Codice delle Assicurazioni: le perplessità dei giuristi in un convegno a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2007 23:27
Codice delle Assicurazioni: le perplessità dei giuristi in un convegno a Firenze

Il Codice delle assicurazioni ha inciso profondamente, non senza carenze ed ambiguità, sul sistema dell’assicurazione in Italia. In particolare i regolamenti attuativi emanati dall'Istituto di Vigilanza e il nuovo Registro degli intermediari hanno suscitato una tale inquietudine negli operatori da provocare addirittura un provvedimento di proroga dell'entrata in vigore del RUI deciso dal Parlamento all'interno della Legge Finanziaria. Se ne è parlato venerdì scorso all’Auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze in un convegno organizzato dalla Fondazione Cesifin Alberto Predieri.

L’iniziativa è stata pensata per far luce sulle novità di maggior rilievo per imprese, intermediari e assicurati, mentre nei giorni scorsi in sede di Commissione Affari Costituzionali della Camera, è stato presentato dall’Onorevole Carlo Giovanardi un emendamento per il rinvio al 30 giugno prossimo dell’entrata in vigore del Regolamento Isvap n. 5 di attuazione del Codice delle Assicurazioni Private. .
Ma come valutare in che misura la nuova normativa contribuirà al buon funzionamento del mercato italiano, se la prima reazione che ha sortito tra gli addetti ai lavori è stata una sollevazione unanime? "Se ci riferiamo ai ricorsi contro l'entrata in vigore del Registo unico degli intermediari -risponde a www.nove.firenze.it Michele Siri, docente di Diritto delle assicurazioni alla Bocconi e all'Univeristà di Genova- non c'è assolutamente da sorprendersi.

Si tratta di un passo avanti che l'Italia avrebbe dovuto fare da tempo, eppure il giudizio sul Codice e sui Regolamenti vede essere articolato, penso in particolare alla complessità negli adempimenti di iscrizione al RUI dei collaboratori di agenti e broker".
Ci risulta che abbiano fatto ricorso al Tar avverso il Registro prima il Sindacato degli Agenti di Assicurazione, poi l'associazione dei Broker, infine Assofin e anche l'Associazione nazionale delle Imprese di assicurazione. "Si tratta di reazioni leggittime e del tutto fisiologiche in un processo di riorganizzazione normativa del settore -precisa il giurista- In queste disavventure l'Isvap incorre in buona compagnia.

In passato era accaduto qualcosa di simile anche alla Consob e persino alla Sec negli USA".
E' consentito esprimere qualche perplessità in ordine ad un'iniziativa tanto rivoluzionaria avviata dalla presidenza di un'autorità che decadrà nel giro di qualche mese? "Sicuramente in Italia occore un coordinamento tra le Autorità di garanzia -risponde a Nove da Firenze il professor Siri- nel Codice delle Assicurazioni si individuano pasticci e incompletezze, pur in un sostanziale avanzamento della disciplina che finalmente si adegua alle direttive dell'Unione europea, in particolare sul tema della tutela del consumatore.

Il sistema adesso è più strutturato, eppure rimane vigilato da troppe autorità. Si rilevano disomogeneità tra nuovo Codice e Testo unico della Finanza, ad esempio in tema di obblighi e sanzioni per quanto riguarda i prospetti informativi. Tuttavia la commercializzazione adesso sottostà a una tutela sia in ambito civile che penale, penso ad esempio ai nuovi rischi di falso in prospetto da cui devono guardarsi le direzioni commerciali. Però, siamo sicuri che i nuovi vincoli informativi tutelino davvero il consumatore, in assenza di garanzie in ambito commissionale e sui costi?".

Nicola Novelli

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