Firenze – Una nuova “casa” per il Centro di Riferimento Regionale Fibrosi Cistica. Sono gli spazi del Nuovo Meyer, a Villa Ognissanti, che oggi il Direttore Generale dell’Ospedale Pediatrico Meyer, Paolo Morello, insieme al primario del Centro Cesare Braggion e in presenza del Direttore del Dipartimento di Pediatria Internistica Prof. Maurizio De Martino e di un rappresentante della Regione, ha presentato ai vertici dell’Associazione Toscana Onlus e a quelli della Lega Nazionale Fibrosi Cistica, in occasione della cerimonia in memoria di Claudio Galoppini, indimenticabile presidente del sodalizio scomparso il 7 gennaio di quest’anno a Livorno.
Per l’importante occasione è stato consegnato un ricordo alla moglie Tatiana e sono stati illustrati i locali che ospiteranno il Centro Fibrosi Cistica dell’Ospedale Pediatrico Meyer: all’ambulatorio/day hospital, sarà affiancato un laboratorio dedicato a questa patologia a cui spetterà non solo completare le indagini cliniche sul singolo paziente ma anche approfondire le ricerche sulla Fibrosi Cistica.
Proprio in questo contesto si colloca l’altra novità della giornata: la borsa di studio che l’Associazione ha deciso di bandire in favore dei giovani laureandi in discipline mediche, biologiche e infermieristiche per la migliore tesi su importanti aspetti di questa malattia. La borsa di studio (mille euro) è un’altra testimonianza a ricordo di Claudio Galoppini. Sotto la sua presidenza sono stati investiti 500 mila euro per la ricerca e l'assistenza per la Fibrosi Cistica, di cui oltre il 60% sono stati destinati al Centro di Riferimento Regionale dell'Ospedale Pediatrico Meyer diretto da Cesare Braggion (presidente della Società Italiana Fibrosi Cistica).
Attualmente il Centro del Meyer e i Centri di supporto di Livorno e Grosseto seguono circa 250 pazienti toscani affetti da questa malattia.
Un impegno che il Meyer, l’Associazione Toscana e la Lega Nazionale Fibrosi Cistica oggi hanno ricordato, sottolineando come i progressi della ricerca, quelli della medicina e dell’assistenza abbiano compiuto passi così importanti per la Fibrosi Cistica. Si tratta della più frequente malattia genetica a trasmissione autosomica recessiva: in Italia ed in Toscana circa 1 persona su 30 è portatore sano del gene della malattia.
Il difetto genetico compromette soprattutto la funzione polmonare e pancreatica. I progressi nelle cure hanno notevolmente aumentato le chance di vita di questi pazienti. Oltre il 45% dei malati in cura al Centro di Riferimento Regionale Fibrosi Cistica ha più di 18 anni. Adulti con problematiche complesse. Sono pazienti che necessitano infatti di una stretta interdisciplinarietà tra i Servizi del Meyer e quelli dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi.
Una collaborazione stretta di cui sono stati gettate le basi. Strategie di sviluppo significative che, come ci ha insegnato Claudio Galoppini, artefice del potenziamento dell’assistenza e della ricerca scientifica sulla Fibrosi Cistica in Toscana, permetteranno di rispondere sempre di più e meglio ai bisogni di salute di tanti pazienti.