Lo spettacolo di Carlo Colombaioni, in scena sabato 19 maggio al Jack and Joe Theatre, si trasforma in una vera e propria lezione magistrale di teatro. Storia vivente del circo e del teatro italiano ed europeo, nello spettacolo “CARLO”, il grande Colombaioni ci offre la sua anima generosa e umana, l’anima di un’artista, del clown ‘fuori dal circo’, che ha fatto, e fa ancor oggi, ridere il mondo intero : dall’Africa all’America, passando per l’Asia, l’Australia, l’Europa...fino al Polo Nord. Un clown tutto solo in scena, che vive con una successione di sketches divertenti e teneri, i tanti volti del teatro.
Con grande maestria è capace di materializzare la fantasia, improvvisando continuamente, naturalmente. Carlo Colombaioni è un personaggio semplice, è duttile come un bambino, con l’occhio attento ed il cuore in mano, saggio quanto irascibile. Il gesto, preciso, rapido o lento, l’espressione del viso che varia ogni istante, è l’essenza del teatro di Carlo, che traduce con una rara economia di mezzi, una certa visione della vita, per far esplodere in noi la risata. In poche parole uno spettacolo ineguagliabile.
Dice Carlo Colombaioni: “normalmente si confonde il "clown" con un semplice pagliaccio che fa ridere sulla scena lanciandosi torte in faccia, il clown è invece una persona che vive la vita e tutto quello che gli passa intorno, e lo trasforma secondo il suo occhio, il suo punto di vista.
Carlo Colombaioni, nei giorni precedenti lo spettacolo, presso i locali del Jack and Joe Theatre, tiene un laboratorio sul clown; la disciplina del clown che necessita di buona dose di creatività, fantasia, sensibilità ed energia, precisione del gesto, di ascolto e di ritmo. Cinque giorni dedicati ai suoi numerosi allievi cui insegnerà le tecniche di questa arte, indispensabile al teatro, compreso il rapporto con il pubblico. E’ solito dire ai suoi allievi: “trasformarsi in un clown è molto più difficile che trasformarsi in un politico".
Maestro indiscutibile del genere clown, Carlo Colombaioni appartiene a quella razza che ha cambiato l’anima al tendone del circo come al teatro - cinema - televisione. Basti ricordare i film di Federico Fellini cui ha partecipato e da lui ispirati: LA STRADA, I CLOWN, AMARCORD, ROMA, CASANOVA. Forse senza di lui non sarebbe sopravvissuta l’antica figura del Clown. In Carlo Colombaioni l'arte è una qualità genetica, appartiene ad una famiglia di commedianti le cui origini risalgono al secolo XVII.
Nacque 75 anni fa in una carovana di circo ambulante nella quale i suoi genitori lavoravano e crebbe fra trapezi e nasi rossi. Clown, acrobata, giocoliere, mimo, trapezista, è un attore straordinario che ha imparato da suo padre tutti i segreti dell’arte, talento che ha condiviso con altri grandi funamboli del teatro e del cinema come Dario Fo, Federico Fellini e Jerzy Grotowsky. Lo spettacolo si trasforma ogni sera a seconda del pubblico ed è in funzione dell’attualità. E’ l'arte dell’improvvisazione controllata.
Così la spiega Carlo Colombaioni : " Il contatto attore- pubblico è necessario, il mio rapporto con la sala è un rapporto di seduzione. Non c’è bisogno di maschere, di costumi, di visi truccati per far partecipare il pubblico, la qualità del lavoro è dovuta innanzitutto al mestiere (Arte) e alla genialità dell’improvvisazione. L’importanza di tutto questo è stato ampiamente detto dalla Commedia dell’Arte “
Numerose sono le esperienze di Carlo Colombaioni, le più intense sono quelle nel cinema di Federico Fellini : Le notti di Cabiria, LA STRADA, I CLOWN, AMARCORD, ROMA, CASANOVA.
Fellini ha incontrato la famiglia Colombaioni nel loro circo, ci andava spesso per vedere i loro numeri e prendere ispirazione per i suoi film, talmente erano frequenti le visite da essere ritenuto un componente della famiglia.