995-96 si posizionasse al decimo posto per quota di mercato fra i competitors nazionali. Il fatturato 2005 si è attestato sui 65.000.000 di euro, di cui il 10% si attesta sui mercati esteri. Il Gruppo nel suo complesso, fra dipendenti diretti ed indotto, occupa circa 400 unità.