Firenze - Il Consiglio provinciale dopo due lunghe giornate di dibattito ha approvato con 24 voti a favore (DS, La Margherita, PdCI, SDI) e 12 no (FI, AN, UDC, PRC e Verdi) il Bilancio Annuale di Previsione 2007 corredato del Bilancio Pluriennale 2007/2009. Approvata, con 24 sì (DS, La Margherita, PdCI, SDI), 8 no (FI, AN, UDC) e 4 astensioni (PRC e Verdi) anche la delibera sulla Cosap. Regolamento per l’applicazione di spazi ed aree pubbliche. Approvato con 24 sì (DS, La Margherita, PdCI, SDI) e 12 no (FI, AN, UDC, PRC e Verdi) il Piano Annuale attività e Bilancio di Previsione 2007 APT Firenze, stessi voti: 24 sì e 12 no per il Bilancio di Previsione 2007 e Bilancio Triennale dell’Istituzione Parco Mediceo di Pratolino.
Dibattuti anche 16 ordini del giorno d’accompagnamento. 9 approvati e 7 respinti.
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"I dati di bilancio attestano, da un lato, il rispetto del Programma di governo e del Programma regionale di sviluppo, dall’altro una linea di rigore che tiene conto del momento particolare che vive il paese intero". Così il presidente della commissione Affari istituzionali, Ilio Pasqui (Ds), ha sintentizzato in aula il bilancio di previsione 2007 della Regione Toscana. Le risorse complessive ammontano a 8.858 milioni di euro (nel 2006 erano 8.808 milioni) e le risorse libere disponibili sono di 7.396 milioni (7327,6 lo scorso anno), "in una linea di generale continuità".
Sul fronte delle entrate, Pasqui ha ricordato che la manovra di riequilibrio consiste in 65 milioni di nuove entrate (aumenti del bollo auto del 10%, già deciso, e dell’Irap al 5,25% per banche, assicurazioni, intermediari finanziari ed immobiliari autostrade, telecomunicazioni, raffinerie) e di 165 milioni fra tagli, risparmi e recuperi (10 milioni da Fidi Toscana, 16 milioni per mutui non attivati, 25,8 milioni dal rinvio al 2008 di alcuni piani integrati regionali, 48,2 milioni dalle spese correnti, 65 milioni per la diversa contabilizzazione delle spese sanitarie).
Sul fronte della spesa, il presidente della commissione si è soffermato sulle singole strategie, con un confronto rispetto al 2006.
La strategia istituzionale, pari complessivamente a 194,16 milioni, mostra un incremento rispetto al 2006 di 5 milioni, con una riduzione per il funzionamento del Consiglio regionale e per le attività istituzionali, ma con aumenti per l’innovazione tecnologica, organizzativa e lo sviluppo delle risorse umane, sia in parte corrente (8 milioni), sia in investimenti (3 milioni).
La strategia sociale impiega complessivamente 52,61 milioni, con un incremento delle risorse ordinarie di quasi 14 milioni.
Sul fronte sanitario, le previsioni sono più o meno simili a quelle dello scorso anno: il fondo sanitario indistinto, a legislazione vigente, è di 5.613 milioni, cui si aggiungono 48 milioni per investimenti e 17 milioni di parte vincolata. Queste previsioni non tengono conto delle risorse che verranno dall’accordo Stato-Regioni, previste in 400 milioni per il fondo indistinto e 80 milioni per la parte vincolata.
La strategia territoriale impegna complessivamente 1227, 23 milioni, con un aumento di oltre 300 milioni.
In particolare 130 milioni sono destinati a infrastrutture di trasporto e spese di investimento, 23 milioni allo sviluppo dei servizi territoriali ed al rinnovo del contratto per gli autoferrotranvieri. Lo sviluppo della piattaforma logistica costiera e le politiche di edilizia sociale assorbono circa 344 milioni.
L’esaurirsi del programma straordinario di investimenti determina una riduzione rispetto al 2006 di circa 94 milioni sulla strategia ambientale, che prevede 124,64 milioni. Aumentano però le spese di investimento nell’energia da fonti rinnovabili (più 5 milioni) e quelle per gli ecoincentivi alla mobilità sostenibile ed alla valorizzazione ambientale (quasi 6 milioni in più).
Lo stanziamento per la strategia economica è di 282,21 milioni, con una riduzione rispetto al 2006 di quasi 140 milioni, “che sarà ampiamente compensata in corso di esercizio dalle risorse dei nuovi fondi comunitari per circa 195 milioni”.
