Firenze – La cultura d’impresa entrerà presto nelle scuole toscane, esattamente come vi entra la storia e la letteratura: “Una serie di iniziative prese in collaborazione fra le associazioni delle categorie economiche porteranno negli istituti fondatori e rappresentanti di imprese per spiegare come le aziende possono avere successo, come possono stare sul mercato, che cosa serve per dare lavoro ai giovani”, ha annunciato il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, facendo il punto oggi in palazzo Panciatichi sulla fase finale del Premio Vespucci.
Giunto alla sua terza edizione, il Premio è destinato ai progetti più innovativi delle imprese toscane.
“Questo è l’unico premio all’innovazione in Toscana – ha aggiunto Nencini – e il boom dei partecipanti registrato quest’anno, 201 piccole, medie e grandi aziende toscane dimostra da una parte la qualità raggiunta dal tessuto delle piccole e medie imprese toscane ed è stata una bella sorpresa, anche perché si lamenta nella regione una scarsa alfabetizzazione dal punto di vista strumentale. Dall’altra, conferma che istituzioni e imprese possono mettersi insieme per sostenere unità produttive che, grazie all’innovazione, possono aggredire al meglio i mercati e sono un volano importante per i territori”.
Il Premio Vespucci è promosso, oltre che dal Consiglio regionale della Toscana, anche da Confindustria Toscana, dalla Federazione nazionale Cavalieri del lavoro, Gruppo toscano, in collaborazione con Firenze Tecnologia e con il supporto dell’Ente Cassa di risparmio e della Banca Cassa di risparmio. Franco Margani, presidente di Firenze Tecnologia ha sottolineato come i progetti presentati per le cinque categorie (miglior brevetto, progetto imprenditoriale, progetto di collaborazione ricerca/impresa, marketing e design) sono passati dai 30 della prima edizione ai 200del 2006, che quest’anno è previsto un premio in denaro (10mila euro per vincitore) e che verrà data la massima visibilità a tutti i partecipanti.
Il direttore di Confindustria Firenze, Vincenzo Bonelli, ha spiegato che il 50% delle imprese partecipanti operano nell’area Firenze, Prato e Pistoia. “Il premio – ha aggiunto – si pone come guida dell’innovazione a tutto campo: è importante premiare le aziende che possono essere un esempio da imitare anche per altre”. Il presidente della giuria che comincia oggi i suoi lavori è Pier Luigi Ferrara, manager storico del Nuovo Pignone. La premiazione è prevista per il 2 dicembre prossimo nell’ambito della prima edizione del Festival della creatività.
(pm)