Tutto risale al gennaio del 2002, quando Roberto Mancini dette le sue dimissioni da allenatore di una Fiorentina allo sbando e sull'orlo del fallimento. All'epoca dei fatti, l'attuale tecnico dell'Inter disse che fu costretto ad andarsene per colpa di alcuni tifosi che lo aspettarono sotto casa, minacciandolo fisicamente. Versione questa però smentita categoricamente dai sostenitori viola che hanno deciso di adire alle vie legali contro lo stesso Mancini, querelandolo per calunnia, rovinando in un certo senso le festività dell'ex calciatore di Sampdoria e Lazio. A sostegno degli ultras gigliati ci sono anche le dichiarazioni rilasciate in quei giorni dal segretario della Fiorentina, Raffaele Righetti, testimone oculare dei fatti, che ha sempre affermato di non aver assistito a fatti violenti. Il tutto mentre i tre saranno processati ad aprile, a Firenze, con l'imputazione di violenza privata nei confronti del "Mancio".
giovedì, 21 novembre 2024 - 14:55
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