E' uno dei temi a cui era dedicato il Town Meeting organizzato sabato scorso dalla Regione Toscana a Carrara Fiere. Tra le cose più apprezzate la possibilità di discutere a piccoli gruppi di 10 persone,
anche sconosciuti, portatori delle più diverse esperienze, e di poterlo fare in modo ordinato e organizzato, con un uso intelligente e non alienante delle nuove tecnologie.
Tra le centinaia di presenti al primo evento di partecipazione elettronica in Toscana, sono emerse interessanti indicazioni, che cominciano ad essere pubblicate on line nel sito dell'Assessorato alla Partecipazione.
Nel documento già pubblicato, si chiedono uffici più capaci di comunicare, linguaggi più adatti al pubblico, ma anche di aumentare trasparenza e chiarezza su internet, dove spesso le informazioni sono poco leggibili.
Valorizzare le reti informali e spingere i cittadini più impegnati a coinvolgere gli altri è l'altro suggerimento rivolto agli amministratori pubblici, come quello di offrire contributi a enti e amminstrazioni che organizzano processi partecipati.
Interessante anche vedere quali siano secondo i toscani le ragioni della poca informazione legata ai temi della partecipazione.
I più sostengono che sia frutto della tradizionale cultura della segretezza della burocrazia, ma c'è anche chi ritiente che tutto sia dovuto alla volontà dai politici.
Siccome quasi un terzo dei presenti a Marina di Carrara erano amministratori, o funzionari pubblici, è emersa anche l'opinione che le informazioni ci sono, ma i cittadini non hanno tempo, o voglia di informarsi!
Adesso in Regione si sta programmando il seguito: entro gennaio saranno pronte le prime linee guida della futura legge, e poi si aprirà una nuova fase di consultazione. Se l'assessore Fragai chiedesse alla cittadinanza attiva on line si sentirebbe naturalmente rispondere che per fare arrivare le informazioni ai cittadini le amministrazioni pubbliche devono puntare soprattutto sullo sviluppo di Internet.