I finanziamenti previsti per la strategia culturale sono di 159,82 milioni, con una riduzione di circa 90 milioni per la scadenza del Fondo sociale europeo. Anche in questo caso, però, interverranno nuove risorse comunitarie. Per la "promozione e lo sviluppo della cultura" si registrano, comunque, incrementi significativi di 3 milioni per spese correnti e 16 milioni per investimenti.
In aumento anche i trasferimenti agli enti locali per gli interventi educativi per l’infanzia e l’adolescenza.
La spesa per l’amministrazione regionale aumenta di circa 270 milioni, attestandosi su 1.139,15 milioni, anche se le spese di funzionamento della struttura diminuiscono di circa 4 milioni (affitti, telefoni,ecc..)
"La maggioranza si sente impegnata nel segno della politica che il governo dell’Unione propone al paese - ha dichiarato Pasqui - Anche in questo senso apprezziamo l’attenzione che il gruppo di Rifondazione comunista ha messo in evidenza nel voto delle commissione.
E’ inutile nascondere che ci aspettavamo di più". Il presidente della commissione Affari istituzionali ha poi sottolineato che il Consiglio regionale seguirà con attenzione la verifica sulla razionalizzazione e la verifica dei costi di agenzie ed enti collegati.
Pasqui ha infine concluso la sua relazione con una riflessione sull’aumento delle tasse. "Una manovra correttiva minima sul bilancio, per garantirne l’equilibrio in un momento difficile e preservare il giudizio positivo delle agenzie di rating, ha un senso - ha affermato - Noi crediamo che il giudizio dei cittadini toscani non riguarderà soltanto quei 65 milioni, ma i 9.400 milioni che alla fine del 2007 metteremo in campo nel sistema istituzionale, economico e sociale della Toscana".
Il segretario questore del Consiglio regionale, Luca Ciabatti, che è stato candidato a presidente della Regione Toscana per Rifondazione comunista, intervenendo a titolo personale nel dibattito ha annunciato che non parteciperà alla votazione sul bilancio di previsione 2007.
A suo parere il suo gruppo non può essere “il gruppo dell’astensione, il gruppo che non si assume responsabilità”. Ciabatti ha infatti ricordato che il senso della sua candidatura affonda le sue radici in una visione riformista della politica, che, in Toscana, si è scontrata recentemente con “due opposti estremismi: quello del centrosinistra, che si è sempre sottratto a tavoli reali di confronto, e quello di alcune componenti culturali e territoriali di Rifondazione comunista, che spostano il confronto sempre un passo più avanti”.
“Mi auguro che il mio gesto possa riaprire un confronto all’interno del partito, che faccia evolvere la posizione assunta sul bilancio – ha concluso Ciabatti – per arrivare nelle prossime settimane ad un accordo politico-programmatico in grado di valorizzare l’esperienza del governo nazionale e di tante esperienze locali”.
Angelo Pollina, consigliere regionale di Forza Italia, intervenendo sul bilancio 2007 ha affermato che “il primo elemento di discontinuità è l’azione sulla leva fiscale”: da una parte “l’aumento del 10 per cento del bollo auto, sommato agli aumenti previsti dalla Finanziaria nazionale, farà pagare agli automobilisti toscani una tassa più alta rispetto al resto d’Italia”; dall’altra, “l’aumento dell’Irap per alcune categorie di imprese”.
Secondo Pollina, “il maggior onere che dovranno sostenere alcune tipologie di imprese potrebbe ricadere sui cittadini, determinando l’aumento di alcune prestazioni; di contro, l’aumento del bollo graverà per l’85 per cento sulle famiglie toscane”. Inoltre, il consigliere di Fi ha argomentato lo “sbilancio” per il 2007 stabilito dal Prs (230 milioni): “Per raggiungere il pareggio, la Giunta ha deciso, su indicazione del Consiglio, di procedere con un recupero del 60 per cento sul fronte delle spese e del rigore e per il restante 40 su quello delle entrate”.
Pollina, in particolare, ha commentato il risparmio di 25,8 milioni di euro derivanti dal rinvio di alcuni progetti integrati al 2008: “Di questi 25,8 milioni, 10 sono sono il frutto di un minor stanziamento sulla ricerca e l’innovazione, considerate essenziali per far uscire la Toscana dal tunnel della crisi; e cinque milioni sono risparmiati sul distretto integrato regionale, sul quale noi confermiamo le perplessità già enunciate a suo tempo, ma oggi contestiamo anche che la Giunta tagli risorse a uno strumento da essa definito strategico”.
