Massa Carrara, 16 gennaio 2007 – Ristorazione, degustazioni, corsi e attività ludico-ricreative gli agriturismi della Provincia di Massa Carrara legati a Terranostra non stanno a guardare e puntano su un turismo sempre più diversificato che ama la natura, i bei paesaggi ma che allo stesso tempo vuole capire, assaporare, gustare e “vivere” le tradizioni apuo-lunigianesi. Dal 2004 ad oggi – secondo un indagine di Terranostra - molti sono stati i passi avanti fatti sia qualitativamente e quantitativamente in fatto di ospitalità e di offerta turistica dalla provincia di Massa Carrara.
Sono infatti 37 su 70 le strutture autorizzate che possono offrire servizio di ristorazione (solo Prato offre di più) mentre a livello di attività didattiche, ricreative e culturali connesse con l’attività aziendale e con il mondo rurale sono 22 gli agriturismi che organizzano corsi e attività di vario genere come l’apicoltura, l’apiterapia, l’astrologia, e l’aromatorapia. 24 strutture offrono degustazioni di prodotti tipici ed 8 hanno anche il maneggio. Infine l’ospitalità: rispetto al 2003 sono aumentati di circa 60 unità i posti letto.
Un miglioramento significativo e concreto - secondo il Presidente della Coldiretti Provinciale, Vincenzo Tongiani perché è sintomatico di “una vivacità imprenditoriale che spesso nasce dalla determinazione di imprenditori giovani che hanno scelto di puntare sulla formula agriturismo implementando e diversificando le attività ricreative. Non solo degustazioni, ristorazione ma tutta una serie di attività alternative, alcune delle quali davvero originali, destinate a far crescere ulteriormente la qualità e l’attrattiva del tessuto agrituristico nostrano.
D'altra parte rispetto allo scorso anno – conclude il Presidente Coldiretti - si segnala una crescita della prenotazione dell'ultimo minuto e un aumento nell'uso del web come strumento per individuare il luogo di vacanza piu' opportuno”.
Secondo l'ultimo rapporto Censis nell’ultimo biennio l'agriturismo e' stato frequentato dal 18,8% degli italiani che hanno preferito una vacanza in campagna ecologica, verde, e rilassante ai villaggi turistici. Tra i clienti – per quanto riguarda il caso di Massa Carrara - in verità pochi gli stranieri che preferiscono i mesi estivi e la primavera, molti i giovani con età compresa tra i 18 e i 35 anni, tante le coppie e le famiglie come ci hanno confermato alcuni dei titolari di noti agriturismi lunigianesi.
Ma com’è andato il periodo delle festività? Natale, Capodanno e Befana negli agriturismi di Massa Carrara? Nel complesso è stato positivo fermo restando la cronica difficoltà di riempire i mesi tradizionalmente non adatti a vacanze o fine settimana come febbraio, marzo, ottobre e novembre; handicap che accomuna un po’ tutti i distretti agrituristici della Toscana e che coincide con i periodi di calma turistica. “Siamo sui livelli dello scorso anno – spiega Mario Folegnani de “La Fontanina” a Fivizzano – e quindi stabili a livello di presenze.
Pasqua, il mese di luglio e agosto e capodanno si lavora sempre molto bene anche se il periodo di pernottamento si è dimezzato. Da 3-4 notti si è passati a 1, massimo 2”. Occupati tutti i 30 posti letti disponibili al podere “La Fola” a Filattiera, in località Dobbiana di Federico Mori che ottiene da internet il 70% delle sue prenotazione. “Cinque anni fa – spiega Mori – il 70% lo facevano i tour operator, oggi la percentuale si è invertita ed il grosso delle prenotazioni avviene on-line”.
Molto bene anche al “Rottigliana”, a Pontremoli di Susanna Savio, Presidente di Terranostra Provinciale, altra struttura che si riempie solo prenotando attraverso internet e che ha registrato uno scontato sold out. “Tutte le camere affittate come in gran parte della Lunigiana – fa sapere – pochi stranieri, tanti italiani. Peccato che manchi ancora qualcosa per il decollo definito del settore e mi rivolgo alle Istituzioni e all’Apt Provinciale con le quali dobbiamo lavorare per integrare e migliorare il livello promozionale e pubblicitario.
Ci sentiamo soli da questo punto di vista – conclude la Presidente di Terranostra, Savio – abbiamo bisogno di migliorare ancora la nostra offerta per lavorar4e di più nei mesi di bassa stagione. Serve un maggiore impegno da parte loro se credono in questa importante attività”.