Si inaugura giovedì mattina (24 maggio) nel Salone de’ Cinquecento di Palazzo vecchio a Firenze la Conferenza Nazionale della Famiglia con gli interventi del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Ministro delle Politiche per la Famiglia Rosy Bindi.
La Conferenza nazionale della Famiglia – che si svolgerà al Palacongressi di Firenze fino al 26 maggio - promuove un primo grande momento istituzionale di ascolto, elaborazione e partecipazione sui tanti temi che interessano le famiglie italiane.
Un’occasione importante di incontro tra saperi e poteri, conoscenze professionali e responsabilità politico-istituzionali, esperienze associative e rappresentanze sociali, aperta alla partecipazione di tutti.
“Dobbiamo porre la famiglia al centro della società e questo richiede un profondo cambiamento culturale di mentalità – ha detto il ministro Rosy Bindi durante la presentazione della Conferenza - Ho voluto questa Conferenza fin dai primi giorni del mio mandato. Sono convinta che solo con un ampio coinvolgimento delle migliori energie del Paese riusciremo a colmare i ritardi accumulati in tanti anni e a restituire alla famiglia un ruolo di protagonista dello sviluppo e della crescita dell’Italia”.
La famiglia è una risorsa che unisce il Paese e che ha bisogno di più attenzione e più risorse.
Il Governo vuole investire su questa risorsa e colmare il ritardo accumulato dall’Italia, vuole promuovere e sostenere la soggettività della famiglia, aiutarla nelle sue fatiche e quando incrocia i momenti di difficoltà. Il cantiere di un nuovo welfare, moderno ed europeo, attento ai bisogni delle donne e dei bambini, dei giovani e degli anziani, è aperto.
Dalla Conferenza verranno le idee fondamentali per la stesura del primo Piano nazionale della Famiglia, ma anche le indicazioni e le proposte per il prossimo Dpef e la Finanziaria 2008.
Saranno tre giornate di intenso lavoro ma anche di festa, di approfondimenti culturali, di momenti per conoscersi e confrontare esperienze e progetti.
E’ una sfida impegnativa che richiede l’impegno, la creatività e la disponibilità di tutti a costruire una vera Alleanza per la famiglia.
Nella giornata conclusiva (26 maggio) il Presidente del Consiglio Romano Prodi sarà sottoposto ad un vero e proprio question time da parte di un gruppo di famiglie italiane che in presa diretta racconteranno i loro problemi e le loro aspettative.
Sabato prossimo, 26 maggio, lunghi stracci fuxia circonderanno il Palazzo dei Congressi di Firenze dove Romano Prodi e Rosy Bindi concluderanno i lavori della prima Conferenza Nazionale sulla Famiglia. Le pezze di stoffa saranno un modo (già sperimentato attraverso la campagna degli straccetti di laicità da indossare lanciata in città da Controradio) per ribadire l’urgenza di scelte laiche nel nostro paese.
Infatti davanti ai cancelli della Conferenza nazionale sulla famiglia, chiusi dichiaratamente all’associazionismo gay, lesbico e trans, è stata indetta una manifestazione da Facciamo Breccia, Coordinamento che lavora per la laicità e l’autodeterminazione di tutte/i e che questo anno e lo scorso ha portato in piazza a Roma la manifestazione NO VAT.
La manifestazione di sabato prossimo, all’interno della più articolata mobilitazione NORME NORMALI, chiede scelte laiche da parte del governo e politiche sociali per tutte/i a prescindere dal proprio stile di vita; denuncia infatti come questa Conferenza Ministeriale rappresenti l’alleanza tra l’ondata clericale e oscurantista che si è abbattuta sul nostro paese e politiche neoliberiste: si vuole svuotare lo stato sociale, riportare il lavoro di cura in famiglia e quindi addossarlo alle donne giustificando una scelta puramente economica con la retorica della "famiglia naturale", d’altro canto si tende in questo modo ad escludere dalle politiche sociali chi non si consacra al modello familiare, unico ed escludente, voluto dal vaticano.
Sabato mattina gli straccioni di laicità saranno portati in piazza da un cartello di adesioni che si fa sempre più ampio, tra cui si attende una larga partecipazione delle sinistre, che si stanno riorganizzando nel paese a partire, tra gli altri, proprio dal tema della laicità, e del movimento glbt.