Marco Montemagni (Pdci), ha sottolineato la particolare importanza del bilancio 2007, “coerente con l’impostazione del Prs e con gli indirizzi forniti dal Consiglio”, in particolare per quanto riguarda “la priorità della piena attuazione della tranchee 2007 dei Progetti integrati regionali”.
Per il consigliere, la manovra di rientro di “circa 230 milioni di euro, già indicata nel Dpef”, si configura come “un disavanzo di carattere strutturale, che ha molto a che fare con la situazione finanziaria delle Regioni e degli Enti locali”. “Deve essere chiaro a tutti che si impone una riforma della finanza regionale e degli enti locali in una visione complessiva della finanza pubblica”, ha detto Montemagni, aggiungendo che “in Toscana abbiamo una situazione unica nel panorama delle Regioni”, perché “Sono ben nove anni che la Regione non ha aumentato la fiscalità regionale”.
“Ma la questione fiscale non è un tabù – ha aggiunto - : nel Prs è chiaramente indicato che per ulteriori, nuove politiche, è possibile un aumento della fiscalità regionale”. Per Montemagni la proposta della Giunta, sull’aumento del bollo auto e dell’Irap, “è una proposta molto equilibrata”, “così come è importante che si prosegua e si rafforzi il processo di superamento del criterio della spesa storica, con particolare riferimento anche alla spesa connessa al funzionamneto della struttura regionale”.
Sul voto di Rifondazione, Montemagni ha definito l’astensione sul bilancio “se confermata, obiettivamente un passo indietro rispetto alle attese; voglio auspicare – ha aggiunto - che si tratti di un passo indietro propedeutico a farne rapidamente due avanti”. «Il presidente Martini, la giunta, la sinistra regionale intera hanno riconosciuto ormai da anni la necessità di un cambiamento di marcia e di progettualità, osservando come la Toscana felix rischia di essere un mito che affonda nella globalizzazione.
Oggi l’Irpet ci conferma tutto ciò. Ebbene: a queste dichiarazioni sarebbero dovute seguire azioni politiche conseguenti. E la prima sarebbe questo bilancio, che si presenta assolutamente continuista”. Così Maurizio Bianconi, capogruppo di Alleanza Nazionale, ha iniziato il suo intervento sul bilancio 2007. Venendo ai numeri della manovra, il capogruppo ha affermato che “se a mettere in queste condizioni la Toscana fosse stato un governo di un altro colore, oggi la Toscana sarebbe in fiamme”, a cominciare dal dato che riguarda la sanità: “il fondo sanitario aveva ricevuto l’anno scorso dal governo 5.649 milioni di euro; quest’anno riceve 5.613 milioni, ovvero oltre 30 milioni di meno.
Altri 65 vengono poi sottratti al fondo sanitario per essere contabilizzati in risorse libere. Dunque ecco qui: alla sanità toscana quest’anno mancano 101 milioni di euro». «Poi c’è la questione del risparmio: va bene tutto, ma prendere in giro il consiglio no”, ha affermato Bianconi, parlando al riguardo di “raggiro contabile: non si può dire che si risparmiano oltre 100 milioni di euro quando di questi 25,8 sono solo differiti all’anno dopo, mentre gli altri 65 vengono sottratti al fondo sanitario e contabilizzati nelle risorse libere.
Qui non si risparmiano altro che 49,24 milioni di euro». Bianconi ha affermato che la portata della manovra - 230 milioni di euro – corrisponde allo 0,003 per cento del saldo del bilancio di previsione: da qui l’interrogativo: “Che bisogno c’era dell’aumento delle tasse, del bollo, dell’Irap? Dov’è il senso comune? Questa appare una manovra senza senso». Venendo al punto politico della posizione espressa durante il dibattito da Ciabatti, Bianconi ha affermato: «Ciabatti, che si è presentato agli elettori come candidato presidente alternativo a Martini, ora vuole andare in maggioranza.
Ebbene, se questo accade qui si va ad elezioni anticipate: su questa strada il consiglio toscano si scioglie, perché se entrate in maggioranza è un insulto allo statuto e all’istituzione».
