In una finale molto combattuta, Ignacio Garrido ha superato lo svizzero André Bossert dopo aver eliminato Diana Luna in semifinale e ha così incassato l’assegno di 20mila euro. La giocatrice romana, unica donna in gara, ha proseguito con la sua tattica d’attacco e nei quarti di finale ha avuto la meglio sullo scozzese.
Stephen Gallacher, ma nel turno successivo un rimbalzo sfortunato sui green galleggianti in Arno ha compromesso il risultato del match.
È lo spagnolo Ignacio Garrido il vincitore della prima edizione del Conte of Florence Approach Championship – Ponte Vecchio Golf, ovvero il primo Campionato Internazionale d’Approcci (colpo di avvicinamento alla buca) disputato da giocatori professionisti rappresentanti di 15 nazioni e nato dall’evoluzione della manifestazione conosciuta come Ponte Vecchio Challenge.
“Non è stata solo una gara appassionante e divertente per noi giocatori e per il pubblico”, ha dichiarato un raggiante Garrido, 34 anni, dopo la consegna del trofeo, “ma anche una prova di grandissimo livello tecnico: forse non tutti si rendono conto di quanto sia difficile centrare le tre isole, molto più piccole di un vero green”.
I concorrenti infatti, negli incontri a eliminazione diretta, dovevano scegliere a quale delle tre isole mirare – poste a circa 50, 70 e 100 metri e valide rispettivamente 2, 4 e 7 punti – con l’obiettivo di raccogliere il punteggio più alto. Una gara basata non solo sulla precisione quindi, ma anche sulla strategia.
“L’incontro più difficile è stato forse proprio quello finale contro André Bossert, che ha subito attaccato puntando all’isola più lontana e mi ha costretto a fare altrettanto: volevo portarmi in vantaggio e mettergli pressione”, ha spiegato Garrido, che nei suoi 13 anni di carriera professionistica ha come fiore all’occhiello la vittoria nel Volvo Pga Championship del 2003.
“Ma devo dire che mi preoccupava molto anche il match in semifinale contro Diana: conosco la sua grinta e determinazione, l’avevo già incontrata nel primo girone e mi aveva dato un gran filo da torcere”.
Diana Luna, 24 anni, non ha nascosto un pizzico di delusione per la sconfitta: “Mi ci sarebbe voluta un poco di fortuna in più, avevo deciso di mirare all’isola più lontana e dopo aver mancato di poco i primi due tentativi, la terza pallina ha centrato l’isola ma poi purtroppo è rimbalzata in acqua.
È stata la svolta dell’incontro perché in quel momento sarei passata in vantaggio, e avrei messo un po’ di pressione addosso a Ignacio e poi chissà, poteva andare diversamente! Ma è stata comunque una bellissima esperienza e mi ha confermato che è forse l’unica formula in cui le donne possono essere competitive contro gli uomini, perché non conta la potenza ma la precisione”.
“Sono molto soddisfatto della prima edizione del Conte of Florence Approach Championship”, ha dichiarato Romano Boretti, title sponsor e ideatore della manifestazione.
“Non mi aspettavo una partecipazione di atleti così qualificata già da quest’anno. Sentire questi grandi campioni entusiasti della formula e vederli esprimere emozioni che, per loro ammissione, possono essere paragonate solamente a quelle di un calciatore che tira un rigore, mi riempie di soddisfazione. Per il futuro – ha proseguito Boretti – il mio sogno e la mia ambizione è quella di portare sul Ponte Vecchio le prime 15 nazioni del ranking mondiale".