Firenze, 30 ottobre 2006- Domani, martedì 31 ottobre, alle ore 9, nella Sala Consiliare del Comune di Scandicci (Fi), all'interno del progetto Reporter di pace, si tiene il convegno "Cronache da Baghdad". Partecipano i giornalisti iracheni Selwa Zako, direttrice di Tawasol Monthly e William K. Warda, direttore della catena televisiva irachena Ashur. Con loro i colleghi di importanti testate tra i quali Leonardo Sturiale (responsabile esteri del Quotidiano Nazionale), Stefano Marcelli (inviato RAI), Roberto Reale (segretario generale ISF, giornalista RAI e docente all'Universit i Padova) , Erfan Rashid (responsabile per il Medio Oriente dell'ADN Kronos International), Ahmad Rafat (inviato dell'ADN Kronos International), Giuseppe Zaccaria (inviato de La Stampa).
Nel corso del convegno sarà attribuito il riconoscimento di Reporter di pace 2006 alla memoria di Enzo Baldoni. Porteranno un saluto Massimo Lucchesi, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana e Nazzareno Bisogni in rappresentanza dell'Associazione Stampa Toscana e della FNSI. Reporter di pace ha il patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti e dell'Associazione Stampa della Toscana.
"Pace in Medio Oriente, una soluzione possibile" è il titolo dell'incontro a cui partecipa Marco Pannella, c/o la Comunità Ebraica, in via Farini n.
4 (adiacente la Sinagoga) il 6 novembre alle 21:00. L’incontro è promosso dall’associazione radicale Andrea Tamburi e dalla Comunità ebraica fiorentina.
"Le guerre inquinano" è il tema di una serie di conferenze a Torino, Genova, Firenze, Modena e Ladispoli in cui si incontreranno scienziati, studiosi, legali, giornalisti, rappresentanti della societa' civile, di associazioni di militari e delle istituzioni. La settimana di incontri avviene in corrispondenza con la giornata internazionale per la messa al bando dell'uranio impoverito (6 novembre), che vede svolgersi iniziative in tutto il mondo per la promozione di un trattato internazionale contro l'uso di armi all'uranio.
L'incontro di Firenze di sabato prossimo, 4 novembre alle 17:00 (Circolo SMS Rifredi - Via Vittorio Emanuele II 303), organizzato dal nodo fiorentino di PeaceLink in collaborazione con il Centro di Documentazione "Semi sotto la neve" di Pisa, rappresenta quindi un'occasione estremamente importante. Non solo per informare e informarsi sugli effetti delle guerre, ma anche per confrontarsi sugli strumenti democratici, giuridici e nonviolenti che possano fermare un sistema militare e politico che sembra sempre piu' ignorare le convenzioni internazionali, nate per evitare il ripetersi delle atrocita' del secolo scorso.
All'incontro partecipera' anche Monica Zoppe', del gruppo "nuove armi" del Comitato Scienziate e Scienziati contro la guerra, che sta studiando con particolare attenzione le armi utilizzate da Israele in Libano e nella striscia di Gaza.
Hanno vinto proponendo una riflessione personale sul tema del conflitti dimenticati, prendendo spunto dal libro “Pappagalli verdi” di Gino Strada. Sono cinque gli studenti (anzi, le studentesse) che sabato scorso si sono aggiudicate il concorso letterario abbinato alla rassegna “I conflitti dimenticati”: un’iniziativa alla quale hanno partecipato gli alunni delle classi terze della scuola media “Salvemini – La Pira” di Montemurlo.
Un premio consistente in buoni per l’acquisto di libri, per un valore complessivo di cinquecento euro, messi a disposizione dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Montemurlo. La cifra più alta è andata a Giulia Orlandini della terza D, la prima classificata del concorso, che ha portato a casa un buono acquisto pari a 150 euro. Al secondo posto si sono piazzate Melania Benvenuti e Lisa Iacomelli della terza B, premiate con buoni acquisto da 120 euro. Completano la rosa delle scrittrici “in erba”, Giulia Barcaioli della terza B, terza classificata, Laura Biancalani e Federica Cervino, rispettivamente della terza F e terza C, arrivate al quarto e al quinto posto.
I loro elaborati, valutati come i più convincenti e i più originali dalla commissione giudicatrice, sono stati il frutto di un’accurata preparazione incentrata sul tema dei conflitti dimenticati, attraverso la visione di film e documentari e la lettura del libro del fondatore di Emergency. Con un unico filo conduttore: un forte no detto a tutte le guerre, anche a quelle che passano in secondo piano nell’immaginario collettivo solo perché i libri di storia e i telegiornali non ne hanno parlato abbastanza.
Soddisfatto per l'esito dell'iniziativa e per l'ampio riscontro che questa ha riscosso tra i ragazzi, è il preside della scuola media “Salvemini – La Pira”, Giancarlo Petroni, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra il Comune di Montemurlo e la scuola media nelle iniziative collegate alla valorizzazione della memoria storica e alla conoscenza della storia. “Tutti i contributi dei ragazzi – ha spiegato il dirigente scolastico riferendosi al concorso - sono stati di alto livello, soprattutto nel grado di coinvolgimento con cui sono stati trattati certi temi, come quello dell’indigenza di alcune nazioni nel campo dell’assistenza medica e sanitaria alle popolazioni, argomento al quale è ispirato l’elaborato primo classificato”.
Oltre al preside dell’istituto, ai genitori, ai professori e ai ragazzi della scuola media, era presente il dirigente dell’Area Servizi alla persona del Comune di Montemurlo, Valerio Fiaschi: l’Assessore alla Cultura Fausto Bagattini era assente a causa dei suoi impegni come osservatore internazionale in Congo. La premiazione del concorso letterario rappresentava l’ultimo appuntamento inserito nel programma de “I conflitti dimenticati”, la rassegna promossa dall’Assessorato alla Cultura e alle Politiche della pace del Comune di Montemurlo in collaborazione con la scuola media “Salvemini – La Pira” e con il contributo della Provincia di Prato.
Dopo il Kurdistan, Timor Est, Palestina, Cile e desaparecidos, l’attenzione si è spostata sulla Somalia, con un incontro che si tenuto sabato mattina nei locali della biblioteca comunale “Bartolomeo Della Fonte” tenuto da Federico Battera, docente di storia e istituzioni dell’Africa dell’università degli studi di Trieste. A turno, in occasione di ogni incontro, avevano partecipato otto sezioni di terza media della scuola locale, che hanno affrontato e approfondito contemporaneamente lo studio delle guerre dimenticate, attraverso un progetto educativo e didattico finanziato dal Comune.