Una giornata per approfondire temi e competenze della Psicologia Ospedaliera Pediatrica ed elaborare le problematiche psicologiche legate alla sofferenza della malattia cronica e oncologica. E’ questo il fulcro del seminario che il 13 novembre, a partire dalle 9, si apre nella Sala Bianca – SS Annunziata, piazza Poggio Imperiale 1 a Firenze. Un evento che si propone come riflessione sulla continuità di cura tra ospedale e territorio. Ad inaugurarlo intervengono un rappresentante dell’assessorato per il diritto alla salute della Regione, il direttore del Dipartimento di Pediatria Maurizio De Martino e il direttore sanitario dell’Azienda Meyer Monica Frassineti.
Numerosi gli interventi previsti: “La dimensione psicologica del bambino in ospedale” (Chiara Ciampi), “L’intervento psicologico nel bambino affetto da Fibrosi Cistica e la sua famiglia” (Paola Catastini), “L’intervento psicologico nel bambino affetto da Aids e la sua famiglia” (Alessandra Guarino Amato), “La psicologia del dolore nel bambino ospedalizzato” (Simona Caprilli), “I bambini tra salute e malattia secondo le statistiche” (Roberto Volpi), “HPH al Meyer” (Fabrizio Simonelli).
Segue la tavola rotonda su “Continuità di cure Ospedale Pediatrico – Territorio nelle malattie croniche e oncologiche” introdotta da Gabriella Bernini e moderata da Paolo Busoni, che mette a confronto più voci: quella del pediatra di famiglia (Sonia Innocenti), dei direttori dei servizi Asl (Lea Lucchesi dell’Asl 10), del psicoterapeuta professionista (Grazia Pini), dell’Associazione Genitori (il presidente Pasquale Tulimiero), dell’insegnante della scuola in Ospedale (M. Rita Bosi), della pediatra e infettivologa del Meyer (Luisa Galli), le neuropsichiatre Roberta Nistri del Meyer e Nerina Landi dell’Asl.
A promuovere la giornata è il gruppo di lavoro formato da Simona Caprilli, Paola Catastini, Chiara Ciampi, Roberto Della Lena, Alessandra Guarino Amato, Rachele Giuntoli, Marzia Guarnieri, Valentina Loliva, Donatella Paggetti, Roberta Nistri.
Gruppo che nasce ricollegandosi alla tradizione del Meyer di attenzione mirata alla globalità del bambino e dell’adolescente, secondo l’età, gli stadi di sviluppo, le fasi della malattia.
Attenzione e elaborazione, durante il percorso di malattia, dei vissuti psicologici prioritari per il bambino, sostegno ai genitori, si muovono in parallelo con le cure mediche.