Le modalità di accesso al “ parto in acqua” spiega il dottor Alberto Cancemi, responsabile della struttura, non si discontano da quelle per il parto tradizionale, in quanto il parto in acqua è un parto assolutamente fisiologico. Occorre, spiega lo stesso dottor Cancemi, indipendentemente da chi e dove è stata seguita la gravidanza, presentarsi ad un colloquio presso l’ambulatorio della gravidanza a termine, alla 36.a – 37.a settimana, portando tutta la documentazione clinica ( esami, ecografie ed altro).
L’ambulatorio è gratuito su prenotazione, telefonando al numero 0564-869216, chiedendo dell’ostetrica, e viene tenuto generalmente tutti i lunedi’ pomeriggio. Nell’occasione, dopo un colloquio che illustra i principi del parto in acqua e le sue possibili evoluzioni, vengono presi i dati clinici ed anagrafici per la cartella informatizzata e viene fatta fare un “ tour” nella nuova Struttura.
Il reparto di ostetricia è “collegato” con il nido e l’unità operativa di pediatria, struttura anch’essa all’avanguardia e molto ben organizzata, con molti interventi e tantissimi bambini che sono seguiti dagli specialisti diretti e coordinati dal primario il dottor GianMichele Pappalettere.