E' questo l'obiettivo con il quale Unioncamere Toscana promuove un programma di iniziative che servano a valorizzazione, consolidare e sviluppare le strutture agrituristiche della regione.
Dal 1999 al 2005 le aziende del settore sono passate in Toscana da circa 1.400 a otre 3.000 unità con forti concentrazioni nelle province di Siena, Grosseto, Firenze ed Arezzo.
"Al trend elevato di crescita nel numero di aziende - afferma Pietro Faralli, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo, in rappresentanza di Unioncamere Toscana - non ha però corrisposto il numero delle presenze che, da un'iniziale 'tutto esaurito', ha registrato in questi anni andamenti alterni con anche una flessione, dovuta dalla contrazione della durata della vacanza".
Il settore dell'agriturismo è un volano di rilevante importanza per la promozione turistica e la valorizzazione dell'agricoltura regionale e dell'intero territorio toscano, nelle sue diverse tipicità.
Pertanto, il Sistema camerale regionale, con l'intento di tutelare l'importante "effetto traino" che il settore esercita nell'economia regionale, ritiene opportuno realizzare idonee iniziative che supportino l'attività agrituristica. Tali iniziative saranno concordate in primis con le Associazioni di categoria di riferimento e sviluppate d'intesa con la Regione Toscana, enti ed istituti regionali e provinciali.
Un'ipotesi di lavoro è la classificazione tipologica degli agriturismi che corrisponda ad esigenze di marketing: distinguere gli agriturismi dalla loro specificità tipologica e, di conseguenza, per i loro mercati di riferimento.
Quest'attività di classificazione svolta in modo dinamico e propositivo può costituire anche un punto di partenza per eventuali azioni collettive e pubbliche di qualificazione della realtà turistica dei territori; cioè rilevate delle carenze o delle possibilità e spazi di miglioramento potrebbero essere previsti gli incentivi a sostegno di azioni di qualificazione e di marketing-promozione delle aziende, che sarebbero poi apprezzate dal mercato.