Morto sul lavoro a Grosseto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2007 19:07
Morto sul lavoro a Grosseto

Firenze- Ancora vittime sul lavoro. Nuovo incidente mortale sul lavoro oggi in Toscana. A perdere la vita stamani Fabrizio Pierotto, 31 anni, operaio di Grosseto, schiacciato da una ruspa. Questa è la seconda morte sul lavoro in due giorni in Toscana. Ieri all' ospedale fiorentino di Careggi era morto un imprenditore edile. Nella nostra Regione lo scorso anno c'è stato un infortunio mortale ogni 4 giorni.


Il bollettino degli incidenti sul lavoro continua ad essere aggiornato incessantemente. La Toscana continua a fare la lista dei morti sul lavoro, rendendo sempre più drammatica e urgente la necessità di intervenire con regole più efficaci per spezzare questa tragica catena. Non possiamo più assistere a questo stillicidio di vite umane. Questo il commento del Presidente del Consiglio regionale della Toscana alla notizia della morte di un trentenne travolto da una ruspa mentre stava lavorando alla sistemazione della rete fognaria in una via del centro di Grosseto.

Ieri era toccato ad un imprenditore edile di sessantanove anni, caduto da una altezza di quattro metri lunedì scorso a Cantagrillo (Pistoia). In soli due giorni la Toscana ha contato due vittime, e secondo dati Inail, nel 2006 le morti bianche sono state 96, quasi una ogni quattro giorni. Alla luce delle parole del presidente Napolitano e dell’accelerazione che tutte le istituzioni hanno impresso per affrontare questa emergenza, il Presidente dell’Assemblea toscana ha invitato a fare presto e a metter in campo tutti gli strumenti, mentre le aziende devono continuare ad investire in sicurezza.

All’ora del cordoglio e della solidarietà, secondo il Presidente del Consiglio regionale, deve seguire l’ora dei diritti e della sicurezza.
"L’intollerabilità dell’ennesima morte sul lavoro reclama azioni più incisive di ispezione, vigilanza e repressione, ed un’assunzione di responsabilità da parte di tutti gl’interlocutori in campo: istituzioni competenti, ma anche associazioni di categoria, imprese, lavoratori e sindacati -affermano il presidente della Provincia, Lio Scheggi, e l’assessore provinciale al lavoro, Cinzia Tacconi- Le modalità della morte di Fabrizio Pierotti, infatti, mettono in evidenza ancora una volta la sottovalutazione delle più elementari norme di sicurezza.

Oggi siamo costretti a fare le condoglianze ad un’altra giovane vedova, alla quale testimoniamo la vicinanza della comunità provinciale, ma è chiaro che questo non basta. La Provincia di Grosseto, che ha già deciso di istituire in collaborazione con la Prefettura un osservatorio provinciale per monitorare e valutare gl’infortuni sul lavoro, si mette pertanto a disposizione per istituire un coordinamento territoriale permanente di tutti gli operatori istituzionali che hanno a diverso titolo il ruolo di verificare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Coordinamento che dovrebbe prendere in considerazione anche i problemi del lavoro nero. Già molto è stato fatto, ma evidentemente non basta, e con altrettanta evidenza occorre aumentare il numero dei controlli e l’adozione di misure preventive e repressive. Questo vale in modo particolare per l’edilizia e per le lavorazioni più pericolose. Parallelamente, bisogna incrementare i corsi di formazione del personale sulla sicurezza e fare una battaglia culturale per cambiare l’approccio a questi temi, sia da parte delle aziende che dei lavoratori.

Proprio in questi giorni la Provincia ha pubblicato il bando per assegnare risorse del Fondo sociale europeo destinate a corsi sulla prevenzione dei rischi sui luoghi di lavoro. Segnaliamo che in passato, non tutte le risorse sono state assegnate, a testimonianza di una diffusa sottovalutazione dei problemi".
"Il Parlamento italiano deve immediatamente discutere ed approvare la legge di riordino del settore degli appalti -commenta Luca Sani, responsabile regionale Ds Enti Locali e segretario provinciale di Grosseto- per introdurre nuove tutele e stoppare il ricorso alle aggiudicazioni al massimo ribasso, che vanno a discapito della sicurezza.

Non ci si può più limitare a piangere le morti bianche ogni volta che se ne presenta l’occasione, com’è avvenuto per la tragica morte di Fabrizio Pierotti, avvenuta ieri mattina in un cantiere edile a Grosseto. All’autorevole richiamo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, deve seguire quindi un impegno straordinario delle Istituzioni, per arginare un fenomeno inaccettabile in un paese civile. Questo non sgrava di responsabilità Asl e Ispettorati del lavoro, che devono incrementare i controlli e sanzionare chi viola le norme in modo più efficace, né le aziende, che spesso investono poco nella prevenzione, o gli stessi lavoratori, che troppe volte sottovalutano i rischi.

Ognuno, insomma, deve fare la propria parte, o la teoria delle morti bianche continuerà senza soluzione di continuità".

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