Firenze – Due gravissimi infortuni sul lavoro si sono succeduti oggi in poche ore, il più grave dei quali ha ucciso un operaio di Gravina di Puglia (Bari) che sta lavorando questa mattina a Campi Bisenzio, nella zona di Capalle.
Una tragica catena che deve essere assolutamente spezzata: questo il commento del Presidente del Consiglio regionale della Toscana appena ricevuta la notizia che stamattina un operaio che stava lavorando su un’impalcatura è caduto ed è morto sul colpo a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, e che un altro lavoratore, un rumeno di 32 anni, è precipitato anch’egli da un’impalcatura dall’altezza di dieci metri, nel centro di Firenze, ferendosi gravemente.
Il presidente ha espresso solidarietà ai familiari e ai colleghi della vittima e ha ribadito che questo continuo stillicidio deve essere assolutamente fermato con l’adozione urgente di regole più efficaci che tutelini la sicurezza dei lavoratori. In Toscana gli ultimi due incidenti mortali sul lavoro risalgono solo a qualche settimana fa e, secondo dati Inail, nel 2006 le morti bianche sono state 96, quasi una ogni quattro giorni. Il presidente del Consiglio, dopo aver ricordato che tutte le istituzioni negli ultimi mesi hanno impresso un’accelerazione per affrontare l’emergenza, ha invitato a fare presto e a rinnovare gli sforzi per mettere in campo tutti gli strumenti necessari.
Proprio in queste settimane il Consiglio regionale è chiamato ad esaminare una proposta di legge su questa materia e l’appello del presidente è a un impegno comune affinchè l’iter sia concluso rapidamente.
Cordoglio alla famiglia anche da parte del presidente della commissione speciale Lavoro, per il quale quella dei morti bianche assomiglia sempre di più a una guerra che sta facendo un numero spropositato di vittime. Non bastano più solo gli strumenti ordinari, ha commentato il presidente della commissione, a questo punto bisogna prendere in considerazione il ricorso a un decreto legge, cioè a uno strumento d’urgenza che metta in atto politiche di pronta attuazione.
E, come Consiglio regionale, ha raccomandato che la proposta di legge regionale proceda più speditamente possibile.
“Condividiamo la forte preoccupazione esternata dalle rappresentanze sindacali in merito alla necessità di dare copertura legislativa certa e coerente contro le morti sui luoghi di lavoro. Come condividiamo l’appello del Presidente della Regione Toscana Martini affinchè si dia corso, oltre ad una seria politica di prevenzione, anche a più certi e rigorosi controlli presso quelle aziende che non sono in regola con le più elementari norme di sicurezza per i lavoratori.
Punire quelle aziende che non fanno della sicurezza nei luoghi di lavoro il tratto distintivo della propria attività, non è soltanto un diritto dei lavoratori, ma soprattutto un dovere della classe imprenditoriale spesso troppo attenta ai parametri di produttività e profitto.” E’ quanto affermano in una nota congiunta Severino Galante, deputato PdCI eletto in Toscana e Gianni Pagliarini, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.