Dopo il grande successo dell'apertura a gennaio con Ascanio Celestini e dell'appuntamento di febbraio con Peppe Barra, Auroradisera prosegue ora con Stefano Benni e Umberto Petrin, protagonisti di “Misterioso. Viaggio intorno a Monk”. La rassegna, promossa da Fondazione Toscana Spettacolo e Scandicci Cultura, si concluderà ad aprile con Umberto Orsini, uno tra i maggiori interpreti del teatro italiano, insieme a Giovanna Marini, la più grande rappresentante della musica popolare italiana.
Un pezzo indimenticabile di teatro e musica che riesce a farci respirare l'idea di un artista eccezionale, un'anima difficile, che ha segnato la storia del jazz diventando una vera e propria leggenda.
La musica e la biografia del grande Thelonius Monk sono evocate e avvicinate da Benni e Petrin con grande intensità. A vent'anni dalla sua morte, un omaggio al pianista più rivoluzionario della storia del jazz. Stefano Benni, scrittore e poeta, grande ammiratore di Monk, lo ricorda in un reading che unisce citazioni da Allen Ginsberg e dalla biografia del grande pianista di Lurent De Wille, insieme a suoi testi originali. La voce intensa del poeta si incrocia con il pianoforte di Umberto Petrin, massimo esecutore italiano di Monk, che - dopo la lunga frequentazione della musica monkiana confluita nel Cd “Monk’s World” - reinterpreta alcuni temi quali Evidence, Criss-Cross, Work, per terminare con un'emozionante versione voce/piano di “Misterioso”.
UMBERTO PETRIN, considerato tra i migliori pianisti italiani di jazz, è tra i maggiori talenti emersi negli anni '90.
Da sempre si interessa attivamente anche alla poesia ed alla pittura, collaborando a riviste letterarie e d'arte, pubblicando inoltre due volumi di poesia ed esibendosi, come musicista, al fianco di poeti ed artisti (Luigi Pasotelli, Milo De Angelis, Giovanni Fontana, William Xerra). In campo più strettamente jazzistico ha realizzato oltre 40 CD, molti dei quali premiati dalla critica, insieme a musicisti quali: Steve Lacy, Enrico Rava, Paolo Fresu, Cecil Taylor, Tim Berne, Robbie Robertson, Lee Konitz, Lester Bowie.
Ha suonato nei maggiori festival italiani e internazionali: Parigi, Madrid, Grenoble, Lisbona, Yohoama, Toronto, Chicago, Amburgo. Nel 1997 è entrato nella più prestigiosa formazione jazz italiana, l'Italian Instabile Orchestra. Dal 1999 collabora con diversi scrittori ed attori come autore musicale musicista in reading e spettacoli di parole e musica; tra questi, Stefano Benni, David Riondino, Giuseppe Cederna.
STEFANO BENNI, nato a Bologna nel 1947, è uno dei più noti scrittori italiani ed è molto conosciuto anche all’estero.
Grazie al suo accorto vagabondaggio fra generi diversi (dal romanzo alla poesia alla fantascienza al teatro) e diversi linguaggi, con una particolare attenzione ai gerghi giovanili, Benni eleva l’immaginazione tragicomica da elemento strutturale e tematico a gesto di critica sociale. I suoi libri: Bar Sport (racconti, 1976); Prima o poi l’amore arriva (poesie, 1981); Terra! (romanzo, 1983); I meravigliosi animali di Stranalandia (favole, 1984); Comici spaventati guerrieri (romanzo, 1986); Il bar sotto il mare (racconti, 1987); Baol (romanzo, 1990); Ballate (poesie, 1991); La Compagnia dei Celestini (romanzo, 1992); L’ultima lacrima (racconti, 1994); Elianto (romanzo, 1996); Bar Sport 2000 (racconti, 1997); Blues in sedici (poesie, 1998); Teatro (copioni, 1999); Spiriti (romanzo, 2000), Dottor Niù (corsivi, 2001), Saltatempo (romanzo, 2001), Teatro 2 (copioni, 2003), Achille piéveloce (romanzo, 2003), Marghrita Dolcevita (romanzo, 2005) ), Misterioso – Viaggio nel silenzio di Monk (DVD+libro, 2005).
Benni collabora ai quotidiani La Repubblica e il manifesto. Nel luglio 2005 ha ricevuto a Lecce il Premio Carmelo Bene come ‘Miglior voce recitante’.