Il Cortile del Michelozzo tornerà al suo antico splendore. Il lavori di restauro del cortile principale di Palazzo Vecchio sono cominciati stamani e prevedono interventi lunghi e complessi curati e realizzati dal Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio sui fregi affrescati, sugli undici pilastri decorati a stucco monocromo e dorato che reggono le arcate, sui basamenti in pietra serena e sulla mensola che corre sopra il fregio in pietra serena. Si tratta degli scenografici allestimenti realizzati da Giorgio Vasari nella seconda metà del cinquecento, in occasione delle nozze di Francesco, figlio di Cosimo I de' Medici e di Eleonora di Toledo, con Maria Giovanna d'Austria, sorella dell'Imperatore Massimiliano d'Asburgo.
Ci vorranno circa due anni per vedere la fine del restauro, ma le impalcature che via via verranno montate lasceranno sempre accessibile il cortile da parte dei visitatori. La prima fase degli interventi riguarda il fregio affrescato con raffigurazioni trionfalistiche posto sul lato di via della Ninna e che sovrasta le arcate del Cortile. Verranno restaurati anche i cinque medaglioni con gli stemmi di Cosimo con cornice a rilievo e bassorilievi dipinti. Gli interventi saranno quelli tipici per i restauri delle pitture murali.
Prima verrà effettuata una pre-pulitura di consolidamento, successivamente verrà pulita accuratamente la superficie e verranno eliminate le stuccature non idonee. Tutti gli interventi verranno calibrati attraverso le indicazioni delle analisi scientifiche preliminari che di volta in volta verranno realizzate sulle superfici.
Sucessivamente gli interventi riguarderanno gli intonaci cromatici degli estradossi delle arcate, i pilastri e le basi in pietra serena.
L'apparato decorativo vasariano al quale sono rivolti gli interventi del servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio, si sovrappose a quello realizzato nel 1453 da Michelozzo Michelozzi, di cui sono tuttora visibili gli elementi architettonici in pietra serena, che scandiscono ai vari piani le facciate interne.
Le pitture sono state realizzate da artisti della cerchia del Vasari come Marco da Faenza, Stefano Veltroni ed Orazio porta da Monte San Saviano. Il costo complessivo del restauro è di circa 300mila euro.