“In un colpo solo la Regione ha annullato gli effetti di nove anni di ‘pace fiscale’, mettendo in campo provvedimenti che vanno a incidere direttamente sui bilanci familiari e segnatamente di chi è costretto a fare uso dell’autovettura per ragioni di lavoro”, ha dichiarato Alessandro Antichi (FI), speaker dell’opposizione.
Per Antichi, siamo di fronte a una una vera e propria campagna coordinata di tassazione a livello comunale, regionale e nazionale, accompagnata da misure di controllo da vero e proprio “stato di polizia tributaria”. “L’obiettivo di questa manovra di bilancio è chiaro – ha detto il portavoce dell’opposizione - più tasse per non tagliare la spesa. Prelevare quote di reddito alle persone, alle famiglie, alle imprese per mantenere intatto il formidabile apparato di potere della sinistra”.
“In questa fase se ci sono perseguitati forse quelli siamo noi”, ha dichiarato Aldo Manetti (Prc). “Abbiamo subito di recente un atto vandalico contro una nostra sede – ha aggiunto – siamo fortemente preoccupati, visti i richiami fatti da chi si sente accerchiato dai comunisti”. Per Manetti, bisogna continuare un confronto leale con la maggioranza, trovando punti di continuità sui quali agire. “Il nostro voto di astensione significa tener aperto un percorso che può avere punti in comune e nel quale non mancherà il contributo del nostro gruppo”.
“Il bilancio risente di un limite, la mancata ricomposizione della coalizione politica che governa il Paese”, ha detto Fabio Roggiolani (Verdi). “Non riusciamo ad uscire da contrapposizioni che sono le stesse a dividere maggioranza e opposizione – ha aggiunto – La sensazione è che ci sia un’autosufficienza delle idee e l’incapacità di voler fare un passo in avanti”. Per Roggiolani, la Toscana, da elemento avanzato del centro-sinistra, potrebbe finire per segnare il passo rispetto alla politica nazionale.
“Questo gioco non può andare avanti all’infinito, bisogna uscire da questa contrapposizione”, ha concluso Roggiolani.
“Nel voto di astensione di Rifondazione vedo la coerenza e il rispetto delle posizioni assunte in precedenza”, ha detto Giancarlo Tei (Sdi). “Questo bilancio ha forti connotati di riformismo, è nuovo, coraggioso”, ha affermato il consigliere. “Se, come emerge dalla stampa, molte città della Toscana sono fra le prime in Italia in termini di vivibilità – ha aggiunto – questo lo si deve anche al governo regionale”.
“Non è vero, poi, che ci sono tagli consistenti: si tratta di spostamenti di risorse dal 2007 al 2008 – ha precisato Tei – Il Consiglio dovrà avere un ruolo molto importante, verificando che quanto previsto corrisponda ai risultati raggiunti”.
Fabrizio Mattei dei Ds, nell’esprimere il “giudizio favorevole”, ha sottolineato che “questo bilancio è conseguenza delle linee del Prs” ed è “in linea col processo di ripresa nazionale in campo economico”. Secondo Mattei “l’aspetto fondamentale è che esso contiene e razionalizza la spesa pur mantendendo fede agli impegni sui temi dello sviluppo e rafforza l’originalità della sanità toscana che offre servizi di riconosciuto buon livello pur non gravando in modo eccessivo sui cittadini”.
Mattei, inoltre, ha fatto anche una considerazione sulla scelta di Rifondazione comunista di astenersi: “Tale posizione, in realtà, lascia aperto un importante discorso politico e rappresenta una sorta di spinta in avanti”.
Giuliana Baudone, consigliera di An, ha invece affermato che “il bilancio regionale non è condivisibile” e dopo aver detto “speravo in una diversa proposta” ha affermato che “questo bilancio garantisce coperture economiche a politiche anche fumose e demagogiche ma non interviene su questioni concrete”.
E ancora: “Il Centrosinistra criticava il Governo di Silvio Berlusconi affermando che tutte le responsabilità erano delle politiche nazionali, ma adesso che è al Governo fa peggio e tutto passa inosservato, e in questo senso vi sono due pesi e due misure”. Infine la Baudone, che fa parte della commissione Cultura, ha fatto un rilievo anche sulle politiche culturali connesse al bilancio regionale: “Ci sono alcune cose che sono condivisibili, come ad esempio il finanziamento di alloggi per studenti, ma è l’impianto di base che non torna e non serve alla crescita della società toscana”.