L’ecografia italiana, da ieri fino al 6 giugno, è riunita a Monte San Savino grazie alla XXa edizione degli “Ultrasuoni nel Castello di Gargonza”. L’appuntamento, da sempre, è organizzato dal dottor Marcello Caremani, Direttore dell’U.O. Malattie infettive, e dal dottor Fabrizio Magnolfi, Direttore dell’U.O. Gastroenterologia, dell’ospedale di Arezzo, attraverso l’Ultrasound Congress s.r.l.
La sua durata, insieme alla qualità delle lezioni e ai risultati raggiunti a livello nazionale e internazionale negli anni ne testimoniano ampiamente la bontà.
Gargonza, quindi, come Erice, l’altro terminale italiano di ecografia di elevata qualità.
Il corso teorico-pratico, a carattere residenziale, comprende argomenti sia di formazione di base che di aggiornamento, per complessive 44 ore di lezione. Il ciclo di lezioni è improntato soprattutto sulla didattica attiva, espressa sia attraverso sessioni di videoquiz, che costituiscono un prezioso strumento di autovalutazione, sia mediante la discussione di numerosi casi clinici. Le esercitazioni pratiche, rivolte soprattutto ai principianti, sono effettuate su pazienti, utilizzando le apparecchiature attraverso l’ausilio di tutori.
Al termine del corso sarà effettuato un esame finale, sarà rilasciato un attestato di frequenza e saranno premiati i migliori partecipanti. Per l’edizione 2006 degli “Ultrasuoni nel Castello di Gargonza” la Commissione ECM aveva erogato 30 crediti, numero che più di ogni altro evidenzia la qualità scientifica dello stesso.
Il tutto si svolgerà nell’incantevole cornice del Castello di Gargonza, borgo del XIII secolo, ove Dante soggiornò nel 1302.
Quasi banale sottolineare l’importanza di un corso siffatto, arrivato all’edizione numero venti, grazie all’impegno dell’equipe di medici aretini che da molti anni insegna e continuerà a insegnare l’ecografia d’avanguardia in Italia; con successi e riconoscimenti a ogni livello.