Arezzo, 18.11.2006- Pluripremiata la Toscana al campionato di cucina contadina in agriturismo di Agrietour. Nella categoria primi con i tortelli ai fagioli all’uccelletto con salsiccia nostrale (Agriturismo Corboli di Vernio, Po) e nei secondi con il piccione disossato in salmì (Agriturismo Paola Perugini – Trebbio, di San Sepolcro, Ar) . Sono “piatti in via di estinzione”, quasi introvabili nelle cucine italiane. Ma sono anche preparazioni che esistono da secoli e che esprimono la cultura, la storia e le tradizioni rurali dei territori italiani.
Introvabili nelle città ma ancora presenti nell’agriturismo, Agnellone di laticauda, Bucecca, Pane sotto, Codra di intestini hanno rappresentato alle fasi finali del terzo Campionato di cucina contadina in agriturismo di Agrietour un pezzo di storia gastronomica dimenticata da gran parte degli italiani. Tra i dieci agriturismi finalisti in gara quest’anno è la Campania (agriturismo il Torchio di MonteCalvo Irpino) ad aggiudicarsi il premio miglior piatto agrituristico di qualità con l’Agnellone di razza Laticauda al ragù e la Bucecca (stomaco di maiale con fagioli e verdure).
Due ricette totalmente rurali, che affondano le radici in tradizioni antichissime, quando per sfamarsi si utilizzavano gli unici ingredienti a disposizione: quelli della terra e della pastorizia. E’ il caso dell’agnellone di Laticauda (particolare razza dalla coda larga), usato nell’alimentazione quotidiana dei pastori, che erano soliti bollire le carni degli arieti più anziani per renderle magre e tenere. Solida tradizione anche per la Bucecca, dove lo stomaco del maiale - l’unico ingrediente che non poteva essere conservato sotto sale - veniva impiegato per dare corpo e sostanza al piatto composto da fagioli e verdure invernali, con aggiunta di pane raffermo e olio.
E’ invece un agriturismo ciociaro a vincere per la categoria zuppe, con il pane sotto (agriturismo Colle Sant’Angelo, La Forma), un piatto contadino con pane raffermo, fagioli secchi e olio. Infine una menzione speciale per l’agriturismo Terra Noas (OR),che ha contribuito al “mantenimento della tradizione gastronomica” presentando alla giuria un’autentica ricetta sarda: “la treccia di intestini di agnello con contorno di piselli. La valutazione dei piatti è stata affidata ad una giuria di esperti del settore, con a capo lo chef Paolo Teverini.