Firenze, 7 novembre 2006- All'alba di martedì i carri armati israeliani hanno iniziato il ritiro dal villaggio palestinese di Beit Hanoun dopo una settimana di combattimenti e 56 morti, al termine dell'offensiva diretta a neutralizzare i miliziani palestinesi che attaccano il sud di Israele. É probabile che Siria e Hezbollah lancino una guerra contro Israele già la prossima estate? Questo è il tema della campagna guidata dagli Usa che mira a impedire che l'Iran si doti di armi nucleari, prospettiva che suscita grande inquietudine in Israele.
E' stato un successo l'incontro pubblico con Marco Pannella che si è svolto ieri sera a Firenze, promosso dall'associazione radicale 'Andrea Tamburi' e dalla comunità ebraica fiorentina. L’incontro ha visto duecento partecipanti, tra i quali i vertici della Comunità ebraica locale, che hanno animato il dibattito e sostenuto con oltre cento adesioni l'appello per il lancio del primo grande Satyagraha mondiale per la Pace, con il quale si chiede l'ingresso di Israele nell'Unione europea.
La proposta del Partito Radicale transnazionale richiede che da subito ci si impegni per rendere impossibile l'obiettivo della eliminazione dello Stato e del popolo israeliani dal Medio Oriente (del quale costituiscono lo 0,2% del territorio e un po' più dell'1% della popolazione). Tale distruzione infatti è oggi obiettivo non più solamente ammesso, ma proclamato e propagandato dalla massima autorità dell'Iran e dal complesso sistema di potere, di guerra e terroristico le cui forze e minacce sembrano aggravarsi ed estendersi con una capacità eversiva e distruttrice senza precedenti.
Per questo, i promotori del Satyagraha chiedono di reagire sottraendo Israele ai suoi assalitori e permettendo che da esso si sparga il "virus" della democrazia in tutto il Medio Oriente.
Quella di Firenze è stata la prima Comunità ebraica in Italia che ha deciso di ospitare un incontro pubblico per presentare l'iniziativa. L’assemblea è stata inoltre preceduta, al mattino, da un incontro tra Marco Pannella e il Rabbino Capo Yoseph Levi.
L'occasione ha permesso a tutti gli intervenuti di conoscere questa alternativa al pericolo della guerra e di poter contribuire concretamente a dar vita al progetto sottoscrivendo l'iniziativa.
Il Presidente della Comunità Ebraica Dario Bedarida, che ha presieduto l'incontro, ha auspicato che Firenze sia solo la prima tappa di un percorso che veda coinvolte tutte le realtà ebraiche del nostro paese.