Firenze, 16 febbraio 2007- Tre grandi dipinti di arte cinese, databili alla seconda metà del '700, provenienti dalle collezioni Lorenesi, ritornano a Villa La Petraia dopo un intervento di restauro diretto da Isabella Lapi Ballerini, oggi Direttrice della Galleria d'Arte Moderna a Palazzo Pitti, con il sostegno dell'agenzia congressuale Enic, che celebra così gli oltre 40 anni dalla sua Fondazione.
"Sono molto lieta che, grazie alla consueta sensibilità di Enic - afferma Cristina Acidini Soprintendente Polo Museale Fiorentino e Opificio delle Pietre Dure - sia possibile restituire al godimento pubblico i tre grandi acquerelli cinesi che testimoniano l'apertura internazionale dei Lorena e abbelliscono la toscanissima villa della Petraia con preziosi elementi esotici".
Gli acquerelli, restaurati da Nathalie Ravanel, furono acquistati dal Granduca di Toscana sull'onda di quella moda per tutto ciò che era esotico, le cosiddette cineserie, che raggiunse la massima diffusione nel '700, anche a seguito dell'attività delle Compagnie delle Indie.
Molti furono i dipinti su carta ed acquerelli raccolti dai Lorena e destinati alle Ville del Poggio Imperiale, di Castello e de La Petraia.
I tre grandi acquerelli restaurati rappresentano scene di vita domestica all'aperto e temi con uccelli e fiori.
Il restauro ha comportato il risanamento e recupero delle cornici dorate originali.
"Con questo intervento vogliamo dare un contributo alla conservazione del patrimonio culturale del territorio come testimonianza della nostra partecipazione alla vita della città", spiega Maria Cristina Dalla Villa, socio fondatore di Enic che, oggi, guida insieme a Stefano Gabbrielli, Amministratore Unico.
In linea con la filosofia dell'azienda, che attraverso l'attività congressuale promuove l'immagine di Firenze facendo conoscere ad un pubblico internazionale anche luoghi meno noti, Enic ha sostenuto nel tempo importanti interventi di restauro come quelli di: "Studiolo" di Casa Buonarroti (1998); L'incoronazione della Vergine di Bernardo Daddi alla Galleria dell'Accademia di Firenze (1999); Bassorilievo della Muletta sotto il Loggiato dell'Ammannati nel cortile di Palazzo Pitti (1999); Suonatore di piva (nano) nei pressi dell'Isola del Giardino di Boboli(1999) ; Suonatore seduto (nano) vicino all'Isolotto del Giardino di Boboli (2000), Riposo durante la fuga in Egitto di Bonifazio Veronese nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti (2000); Grazia di Michelangelo del Naccherino Giardino di Boboli(2002); Il Gladiatore Viottolone del Giardino di Boboli (2003) , L'Adorazione dei Pastori al Museo degli Argenti (2003); oltre ad una donazione al fondo per i restauri del Museo degli Strumenti Musicali del Conservatorio di Musica L.
Cherubini ed alle sponsorizzazioni per le iniziative Vladimir Kara. Venti anni di pittura (2002) ed il Centenario della Chiesa Russa Ortodossa di Firenze (2003) .