PRATO – La liricità dell’astrattismo di Vinicio Berti sbarca in città. L’evento “Vinicio Berti opere 1949-1990” nasce dall’unione d’intenti tra Confartigianato e l’assessorato alla cultura del Comune di Prato, che hanno portato nel distretto una retrospettiva dell’artista fiorentino dislocata nelle due mostre che si terranno in parallelo. La prima sarà inaugurata sabato 10 marzo 2007 alle 17,30 nelle antiche stanze di Santa Caterina (via Santa Caterina 17) e si protrarrà fino al 14 aprile 2007.
Sabato 17 marzo, invece, il taglio del nastro avverrà nella sede provinciale di Confartigianato (in viale Montegrappa 138), percorso che si concluderà il 17 maggio 2007 “unendo così idealmente – sottolinea il Presidente di Confartigianato Imprese Prato, Stefano Acerbi - il variegato mondo dell’artigianato con quello della storia e della bellezza artistica del nostro territorio, la tradizione e l’attualità, l’innovazione e la creatività”. Due mostre che ripercorreranno il lavoro artistico di Berti dal 1949 al 1990, poco prima della sua morte avvenuta nel 1991.
“Ma il tempo è galantuomo – constata l’assessore alla cultura del Comune di Prato, Andrea Mazzoni – e Vinicio Berti ha conquistato in maniera indiscussa un posto importante nella vicenda della pittura contemporanea e non vi è più alcuno che non riconosca al suo astrattismo vigorosamente strutturato e al tempo stesso lirico, una capacità di aderire in modo autentico alla realtà profondamente dialettica della vita”.
Personalità di spicco nel panorama artistico del Novecento, Vinicio Berti è uno dei principali protagonisti dell’astrattismo italiano, fautore di un vero e proprio ciclo innovativo per la storia dell’arte contemporanea, che ha ampliato e sviluppato le possibilità espressive dell’astrattismo classico dei contenuti e nelle forme.
Le mostre pratesi, aperte al pubblico a ingresso gratuito, sono curate da Marcello Ciccuto ed hanno visto la preziosa collaborazione di Renato Spadini.